Recensioni per
I wish you were here or I were there or we were together anywhere
di AntheaMalec
Si sentiva invisibile, inadatto, incompreso. Era il destino di tutti quelli che sentivano troppo. Il destino di tutti quelli che amavano troppo. La via obbligata del troppo pensare era veder svanire, sotto un velo di incomprensibilità, quell’ illogico mondo e restare irrimediabilmente soli.** Solo. Ancora.......ohhhh:) queste frasi sono bellissime , memorabili...e potrei leggerle anche 20 volte di fila..al fine di incuccarmele in testa! ora tutto è finito...e non è andata proprio male...alla fine se due persone si amano riescondo ad affrontare e superare anche il dolore...:) ciauuu;) |
ohhhh:) bellissimo capitolo..di nuovo!:) l'ultima parte è stata da strazio...ma volevo farti sapere che era come se vedessi nitidamente , davanti a me, tutta la scena. cavoli!Ora che ritorna Sherlock , non è successo niente di speciale; anzi, ha ferito John...ma io credo che se l'ha fatto sotto c'è un motivo.... |
bellissimoooo:) io volevo trovare una storia del genere e alla fine ce l'ho fatta! grazie! questo mi fa sperare, sognare...sono contenta e nello stesso tempo un po' triste... pensa che ho pure pensato di iniziare a leggere i libri di sherlock holmes, perchè mi mancano i personaggi... e ritrovarli qui, raccontati in questo modo..mi fanno proprio sperare:) ciao;) |
Tra i tre capitoli è stato il secondo che ho amato di più ma anche questo non scherza perché è sempre incentrato su John, il suo dolore, le certezze spezzate e l'impossibilità di andare avanti. Perchè non importa ció che Sherlock faccia o dica, perchè per il dottore è impossibile staccarsi da lui. Hai descritto uno Sherlock totalmente imbranato con i sentimenti. Ci sta tutta però il buon dottore è un sant'uomo perchè io o lo avrei mandato a quel paese oppure lo avrei preso a pugni! E poi lo avrei baciato, non necessariamente in quest'ordibe ^__^ Hai descritto i personaggi molto molto IC, sei stata davvero brava. Una domanda: cosa voleva dire Sherlock con quel "facciamo finta che non sia successo" riferito al bacio? Facciamo finta che non c'è stato così lo ripetiamo di nuovo?!? ^O^ Un bacio |
Buonasera Aistra. |
Non ho parole. Sono rimasta veramente colpita da questa storia, è uno dei tuoi migliori lavori. Come per i bambini: ci vuole un sacco di tempo e tanta fatica, ma poi mi dicono che sono davvero una bellissima e meravigliosa creazione! |
Ciao,
Allora, tralasciando la questione del trattino, nella prima frase hai usato il corsivo per mettere in evidenza un pensiero diretto di John. Benissimo! Questo è, a mio avviso, un ottimo modo per differenziare i pensieri diretti dalla normale narrazione in terza persona. Nell’esempio due, però, non hai usato il corsivo per evidenziare il pensiero di John. E naturalmente mi chiedo: perché? @_@ Nella terza frase, invece, hai usato il corsivo nonostante non si trattasse di un pensiero diretto. Ecco, ciò provoca molta confusione nel lettore. Quindi, dovresti cercare di essere sempre coerente. Il corsivo è meglio utilizzarlo solo per i pensieri diretti. La seconda e la terza frase andrebbero scritte così: Inspira, espira; non arrabbiarti prima del dovuto, si disse, cercando un appiglio, un qualcosa dove poter fare breccia e trovare finalmente una risposta. Sherlock che era vivo, ma che aveva deciso di restare morto. A John tanto non importava; sarebbe andato avanti con la sua vita, lo avrebbe fatto sul serio, questa volta. __________ Ora passiamo a un’altra questione un po’ spinosa, che spesso mi ha lasciata perplessa. L’uso, cioè, di vocaboli che non hanno molto senso all’interno della frase. Come al solito, ti faccio degli esempi: Guardò per un momento il disordine che ancora aleggiava in quella stanza, […] Il termine aleggiare ha un tale significato: - [sogg-v] Muovere leggermente le ali; in senso fig., di venti leggeri, spirare - [sogg-v-prep.arg] fig. Detto di odori, essere diffuso in un luogo: nella stanza aleggiava un profumo di rose; di sentimenti, immagini, atmosfere, vagare idealmente in un luogo SIN aggirarsi: un'atmosfera di mistero aleggia sulla casa Nel tuo contesto, usare un tale vocabolo riferito al disordine, una cosa che si può vedere e toccare in maniera molto tangibile, lo ritengo un po’ inappropriato. Sarebbe meglio fare uso di altri vocaboli. Tipo: […] il disordine che ancora regnava in quella stanza, […] Poteva sentire le valvole del cervello di Sherlock muoversi veloci, […] Anche qui, cerca di stare attenta ai significati delle parole. In questo caso, penso che volessi intendere ‘le rotelle del cervello', che è un riconosciuto modo di dire. Tutti i sentimenti che stava provando strabordavano dai suoi bulbi e investivano John come uno tsunami, facendogli venire la nausea. ‘Bulbi oculari’ è un termine piuttosto tecnico, da ambito medico, per intenderci. Adoperarlo in un contesto molto sentimentale mi sembra fuori luogo. A parer mio, smorza di molto il pathos del momento^^. Avrebbe voluto potersi dividere in due persone per poter vedere la faccia di assoluta idiozia che stava sfoggiando in quel momento, […] La frase scritta così non ha molto senso; ti metto due possibili opzioni: […]per poter vedere la faccia da idiota che stava sfoggiando in quel momento […]per poter vedere la faccia assolutamente idiota che stava sfoggiando in quel momento ____________ Ovviamente, era ovvio Il rumore del citofono lo distolse dai suoi pensieri, facendolo distogliere dal suo stesso riflesso, […] Cerca di fare attenzione alle ripetizioni. Ne ho riscontrate un bel po' durante la lettura. Purtroppo, ciò ha reso il testo un po’ pesante da seguire. Adopera più sinonimi possibili; abbiamo la fortuna di avere una lingua molto ricca: è il caso di approfittarne, non credi?^^ __________ Gli fece spazio ed entrò, portando alle narici di John il profumo intenso che aveva sempre contraddistinto la loro casa, […] Ti raccomando di porre particolare attenzione quando ci sono dei cambi di soggetto. Ogniqualvolta che il soggetto della frase cambia, è bene specificarlo, altrimenti si rischia di creare confusione. (John) gli fece spazio e Sherlock entrò. Così facendo, portò alle narici di John il profumo intenso che aveva sempre contraddistinto la loro casa. __________ A random, alcuni errori trovati: Ci gettava la spugna, con Sherlock Holmes, => 'Gettare la spugna' è un tipico modo di dire, quindi la frase corretta è: Gettava la spugna con Sherlock Holmes. Stappò la bottiglia con i denti e si sedette sull’ unica sedia in legno affianco al tavolo. => la forma corretta è ‘a fianco’. ‘Affianco’ è la prima persona dell’indicativo presente del verbo ’affiancare’. « Addio John. » => ‘John’ è un vocativo, esige la virgola. «Addio, John.» [...] una dannata paura che la conversazione degeneri, ritrovandosi nuovamente al punto di partenza. => degenerasse (dal momento che scrivi la storia col tempo passato, devi usare il congiuntivo imperfetto; ‘degeneri’ è la forma al presente). __________ Ok, direi che le cose più importanti te le ho dette. Non ti spaventare per tutte le annotazioni, sono sicura che, con un po’ di attenzione in più, sistemerai ogni cosa! Tralasciando la questione puramente grammaticale, posso dirti che hai uno stile abbastanza buono e personale. Riesci a descrivere bene soprattutto gli stati d’animo dei personaggi, cosa che trovo assai lodevole. Per quanto riguarda i personaggi, guarda, purtroppo non frequento il fandom, quindi non posso essere obiettiva sulla loro caratterizzazione. Ciononostante, conosco i libri di Doyle, quindi, presumo che anche nella serie televisiva il rapporto stretto che intercorre tra Holmes e Watson sia rimasto invariato. Beh, ti posso assicurare che il loro rapporto – che oserei definire ai limiti del morboso – sei riuscita a renderlo in maniera piuttosto efficace. John sembra un cucciolo abbandonato dal proprio padrone. Le sue emozioni e reazioni sono rese molto bene. Holmes, invece, mantiene le caratteristiche di personaggio arrogante, egocentrico e molto complicato. Mi è piaciuta anche la figura di Victor: un buon miscuglio tra amico e fratello. Per tale motivo posso dire che la resa dei personaggi è buona. Soprattutto John: riempie totalmente la scena. E, per una volta, sono anche contenta che sia lui l'indubbio protagonista della storia. (Detto tra noi, Holmes mi ha sempre dato fastidio: troppo arrogante per i miei gusti xD). Ah, ti suggerirei di aggiungere un 'introspettivo' tra le note generali della storia: quasi tutte le emozioni e i pensieri descritti sono di John. Victor e, ancora di più, Holmes sembrano di contorno, quasi spariscono dalla scena (perlomeno per oltre la metà della storia). La trama generale l’ho trovata ben congeniata; di una lunghezza azzeccata per poter dare il giusto peso ai sentimenti dei personaggi (di John in particolare). In conclusione, secondo il mio modesto parere, le basi di partenza sono buone. Cerca di rileggere con più attenzione il testo, così da evitare ripetizioni inutili, stai attenta ai vocaboli che usi e alla grammatica in generale e poi vedrai che migliorare ti risulterà facilissimo!^^ In bocca al lupo! Nella speranza che la mia recensione ti sia utile, ti saluto. aury Recensore di EFP editing |
Oddio che angoscia!! |
E dopo aver attraversato valli di lacrime e tempeste, siamo finalmente giunti alla conclusione di questa mini-long che tanto mini non è. |
Ti ho odiata, sappilo, intensamente per due capitoli. Alla fine del primo mi sono detta ' oddio la uccido' non vedevo l'ora di leggere il secondo. Alla fine del secondo mi è preso un'attimo di turbamento e molta perplessità e volevo non leggere il terzo. Mi sono imposta e ho detto ' cazzo, no ' ma era una sfida e sono andata avanti. |
Ok, volevo cercare un inzio decente per questa recensione, ma non l'ho trovato. Passo direttamente ai complimenti, allora! |
Wow! Davvero una splendida storia! Ho avuto la fortuna di leggerla completa e l'ho adorata *_* Hai saputo rendere benissimo sia John (che dolore vederlo così sofferente ç_ç per fortuna che c'è l'happy ending, sennò non avrei resistito a tanto angst >.<) che Sherlock (le risposte di Sherlock erano talmente IC che alle volte veniva voglia di picchiarlo ;p) ma soprattutto ho adorato l'inserimento di Victor, questa figura misteriosa del passato di Holmes che mi ha sempre incuriosito moltissimo. Veramente veramente ben scritta e soprattutto emozionante. Complimenti e alla prossima! ^_^ |
Meraviglioso, un finale con i fiocchi e i contro fiocchi! |
Davvero una bella reunion fic, in cui tieni i lettori col fiato sospeso per una riconciliazione ed un perdono che tardano ad arrivare, perché c'è ancora tanto dolore da parte di John e un'assurda cocciutaggine da parte di Sherlock nel non voler riconoscere i sentimenti: i propri e quelli del suo dottore (cocciutaggine molto IC e tipica di lui, devo dire). |
Io. Sono. Assolutamente. DELIZIATA. Sono una malfidata e per questo merito tante mazzolate, hai perfettamente ragione. Fino all'ultimo ho creduto che mi avresti giocato un brutto scherzo ma sinceramente più bellezza di così non potevi scrivere. Sia lode a Claudia per averti postato quel gifset, perché mi è piaciuta da impazzire, cara, sul serio! Avrò letto la parte finale almeno dodici volte, da quando hai postato. Love you, sinceramente! Nice job, darling! |