Visto che mi hai commentato un racconto, per pura curiosità sono passato a leggere qualche tuo scritto, e mi trovo costretto a recensire. Devo recensire perchè il tuo mondo poetico indubbiamente mi piace: mi piace la costruzione delle tue storie, la loro schiettezza e la loro sana perversione. Ce ne vorrebbero di autori come te in mezzo ai troppi mielosi benpensanti che affollano il sito. Mi spiace che questa storia pervasa da un così sottile sarcasmo sia però un lavoro che da troppo tempo non ha alcun seguito. Speriamo che tu possa tornare presto a pubblicare qualcosa di nuovo. Ho dato un'occhiata anche ai tuoi preferiti, e ho scoperto diverse cosette interessanti, autori che non avevo ancora avuto il piacere di scoprire. Grazie anche per questo. Se mi permetti concludo facendoti 3 nomi di autori che mi sono parsi molto interessanti: "crisalide", "ego me stesso ed io" e "balakov". Se avrai voglia di leggere qualcosa di loro poi fammi sapere che ne pensi: sono molto curioso...

woha. Davvero... Woha. *_* Non so che altro dire. E' davvero 'forte', diretta, colpisce subito.

E' un po' breve, sembra uno sfogo, ma porta comunque a riflettere. La leggo in senso simbolico: facciamo tanto per evitarci una vita di m**** ma, quando lasciamo che la routine prenda il sopravvento, in un certo senso ce la cerchiamo... finché non riusciamo a fare il punto di noi stessi. Solo allora possiamo ricominciare tutto da capo e ritrovare la nostra "identità", sentirci delle persone "distinte" come in realtà siamo.