Ho trovato questa fic molto bella.
Mi sono piaciuti i pensieri di Dino, su come è nata la sua passione per il Giappone e soprattutto per il wabi nel suo senso più vero!
La sua sensei doveva essere una donna meravigliosa!
E concordo con te e lui, Kyoya rispecchia appieno tutti i canoni del wabi.
E' con rassegnazione e affetto che l'italiano accetta l'attrazione (fregatura) che prova per l'altro!
Il finale è simpatico, ma nel contempo fa riflettere!
L'ultima frase infatti mi è piaciuta moltissimo!
Ho trovato i personaggi assolutamente in carattere! E la storia è filante e chiara tanto che leggerla risulta molto facile.
E' davvero una fic deliziosa. Complimenti!

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Cavallone. Che ingenuo. Tra l'altro, in un'insegnante giapponese non avrebbe dovuto cercare delle "r" sbagliate, ma delle "l".
Io mi aspettavo che la bellezza del wabi l'avesse trovata nell'andare in giro con la frusta, ma sta bene anche Hibari. Che frattura il naso, sì, ma con stile. Diciamo semplicemente che Hibari mena.
Peccato per Dino che l'unico amore di Hibari siano i suoi fidati uccellini. E scommetto che il cow-boy italiano (posso chiamarlo così?) ha una sua particolare idea su Hibari che lo morde a morte. Come mai Hibari si trovava nel letto di Dino? E come mai pensa che non lo noti? Quell...essere non dorme neanche quando dorme. Appunto.
Fortuna che hai interrotto qui o sarebbe diventata a rating rosso. Non pensar male: intendo fontane di sangue e organi interni sparsi ovunque. Non ce lo vedo Hibari a farsi prendere per i polsi. Viva il riccio!

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