Recensioni per
Clockwork
di Yoko Hogawa

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/09/12, ore 19:13
Cap. 2:

Wow. Bellissimo anche questo capitolo. Sentivo tutto il dolore di John *sigh*
E tutta la storia del diario mi incuriosice un sacco! Mi sono fatta una mezza idea di chi l'abbia scritto... E se ho ragione, ho capito anche cosa vogliono fare con i buchi neri (''Gli appassionati di Astrofisica alzino la mano!'' *alza la manina scuotendola energicamente*).
Però la maggior parte delle volte che cerco di capire cosa succederà in un certo telefilm o robe varie, mi sbaglio xD (Come è successo dopo ''The Great Game''. Nella prima puntata della seconda stagione è successo tutto l'opposto di quello che mi ero immaginata xD... Ma penso che nessuno abbia pensato che a Moriarty sarebbe suonato il telefono! ... MOFFAAAAT *shake fist*). Quindi non giungiamo a conclusoni affrettate ;D
Comunque non vedo l'ora che si arrivi nella parte sci-fi della fanfiction! 
Complimenti! Al prossimo capitolo!

Recensore Master
14/09/12, ore 18:46
Cap. 2:

Okaay, sono sempre più incuriosita ed affascinata dalla storia del diario, e molto originale come idea! Sembra davvero - e io sono convinta che sia così ** - la loro situazione nel passato, pur senza il figlio. Il figlio che scrive fino il 1936 (sarà 1936 poi? o 1836? o 2036? aaaw non capisco!) pur essendo il diario stato chiuso nel 1930, e Doyle che lo manda a John -sa che esisterà... Oh °_° la smetto, altrimenti potrei scrivere quasi tutta la storia! 
Dire che mi ha presa è dir poco, voglio proprio vedere gli sviluppi! 
Come sempre tu riesci a descrivere la situazione di John perfettamente: cavoli, potevo quasi toccare l'angoscia di John, mentre leggevo. Insomma, non è facile restare così IC. 
E potrei stare qui a scrivere per ore tutto quello che ho da dire, ma sono perlopiù domande, e non voglio stare qui a seccare perchè non voglio la risposta xD ti chiedo solo una cosa: la science-fic cos'è? (perdona la mia ignoranza, ma non ricordo di preciso!)
Non posso far altro che chiudere :) e ripeterti allo stremo che sei stupenda, come scrivi tu penso non lo faccia nessuno. Una tra le migliori scrittrici che abbia mai letto -e parlo anche di scrittrici affermate, quelle che pubblicano libri!
Aspetto il prossimo capitolo :3
Bacioni, Rossella

Recensore Junior
14/09/12, ore 11:59
Cap. 2:

Sarò velocissima...splendido!  sono eccitata, mi ha coinvolto in congetture che non vedo l'ora vengano confermate o smentite dal racconto...e la prima parte, beh! quella esprime esattamente la dimensione del dolore di John e il rapporto con i luoghi di sepoltura, il loro "significato" è tanto simile a quello che è il mio e che non avrò penso mai la capacità di esprimere così bene. 
Un'ultima cosa, chi scrive come te è un regalo prezioso per siti come questo, ma è anche uno "spreco"...meriti di essere pubblicata.
Spero a presto me lo posso anche risparmiare vero?

Recensore Master
14/09/12, ore 09:27
Cap. 2:

E' doloroso leggere del dolore di John, ho dovuto smettere e poi riprendere. Riesci a coinvolgere il tuo lettore, e non è da tutti: complimenti per il realismo e lo stile che hai. La parte del diario mi intriga tantissimo: è chiaro che è Sherlock che è morto e che John è sopravvissuto, ma come e perché! Stiamo parlando di un'epoca sbagliata, e chi scrive (loro figlio!) dimostra sentimenti moderni: H.W.H., forse Hamish Watson Holmes? E lo zio? Mycroft anche nel passato? Le stesse persone con gli stessi legami? A questo punto bramo il seguito perché è chiaro che l'intreccio si fa via via più interessante. Un saluto impaziente. Efy

Recensore Master
08/09/12, ore 13:00

Prima di tutto Steins;Gate va tra le cose da recuperare, che non lo conoscevo, ma mi sembra davvero degno di nota.
Ma veniamo a te: il primo paragrafo, quello che fotografa la scena della caduta, è doloroso da morire, è come essere lì di fianco a John e vederlo spegnersi. Da lì per il dottore è tutto un venir risucchiato in un gorgo di sentimenti negativo, a partire dal risentimento, un'urgenza di odiare, di incolpare qualcuno. Mycroft e Lestrade sono i primi bersagli di questa rabbia e tu descrivi in maniera precisa, quasi chirurgica, l'odio che il dottore cova sotto la pelle, trattenuto dietro l'apparenza di una calma spaventosa. Spaventosa perché fa paura, perché John non esplode, non piange, non si dispera, non si sfoga. Semplicemente perché non accetta ciò che è accaduto: non riesce a dire addio a Sherlock né all'obitorio né al funerale. Il concetto è chiarissimo: lui non vuole dirgli addio, il rifiuto della sua morte è reso in maniera splendida e ti fa pensare che è il modo peggiore in cui potesse reagire, perché il dolore non trova una valvola di sfogo, anzi, viene centuplicato dagli incubi notturni che tornano ad assalirlo.
In tutto questo succede qualcusa. Non vorrei dire che è una speranza, sarebbe troppo. Ma succede qualcosa di strano, di insolito, un diversivo per la mente, forse, e John, che della mente geniale di Sherlock qualcosa ha assorbito senz'altro, ne è incuriosito.
Inutile dire che lo sono anch'io, moltissimo!

Recensore Junior
05/09/12, ore 14:54

Affascinante, molto....al punto che mi viene la voglia di lasciartela finire e leggerla poi tutta in un fiato. Non so se ci riuscirò, è molto più probabile che cercherò con ansia il tuo aggiornamento (spero frequente) e mi godrò l'attesa di poterlo leggere in santa pace, magari la sera dopo una giornata così così....proprio come si fa con le cose belle e consolatorie.
Spero a presto

Recensore Master
05/09/12, ore 14:49

Una nuova storia scritta da te *O* non potevo non leggerla. E ho fatto bene. Anche se l'inizio e' abbastanza angst, non ho potuto non continuare, perche' mi sembra di aver capito che questa sia diversa dalle altre (magari avra' anche un lieto fine, chissa'.. *spera intensamente*) . Sei stupenda Yoko, hai un modo di scrivere che e' al di sopra -molto al di sopra- della media degli autori qui su efp. Hai uno stile tutto tuo, ma e' perfetto. E anzi, ti diro', sei anche migliore di alcuni scrittori veri e propri. Riesci a far seguire le tue storie in modo quasi ossessivo, tant'e' la voglia di leggere come va a finire. Hai descritto il dolore e la rabbia di John in un modo singolare, e molto molto IC, secondo me. E poi quel pacco misterioso.. Voglio pensare che ci sia Sherlock dietro tutto questo (e' lo spirito di una Johnlockiana piu' che convinta a farmi dire questo) xD e' un po' impossibile, ma mai dire mai, specialmente con te ** vorrei davvero sapere cosa c'entri Doyle, e sapere cosa vorra' dire quel messaggio, ma non te lo chiedo. Aspettero' e basta *si siede e la fissa* Sappi solo che mi hai preso anche con questa storia. Bravissima ** Alla prossima :3 Baci, ross

Nuovo recensore
05/09/12, ore 13:05

Sinceramente non so da dove iniziare.
Esaltatissima all'idea di leggere la tua nuova fic opera e ora non so che scriverti.
Davvero, ti sembrerò scontata a sottolineare l'ovvio ma... adoro adoro adoro adoro leggerti... il tuo stile è meraviglioso, sembra di essere John, di provare ciò che lui prova. Bravissima, non mi stancherò mai di dirlo.
La storia è intrigante... il messaggio dal passato, H.M.H. ho già un'idea su chi possa essere ma taccio XD
Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo! :D

Ps.
Non ci sono parti ambientate nell'oscurità della tube? XD

Nuovo recensore
04/09/12, ore 22:56

Arrivo da una full immersion nelle tue storie e... non posso dire che mi siano piaciute…per il semplice fatto che sarei riduttiva. Ne sono rimasta abbagliata. 
E un po’ mi dispiaccio per non averle scoperte in precedenza e per non aver sottolineato abbastanza la mia ammirazione nei tuoi confronti. Tuttavia, in futuro, avrò l'occasione di esprimere tale concetto in tutti i modi possibili per la lingua italiana. ;D 
Hai presente quella sensazione di rapimento assoluto che si prova già alle prime pagine di un libro o alle prime scene di un film? E’ quella scintilla che scatta quando assisti a qualcosa che svetta, per andare a distinguersi da tutto ciò che è ordinario e scontato. Quella è la sensazione che ho provato scorrendo questo primo capitolo. Semplicemente ne sono rimasta incantata.
Che fossi regina indiscussa dell’angst era un fatto ormai assodato. Il dolore di John è profondo e tu lo descrivi in tutte le sue sfumature, rendendolo concreto, tangibile per il lettore. E anche se non dovrebbe toccarmi più di tanto, perché, insomma, sappiamo che Sherlock è vivo (o almeno mi rasserena, per il momento, presumere che lo sia), nonostante ciò rimango disarmata di fronte all’angoscia di John e non riesco mantenere la distanza di sicurezza che mi garantisce l'imperturbabilità. 
Ora, come se tutto ciò non bastasse a tenermi incollata allo schermo, tu aggiungi anche un puzzle da risolvere? Mi diverto da matti (anzi alcuni dicono che la mia è una vera è propria dipendenza XD) nel tentativo di fornire una spiegazione plausibile che copra tutti i fatti. E quando questo rompicapo è un tributo (che apprezzo infinitamente) a Conan Doyle, non riesco  a non fiondarmici sopra senza pensarci due volte. 
Insomma, tutti gli elementi per stuzzicare la mia curiosità ci sono. Concludo facendoti i miei più sinceri complimenti, e a risentirci alla prossima. 
Ciao! 
M

Nuovo recensore
04/09/12, ore 18:10

Wow. Ogni volta che leggo una delle tue fanfiction, rimango incollata allo schermo dall'inizio alla fine. Poi quando il capitolo finisce, sono del tipo: ''Oh, già finito?''. L'inizio di questa storia mi piace un casino, hai descritto il dolore e la rabbia di John in modo magnifico. Però ''il bello'' arriva alla fine (''bello'' per modo di dire, perchè tutto il capitolo è stupendo): un pacco misterioso proveniente dal 1930 per il nostro John! Non vedo l'ora di sapere di più su quest'oggetto, e cosa centra Arthur Conan Doyle con questa storia!
Poi la fine ''Che tu ci creda o no. HWH". Wow ho i brividi! 
Ho un sacco di domande in testa, ma non ti chiedo niente perchè (ovviamente) non mi risponderai xD
Beh, non vedo l'ora di leggere il seguito!! :D

Recensore Master
04/09/12, ore 16:11

Ok. Cerchiamo di fare una recensione decente *si asciuga gli occhi* (ultimamente mi fate piangere tutte, maledette! *Alza pugno in aria gridando "Moffat!", che tanto è sempre colpa sua*). Ho sempre amato le tue storie, sono così deliziosamente intricate che devi concentrare tutta la tua attenzione a leggerle altrimenti ti perdi qualche passaggio ed è la fine. E io adoro quando mi sanno trascinare in un mondo fatto di tante emozioni ma specialmente di significati nascosti che devi scoprire tu, lettore. Perché il compito di uno scrittore è anche questo, secondo me: stuzzicare la fantasia del lettore fino a tenere i suoi occhi incollati allo schermo. E tu ci riesci, sempre. Mi hai psicologicamente messo ko con questa ff eppure continuerei a leggerla fino a farmi sanguinare gli occhi. Scrivi che è una meraviglia. Sai che aspetto il seguito, appollaiata sul monte stile corvo nero, tienilo presente! Ti mando tante coccole (e tante mazzate *piagnucola*). <3



Jess

Recensore Master
04/09/12, ore 09:46

Bella! Trovo che il riferimento al passato sia interessantissimo, ed a questo punto la mia mente comincia a fare i suoi trip: cosa c'entra Conan Doyle (autore e quindi altro dai personaggi) con la vita reale di John e Sherlock? E la lettera dal passato? Diciamo che non è la solito storia sul dolore e la rabbia dell'assenza, che peraltro descrivi benissimo, così a questo punto sono davvero curiosa di leggere il resto. Un grosso abbraccio

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