Questa storia è molto bella, l'argomento è insolito ed è affrontato in modo divertente e commovente insieme, quasi poetico. L'espressione "ho giocato a nascondino con le stelle" mi piace molto (ci ho messo un po' a capirla, e infatti stavo anche per chiederti in questa recensione che cosa volesse dire, poi però i miei neuroni si sono messi in moto e ho capito) ed è anche molto originale ... insomma, uno pensa alle stelle che cadono, alle stelle che piangono, ma alle stelle che si nascondono per gioco non so quanti ci abbiano mai pensato :)
Poi mi devi dare il trucco per vedere otto stelle cadenti in una sera sola, perché io non ho mai visto una stella cadente in vita mia, e quella volta che la notte di san Lorenzo le guardo, nel momento in cui non sto fissando il cielo ma ho chiuso gli occhi, ho distolto lo sguardo, sto parlando con qualcuno ... trac, cade la stella e io non la vedo. Il cielo non vuole neanche che io pensi di poter esprimere un desiderio, figurarsi di vederlo realizzare D:
Tralasciando questa parentesi, ti consiglio una cosa per la prossima volta: dato che l'espressione che hai usato non è abituale, se tu omettessi "stelle" e lo dicessi solo alla fine, il lettore rimarrebbe con il punto di domanda per tutto lo scritto, magari si immaginerebbe che hai giocato con qualche tuo amico, però non capirebbe che cosa siano queste opportunità, i desideri ... e alla fine leggerebbe "questa sera ho giocato a nascondino ... con le stelle" e rimarrebbe così: " :O ".
Te lo dico perché ho letto una storia scritta così, due anni fa, e ho avuto la stessa espressione. Mi ha fatto un tale effetto che ancora me la ricordo: era la storia di una donna che entra in casa e butta via un divano ... raccontata dal punto di vista del divano, così sembrava un fidanzato, e all'inizio mi è sembrato un fidanzato.
Spero che userai questa tecnica un giorno, non vedo l'ora di rileggerla da qualche parte! :) Ciao e alla prossima! |
