Recensioni per
And it feels like home
di Rota

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/08/12, ore 14:13
Cap. 2:

Kise è un pirla. Un adorabile pirlotto. Okay, via col sincretismo. Un'adorabile divinità pirlotta, che nella sua pirlaggine assoluta nasconde molto, ma molto di più serio -Lo dimostra il suo essere schivo, agli inizi, il suo non fidarsi pur mostrando e fingendo di dar fiducia. E' un pirla, ma solo perchè anche per una Divinità è più facile mostrarsi sotto questa forma (e non solo quella umana), per essere più vicino a chi crede in lui. La prima immagine di Kise che gioca coi bambini è qualcosa che ti lascia a sorridere ebete per una buona mezz'ora (E poi, scusa. La vogliamo citare la scena in cui viene preso beatamente per il sedere da un crocchio di mocciosi? Senza contare il fetish che sempre contraddistingue il venerabile Kasamatsu, quale che sia l'Universo in cui viene calato). Salvo poi iniziare a leggere dell'arrivo dei soldati imperiali. E da lì inizi a farti due domande, cominci a sentire quel lieve sentore di tragedia e già allunghi la mano verso i fazzoletti.
E il fuoco che nel primo capitolo era forte di creazione, guidato e condotto e amato com'era dal salmodiare di Yukio e della gente e dei sacerdoti, diventa infine fonte di distruzione. E forse chissà, è anche questo che lascia Kise tanto tramortito. Come Dio del Fuoco conosce, sì, la potenza distruttiva dell'elemento, ma come Dio tra gli uomini conosce anche la bontà e la bellezza di quelle persone con cui ha convissuto per quel periodo: e se le due cose si combinano, ecco cosa ne esce fuori, sopratutto quando sono altri uomini, altra gente a portare la distruzione proprio con le fiamme (Sintassi di quest'ultima frase non pervenuta).
Se nel primo capitolo era Kise a riempire lo spirito e il petto di Kasamatsu, ora è Kasamatsu a dover dare una sicurezza al Kise -Come se, una volta condotto /tra/ gli uomini, ora dovesse dargli una mano per condurlo /dentro/ l'uomo.

-Sei abbastanza grande da tenere anche me, lì dentro?-

Non c'era risposta che potesse soddisfare un simile quesito, ma solo la volontà di un uomo che si fece ancora una volta serva e schiava ubbidiente.



-Resta accanto a me e andrà tutto bene, Ryota...-


Le chiuse. Dei del cielo, le chiuse.
Bene! Complimenti anche per questo capitolo, che è tanta meraviglia e pianto!
Bravissima, donnaH *^*
Neme <3

Recensore Master
31/08/12, ore 13:24
Cap. 1:

Anche all'inattività bisogna mettere una fine, no? E come potevo riprendere in mano le briglie delle recensioni se non con una tua fan fiction? Ecco. Appunto.
Quando mi avevi spiegato l'idea ne ero rimasta allibita: insomma, era una cosa di per sè geniale e originale, e non per niente facile. Diciamocelo, trasportare i personaggi di un manga di stampo più "realistico" (Per quanto, comunque, gli accenni alle abilità che caratterizzano i membri della Kiseki No Sedai, possa essere considerati qualcosa un gradino...fuori, rispetto alla normalità, ecco xD) in un Universo completamente all'opposto e riuscire a mantenerli IC e, sopratutto, costruire su di essi -e da zero- una storia plausibile...Mica è da tutti, eh.
Vogliamo la domanda retorica? Mettiamo la domanda retorica. Ce l'hai fatta? Ebbene sì.
L'idea di base che percorrerà tutte le B-Shot mi piace da morire e da morire mi incuriosisce, anche per come riesci a cambiare modalità di narrazione e stile a seconda dei personaggi e del ruolo che ad essi hai dato: basta mettere "a confronto" questo capitolo con la B-Shot TakaMido e il gioco è fatto. Qui il tono è più solenne, volutamente cadenzato e "lento" (non nel senso spregiativo del termine), come solenne è il personaggio di Kasamatsu. E il tutto procede su questo filo fino all'arrivo di Kise-Drago, e lì allora è tutto un avvoltolarsi di sensazioni e parole e costruzioni che vanno a richiamare le fiamme stesse.
...Ecco, è tornato lo svarione. Mi faccio i complimenti da sola e da me! Ma, come ti ripeto, gli svarioni mi vengono solo con /determinati tipi/ di storie <3
However! Se non si fosse capito. Brava e brava e brava!
See ya soon!
Perchè adesso che son tornata...*Risata Malvagia* (Belin, ma sembra una minaccia!)
Neme <3

Recensore Veterano
29/08/12, ore 00:48
Cap. 1:

Non so come mai, ma ce lo ritrovo benissimo Kasamatsu nei panni di una specie di sacerdote. Forse sarà per l'austerità che emana, o la fermezza di intenti che possiede, oppure per quella severità che solo gli asceti e chi si dedica alla meditazione possiede; fatto sta che ci sta bene in questo ruolo.
Dalla lettura si capisce che non è un sacerdote "per chiamata", se così vogliamo dire, nel senso che mi pare di capire che non abbia avuto la famosa vocazione. Pare più uno che ha intrapreso la via sacerdotale per qualcosa come il desiderio di far del bene alla comunità, di guidarla a vivere meglio; il suo è un approccio "razionale" al culto, quasi privo di fede. E questo lo si capisce bene nel primo paragrafo, quando osserva la gente raggiungere il tempio.
A questo punto, sono proprio curiosa di sapere come mai sia arrivato a decidere questo tipo di vita; qualcosa nella storia è già accennato. Probabile che cerchi redenzione per qualche suo peccato, giusto?

Kise... Kise, il nostro beneamato Kise, dice giusto due frasi - forse tre xD - e subito si fa riconoscere! L'ho amato già alla sua seconda parola detta!
E' incredibile come sia comparso effettivamente poco in questa parte, eppure come sia subito riconoscibile; soprattutto nel suo rapporto con Kasamatsu.
In coppia li ho trovati azzeccatissimi!
Oh sì, li amo troppo! <3 <3 <3