No, aspetta! Ma tu sei un fottuto genio! Cioè, ora capisco molto meglio il significato del tuo soprannome "Mito"! Ti si addice un sacco!
Inizio segnalandoti gli unici due errori (di disattenzione credo) che ti prego di correggere subitissimo, per rendere questa storia P E R F E T T A !
"E' così tardi che oramai non distingue più le gallerie..." --> gallerie è plurale, quindi "distinguono"
"Ma ancora si è capito perché quel povero ragazzo sia in mezzo a quel massacro." --> penso manchi un "non"
Ora passo a decantare le lodi a questa storia stupenda, che ho amato e che finisce dritta diretta tra le mie storie preferite. Mi piace un sacco lo stile che hai usato, un flusso di coscienza molto profondo, che fa pensare anche quando uno legge e teoricamente dovrebbe smettere di pensare; per questo ti ho adorata, hai espresso le riflessioni sulla vita in maniera condensata e scorrevole e pregnate e cavolo quanto capisco la ragazza della metropolitana! Poi la storia prende una piega diversa, entra in scena l'azione e l'attenzione si sposta, tutto senza che il contenuto perda di pregnanza... e questo tu l'avresti scritto in assenza di ispirazione?! Cavolo, magari io...
Ci ho messo un po', all'inizio pensavo che la ragazza non fosse veramente morta, ma che tutto quello fosse stato un sogno e lei di lì a poco avrebbe ripreso la sua vita di sempre, poi è arrivato il soldato ed ho capito che sono morti davvero e - sì, mi sento un genio- ci sono arrivata a capire che il ragazzo è quello che lei ha visto uccidere. La tua mente è una fonte inesauribile di sorprese! Giuro, would you marry me? <3
Solo una domanda... se il soldato è su quella metropolitana che li porterà nell'aldilà da... tipo quasi duecento anni... com'è che lo scompartimento è vuoto e non ci sono altre persone morte nel frattempo? Mi sfugge il significato filosofico che sicuramente di nasconde sotto questo particolare...
Beh, penso che per il momento posso smetterla di riempirti di complimenti. Bravissima e a presto!
GiadaGC <3 |