Ho apprezzato molto questa fanfic, mi sono venuti i brividi alla fine e non scherzo. Molte persone riescono a cogliere diverse sfumature di Aerith ed è sempre bello leggere qualcosa che aggiunge una caratteristica in più alla fioraia. Tutti i suoi amici, compagni, conoscenti e nemici la ricorderanno, perchè è lei quella che ha agito nel VII, lei ha mosso ogni evento e che ha realizzato lo "scacco matto" a Sephiroth, Jenova e alla meteora. Uccidendola hanno incrementato il desiderio degli altri di salvare il loro pianeta con tutte le loro forze, coscienti di avere la natura e la loro amica dalla loro parte.
Loro ricorderanno sempre le sue gesta, i suoi particolari la sua voce...e lei non dimenticherà mai loro.
(Recensione modificata il 25/09/2012 - 05:37 pm)

Per la sottoscritta è sempre un piacere leggere di Aerith - specialmente nel giorno profetico del diciannove Agosto, compleanno di quel biondo con gli occhi così simili a Zack.

La brevità mi lascia di stucco, ma a buon intenditore poche parole.
In genere si dispensano sempre molte parole per Aerith , forse perchè si sovrastano così tante teorie irriverenti e si alzano così tanti polveroni sul suo "finto machiavellismo" che riesce difficile conciliare la coincisione con tutto ciò che si ha da dire, in vece dell' obiettività che vede Aerith come un personaggio non ancora completo, nel senso che nessuno finora ha mai saputo comprenderla fino in fondo e quindi sovente è fraintesa.
Mi sono trovata dinanzi a molte storie focali e brevi come le tue, nel corso di questo repentino riavvicinamento al fandom di Final Fantasy e non solo il VII, però questa è una delle meglio caratterizzate poichè riassume tutto ciò che è stata la vita di Aerith mediante gli altri.
Aerith si faceva scudo della sua spensieratezza per non pensare alla sua vita da predestinata, lasciando negli altri una porzione di sé in modo che avrebbe continuato a vivere anche dopo l'infausto destino che Nomura le ha riservato. Ciò è facilmente deducibile dall'ultima frase "Perché loro hanno sempre ricordato la tua voce."


Effettivamente è una storia filler, districata da ogni trama, che vuole passare per un semplice tributo a un personaggio sminuito e sottovalutato dalle sfumature piccate che la vedono esclusivamente come il seme della discordia nel tanto discusso triangolo. Sembra una storia concepita improvvisamente, ancora allo stato embrionale e scritta alla rinfusa; ma dentro vi è racchiusa una parola - chiave che rende il tutto perfettamente compatibile con le tue intenzioni e cioè quello di scrivere su Aerith, ricordare che lei è proprio quella parola - chiave, che senza la sua morte Final Fantasy sarebbe rimasto il solito gioco di nicchia e non avremmo avuto negli anni a venire tutti gli altri che hanno concepito i rudimenti della nuova generazione dei videogiochi. I videogiocatori saranno un gruppo ristrettamente ampio - è ossmorico, ma è per rendere l'idea - ma la morte di Aerith è entrata nella storia e questa parola riconduce a tutti i grandi eventi che avvengono nel tempo solo una volta ogni tanto.

Non hai tralasciato nessuno, nemmeno lei stessa perchè tutti vivono nel ricordo di Aerith. Un ricordo fugace, ma mai soffuso, che si intensifica man mano che si scorre la pagina per la lettura; frammentata dall'onomatopea Zuruzuru, zuruzuru. Mi ha lasciato anch'essa un pò di stucco o meglio perplessa, poichè non so dirti a cosa può ricondurre.
Non sono una lettrice accorta, spero tu capisca.

Alla prossima,
S.