Phantom! Ç.ç
Sigh… Sono in ritardooo!!!
Antonio: Sai che novità. Per il tuo compleanno ti regalo un orologio svizzero, contenta?
Leila: Allora dovrai aspettare un bel po’ di mesi… Comunque sia, anche tu eri in vacanza con me e per ciò anche tu sei in ritardo ù_ù
Antonio: Si, è vero, e c’è le hanno suonate di santa ragione…
FLASH BACK:
Leila invita Spagna, Veneziano e Ungheria a passare con lei le vacanze da Francia, ma loro dovrebbero lavorare e non perdere tempo. Due giorni dopo arrivano Germania, Svizzera, Austria, Russia, China, Giappone, America, Romano e Inghilterra inccacchiati per ciò e armati. Dopo diversi litigi (o per meglio dire parolacce e partite di calcio e sport vari e chi ne ha più ne metta) si è deciso di prendersi una vacanza di gruppo; ovviamente tutto a spese della qui presente autrice.
FINE FLASH BACK
Leila: E’ tutta colpa del crucco.
Antonio: Perché, tu cosa sei?
* arriva un pugno in testa a Spagna *
Leila: E’ vero che mi danno di una che abita nei Paesi del Nord, ma non per questo sono tedesca! Ò.ò
Ma tornando a noi… Si, è vero, sono stata in Francia (magari a casa di Francis con Antonio) per cinque giorni. Ho visitato parecchi posti e… Ho parlato francese tutto il giorno, tant’è che mi sognavo i piatti tipici e le baghette anche di notte ù_ù
Sono stata pure in miniera! xD
* prende in prestito la bandiera bianca di Feliciano e incomincia a sventolarla e a correre per tutto il salotto *
E ho scoperto che esiste una paese di nome “Felizzano”! Tanto per rimanere in tema! xD
E… Ah, già, sono venuti fuori ricordi, foto e video imbarazzanti che potrebbero rovinarmi la carriera e… Il francese è davvero, molto simile a Francis, anche se si veste più alla buona (almeno i miei parenti, alcuni) per non parlare delle case e di come portano la baghette…
Antonio: Ma la recensione?
Leila: Ops… Che strano mi sono persa…Emh, ti racconto dopo, ok?
Romania, Bulgaria, Ungheria ed Austria passarono lungo il lato sinistro delle scale, trovando un’unica porta, dall’aspetto elegante.
La aprirono titubanti, trovandosi una meravigliosa sala da ballo, ornata e curata in ogni minimo dettaglio, dalle colonne al pavimento, colorato e raffinato, fino a fissare ammaliati la lucentezza del lampadario, le cui candele proiettavano una luce sui cristalli che l’amplificavano e la rendevano più affascinante, facendo alcuni giochi di luci.
Accanto all’entrata si ergevano due statue in marmo dalla forma sinuosa e contorta, due serpenti che si intrecciavano a formare un arco. Negli occhi avevano incastonati dei rubini brillanti che donavano agli animali uno sguardo penetrante e che incuteva timore e soggezione, mentre sulle loro schiene spuntava una cresta , che si contoceva assieme al corpo flessibile dell’animale.
Le colonne invece avevano delle edere che serpeggiavano intorno, dalla base fino al capitello e si ramificavano sottoforma di dipinto fino al piano superiore e fino a raggiungere il punto più alto della cupola, raccogliendosi sotto il lampadario.
Una gigantesca vetrata sostituiva i muri e arrivava fino al piano superiore, dove un piccolo balconcino dorato percorreva il perimetro della sala. Dalla parte opposta della porta un orgnano faceva la sua bella figura, con le canne alte e lucenti. La vetrata permetteva di vedere un meraviglioso giardino verdeggiante, lo stesso visto da Arthur.
Probabilmente lì si erano tenuti dei grandi balli, e una così magnifica stanza poteva raccontare del proprio possessore solo una sfrontata ricchezza e un amore per il lusso. Oltretutto sembrava l’unica stanza tenuta davvero bene, la polvere sembrava inesistente e ogni oggetto brillava come se fosse nuovo.
Muahahahahahah! xD
Che cosa tetra!
Ok, dopo ciò abbiamo assicurato che io non sono normale… .___.
Antonio: Perché, avevamo pensieri contro?
Leila: Perché non torni dai tuoi amati pomodori e mi lasci lavorare?
Antonio: Ma sono appena tornato…
Leila: Si, da una Costa Crociera -.-“ Ma la politica della tua Nazione?
Antonio: Non sono bravo in matematica, che ci vuoi fare… E neanche l’Italia va così bene a quanto sembra.
Leila: Sempre meglio della Spagna ù_ù
Antonio: Vuoi sfidarmi?
* fa il solletico e Leila scatta via, lontano da Spagna *
X,D
No, sul serio: come fai a scrivere così tanto???!!! Scrivi cose fantastiche, adoro i tuoi scritti!!! *-*
* sbava *
Sul serio: io ti adoro, promettimi che scriverai fic in eterno, finché morte non ci separi! :D
No, scherzi a parte… Mi piace un sacco il modo in cui scrivi e come riesci a trasmettermi le emozioni e le immagini.
Sei morto portata… E non sei neppure lenta! Io dovrei aggiornare, ma… Non ho mai tempo di stare al computer e la storia rimane nella mia testa per mesi e mesi… ç.ç
Come farò?
No, sul serio: domani aggiorno! Ò.ò
Te lo devo. Ù_ù
* promette solennemente di rispettare il suo patto senta dita incrociate *
Ma lo sai che assomiglia parecchio al “Chatot de Vizille”? Si, identico!
E me lo immagino così questa dimora! ^O^
E pensare che qui a Ferrara c’è un castello che… Fa schifo! -.-“
Una risanatine gli farebbe proprio bene: la mia amata storia! Ç.ç
Antonio: Vuoi tu Libro di Storia prendere come tua futura sposa Leila?
Libro di Storia: … …
Leila: Questo è il tuo Libro di quando eri Corsaro! *-*
* si impossessa del Libro *
Antonio: Guarda che l’Alleanza era con me.
Leila: … … …
Troppo forti Ungheria e Romania! xD
Romano incrociò le braccia e non accennò minimamente a muovere un passo neanche quando Spagna lo pregava con il suo sguardo irresistibile.
« Io non faccio quello che mi comanda di fare il crucco tedesco! » si lamentò, girando la testa offeso.
Vash intervenne spiegandogli senza troppi preamboli che non aveva voglia di rimanere lì ancora per molto, soprattutto perchè non aveva preso bene la storia del buffet e aveva una fame incredibile, il che lo rendeva un po’ ruvido.
« Dai Lovi, non farti pregare! » cercò di convincerlo Antonio sciogliendo le sue braccia incrociate e tirandolo.
« Quanto rompi le palle, bastardo! » criticò Romano, roteando gli occhi, mentre Vash copriva le orecchie a Lili per non farle sentire le parolacce dell’italiano.
I quattro andarono a sinistra, mentre Lovino sbuffava in contiuazione per sottolineare che il fatto non gli andava a genio.
Vash posò la mano sulla maniglia e l’abbasso lentamente, quando si accorse che l’interno della stanza era calmo entrò con gli altri.
« Sembra una comunissima camera da letto » osservò Vash, abbassando il fucile. Controllarono la stanza con un po’ di superficialità, senza dare troppe attenzioni agli oggetti in quanto erano talmente quotidiani da essere innocui.
E qui entra in scena il mio amato Spagna!!! *O*
* festeggia *
Ciò, è troppo…KAWAIII!!!!xD
Cioè, perché non supplica me???!!! D:
Antonio: Che cosa vuoi che ti chieda di fare?
Leila: … Qualsiasi cosa! ^O^
Feliks: Ne avrei tipo, una io!
Toris: Non penso che sia necessario.
Feliks: Dici?
Ivan: Secondo me si.
Leila: E tu da dove sbuchi???!!! O.O
Ivan: Arthur sta ancora facendo i suoi strani rituali.
Ludwug: Pernso che sia meglio andare via di qua… ù///ù
* trascina via Polonia *
Feliciano: Fratellone Tonio! ^^
Feliks: Perché non faccia tipo un…
Tutti: NOOO!!!
x,D
Ok… E vai così Vash! xD
Povera Lili, la capisco perfettamente, ma sai com’è noi italiani…
Lovino: Parla lei che non ha mai detto una bestemmia in vita sua!
Leila: Dannazione, ma perché devi sempre rompere il… * censura *
Lovino: O.O
Ok… Piantiamola, va….
Arthur guardò con occhi sognanti quella paradisiaca ombra sotto la secolare quercia, immaginandosi con una tazza di tea in mano in compagnia dei suoi amici folletti e unicorni.
Alfred e Matthew invece erano corsi a vedere il lato destro, il più inquietante del corridoio.
Il terreno era brullo, scuro e intrattato, con delle lapidi conficcate nelle viscere della terra, riportanti scritte illegibili da lontano, benchè indossassero gli occhiali. I rami smorti di un albero secco pendevano verso il suolo quasi volessero toccarlo. Le pietre tombarie erano sparse, alcune ribaltate, altre erose dal tempo. Quella infondo era regale e maestosa, una bara in pietra scolorita e rovinata con in cima un angelo con le ali aperte, il viso rivolto al cielo e che si reggeva su un solo piede, come se stesse per spiccare il volo. La statua era davvero spettacolare e nonostante la lontananza si riuscivano ad intravedere i drappeggi degli abiti, e la pelle sembrava morbida come se fosse vera. Passarono a contemplare l’angelo ammaliati, completamente dimentichi che stavano osservando una bara con occhi luccicanti. Poco dopo riabbassarono lo sguardo. Matthew si girò impaurito, mentre Alfred cercava di farsi coraggio – era un eroe, dopotutto – e deglutiva silenziosamente.
I cimiteri sono quei posti comuni dove gli americani ambientano i film più ridicoli su gente che viene trucidata, fatta a pezzi e gettata sottoterra, o ancora quei film strappalacrime, dove la cara e casta amante vede il suo amore finire coperto dalla terra e rinchiuso in approssimatamente sei pareti di legno.
Ma, semplicemente ma. Quello che stava vedendo aveva del surreale. Probabilmente doveva esserci un cast di qualche film horror di quarta categoria, perchè vedere una mano ossuta e bianca spuntare dal sottosuolo e dimenarsi non era cosa da tutti i giorni. Come non erano normali i teschi sparsi sul terreno, alcuni con i denti infossati nella terra altri ribaltati.
« Devo pulire gli occhiali » affermò Alfred incredulo, strusciando le lenti sulla stoffa della maglietta, mentre Matthew era con le spalle contro il vetro che sudava freddo, respirava malamente e Arthur era ancora intento a sognare una giornata con i suoi amichetti immaginari.
America si mise a riguardare la situazione del cimitero, schiacciando il naso contro il vetro per guardare meglio. Posò gli occhi sulla tomba che stava osservando precedentemente, ma non vide nessun braccio smorto dimenarsi e cercari di uscire.
Fece un sospiro rassicurandosi che si era immaginato tutto, asciugandosi il sudore con la manica. L’unico rumore nel corridoio era il respiro irregolare di Matthew che andava via via migliorando e i cristalli che sbattevano uno conto l’altro.
America sentì una leggera botta contro il vetro cui era appoggiato e si girò di scatto con il terrore negli occhi.
« Oh merda! » esclamò nel vedere un essere scheletrico picchiettare sul vetro con le mani fragili. I battiti aumentarono in un istante solo, Arthur si destò dai suoi pensieri mentre Canada si era improvvisamente voltato e rischiava una morte per crepacuore.
Ok, la cosa si fa seria! D:
Ma Matt imprecare, lo voglio vedere, ti prego, ti prego, ti prego!!!! *-*
Ok, no, lo preferisco così, Lui e il suo Maple! xD
Com’è pucci, puccioso (?)!
No, la scena è troppo bella e.. Voglio prendere il te con Inghilterra, uffa!!!
* sbuffa *
Ok, la notte si sta avvicinando e… Avrà effetti collaterali su di me? O.O
Boh, chi lo sa ù_ù
:D
A presto… Devo andare a strigare le cuffie ^^””
Feliks: Tutte scuse per non far…
* Germania li chiude la bocca *
Ludwig: Perché non adiamo a dormire che è tardi?
* lo trascina vi di forza *
xD
Mari_chan |