Oh nooo, ma allora ti diverti proprio a far stare male Islanda!
No, lo so che non sei tu, ti prendevo in giro. XD
Questo aspetto di lui che, essendo terra di vulcani, vive sul proprio corpo certe manifestazioni della natura mi ha davvero affascinato.
Norvegia che trova polvere ghiacciata tra le lenzuola o le mani del bambino che bruciano, le lacrime che evaporano dalle guance... sono tutte cose molto particolari e non credo di averle ancora trovate in una fiction -se l'ho fatto sono smemorata!-.
Mi è piaciuta davvero molto, anche se ovviamente non ho potuto che provare pena per il suo dolore e la sofferenza, come una febbre troppo alta che lo fa stare male senza rimedio. ç_ç
E Norvegia che non sa cosa fare, ma che gli sorride in modo dolce, un modo che non riserva a nessun altro, che pensa al bambino come il suo piccolo Islanda, il /suo/ bambino, ecco, è adorabile. Mi piace da morire questo rapporto, sembrano davvero un padre ed un figlio, più che fratelli. (Lo sappiamo tutti che Ice lo vede così. <3)
/[…] trovandosi davanti quel bambino in lacrime con riflesse negli occhi le fiamme che avvolgevano le case, mentre gridava a pieni polmoni di smetterla, smetterla subito./
Dio, quanta disperazione in questa scena. Ma poverino, come si fa? ç_ç
L'avrei rapito seduta stante, anche se mi avrebbe incendiata, probabilmente...
Ad ogni modo. *si riscuote*
Il finale è dolce e mi piace, con Ice che lo cerca, gli prende la mano e gli sorride quieto. Imparerà a controllarsi, a tenere sotto controllo le reazioni, come hai scritto tu, ma solo con Nor vicino che lo accudisce, ecco. *svolazza*
Per finire ancora complimenti per le descrizioni, ci sono delle frasi che mi piacciono sempre molto, per esempio le “iridi viola che diventavano liquide” ecco, espressioni così che mi fanno annuire di approvazione. <3
*dà bacino e fugge* |