Alo~
Oddio, Arthur è stupendo, per non parlare di quanto sono fantastici Lud e Feli insieme (e tutte le relative riflessioni di Veneziano su suo fratello Romano), è ben scritto, scorrevole e anche divertente in alcuni punti (perchè ovviamente non stavo ridendo durante gli eventi dedicati a Ivan ù.ù) quindi non azzardarti a dire che è una porcheria è_é *punta fucile di Svizzera*
Beh, i personaggi lo sai, li caratterizzi benissimo (e ti assicuro che anche io vedo 2P! Inghilterra proprio come te!) e anche la storia mi piace assai, anche se in effetti dovrei andare a rivedere HetaOni per capirla meglio *non ci ha capito molto*
E ora~ L'angolo delle citazioni!
*allestisce uno stand*
Phantom: Citazioni per tutti! Prezzo scontato! Prendi una paghi due! Offerta imperdibile!
Romania: Non sei mica al mercato del pesce =.=”
Phantom: Già già, ed ora, regalami una citazione~
Non riuscì a finire la frase che ancora una volta il rumore di qualcosa che cade a terra gli trapanò le orecchie.
Feliciano balzò giù dal tavolo, in allerta, appena in tempo per osservare l'espressione confusa del russo venire coperta dalla spessa porta di legno.
La stanza si sigillò con un tonfo sordo e Ivan rimase da solo nel corridoio apparentemente deserto.
Si girò verso destra e poi verso sinistra, confuso e impaurito; i suoi occhi saettavano frenetici da una parete all'altra, le mani stringevano spasmodicamente il rubinetto incrostato. Appoggò le spalle al muro, il silenzio era diventato tangibile;l'unico suono proveniva dai suoi polmoni che pompavano velocemente l'aria, rendendo il suo respiro affannoso e pesante.
"IVAN, CAZZO, STAI BENE!?" gli urlarono in coro Feliciano e Ludwig dall'altra parte della porta, cercando di sforzare inutilmente il pomello.
"Porca puttana!! E' chiusa!" esalò furente l'italiano, tirando calci e pugni alla stramaledetta porta.
"IVAN, RISPONDI!" continuò a sbraitare Ludwig, senza ottenere alcun respondo dal russo ansante appiccicato alla parete.
Gli occhi gli si fecero lentamente umidi e la mente gli si annebbiò quasi totalmente fino a non distinguere più troppo bene una sagoma dall'altra.
Cercò di farsi forza, appoggiandosi alla parete e muovendo qualche passo lungo il corridoio; poi si lasciò scivolare, disperato e senza più energie contro il muro gelido.
Odiava stare solo, era la cosa che più lo spaventava in assoluto. Odiava stare solo, sebene lo fosse stato per quasi tutta la sua vita, e odiava gli spazi ristretti, sebene fosse il primo a rinchiudere i suoi nemici in delle celle anguste e fetide.
Osservò una sagoma non ben distinta avvicinarglisi lentamente, una sagoma nera che si confondeva con l'ambiente circostante fino a fondersi inspiegabilmente con le pareti lattee.
Il suo sguardo era vuoto e perso, riusciva a sentire il fiato caldo dell'essere che lo stava toccando sul collo, ma non era mentalmente presente.
Cercò per un attimo di riprendere coscienza di sè, fallendo miseramente: strinse i pugni, sbarrò gli occhi. Tutto inutile.
La testa diventò pesante e crollò riversa sul suo corpo esanime.
Non vedeva più nulla, vagava in un tunnel buio e senza fine; a fargli da guida le urla agitate dei suoi due compagni che lo sfioravano da dietro la porta.
Povero Russia ç.ç Odia stare solo, ma credo che peggio di vivere in solitudine ci sia solo morire in solitudine, nessuno che gli sta accanto neanche in un momento così decisivo della vita T^T Povero caro! Comunque l'hai descritta molto bene questa parte, complimenti~
"Cazzo!" esclamò, fissando negli occhi Feliciano che si era improvvisamente fermato a guardarlo.
"Questa qui è la chiave per aprire questa porta! E' questa la libreria!"
"Ma allora sei coglione sul serio! Non so, aspettavi l'invito per dirmelo!?" gli sbraitò contro l'italiano, decisamente incazzato nero e piuttosto frustrato per la situazione in cui si era trovato.
[...]
Non si dissero nulla, non ce n'era bisogno, ciò che si dovevano dire era scolpito a chiare lettere nei loro sguardi afflitti.
Di Ivan non c'era più traccia.
XD Ma sei scemo Ludwig?! Avevi una chiave e te ne ricordi solo ora?! Avresti potuto aprire subito la porta ed evitare che Feli la facesse soffrire riempiendola di calci x°D
Per l'ultima parte... povero Ivan, mi è dispiaciuto tanto, sparito! Chi l'ha portato via deve essere molto forte :D Comunque hai scritto "dei" invece che "nei" - io l'ho corretto :) - credo che sia un errore di distrazione...
Hasta la pasta~
Phantom Lady |