Recensioni per
Le stagioni di una vita
di Keiko

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
31/08/12, ore 20:06

Eccomi, finalmente, ed è con grande orgoglio (e un po' di disappunto, lo ammetto, perché com'è possibile che non ci siano già centordici commenti?) che mi accingo a tediarti come prima.
Ho amato tutto di questa storia e ritardare il mio commento può essere inteso come un puro atto d'amore: avevo voglia di leggerla di nuovo e non escludo di poterlo fare ancora in seguito. Purtroppo non sono brava come te a scrivere lunghissimi e splendidi commenti, ma vorrei riuscire comunque a comunicarti tutte le ragioni per cui ti sono grata. Farlo, soprattutto, con una distanza che non lasci spazio ai nostri (innegabili) legami 'affettivi'.
Il primo elemento che ho apprezzato moltissimo è l'incipit. Una volta non ero così sensibile agli esordi. Studiando un po' la scrittura, invece, mi sono accorta che possono essere quasi 'tutto': la capacità di penetrare una storia, di farsene coinvolgere e travolgere è legata a doppio filo dal suo primo accordo. E questo è perfetto: colloquiale, involuto come nella testa di un adolescente, poetico e suggestivo senza essere artefatto o stucchevole.
Sotto il profilo compositivo, invece, ho adorato la scansione 'stagionale', il fotografare la storia di Lily e Severus quasi davvero stessimo sfogliando l'album della loro vita. Ho trovato azzeccatissime le note di colore-paesaggio con cui hai disseminato ogni sezione e la sobrietà estrema dei dialoghi. A mio avviso sei riuscita a conservare benissimo quell'ossimoro tutto adolescenziale per cui tacere è una specie di menzogna alternativa.
Sul fronte delle caratterizzazioni, invece, vorrei soffermarmi proprio su Lily, personaggio che non amo molto, ma che in questa storia ho sentito davvero vicino. Poiché non leggo molte fanfiction, non posso esprimermi in termini assoluti, ma trovo che tu abbia colto un elemento della loro vita che la Rowling ha appena abbozzato - o, almeno, liquidato in breve. Il fatto, cioè, che il crimine di Lily sia proprio la 'pietà'. Quel sentimento, che un adulto troverebbe nobilissimo, agli occhi di un adolescente è uno schiaffo e qui si respira in modo chiarissimo (e l'ho letto con profonda soddisfazione).
Infine c'è un ultimo dato, cui mi rifaccio solo perché c'è una nota immeritata. Non me la dovevi e sai perché? Perché hai lavorato sullo spunto abbastanza da farlo tuo: non hai riprodotto una pappardella che 'sembrava funzionare', ma è sensibile lo sforzo di costruzione (stilistica e linguistica) tuo. Per questo sono io a essere in debito e non il contrario.
Scusa se il commento è così bruttino, ma giuro che la storia va ben oltre U.u