Recensioni per
Clockwork
di Yoko Hogawa
Prima di tutto Steins;Gate va tra le cose da recuperare, che non lo conoscevo, ma mi sembra davvero degno di nota. |
Affascinante, molto....al punto che mi viene la voglia di lasciartela finire e leggerla poi tutta in un fiato. Non so se ci riuscirò, è molto più probabile che cercherò con ansia il tuo aggiornamento (spero frequente) e mi godrò l'attesa di poterlo leggere in santa pace, magari la sera dopo una giornata così così....proprio come si fa con le cose belle e consolatorie. |
Una nuova storia scritta da te *O* non potevo non leggerla. E ho fatto bene. Anche se l'inizio e' abbastanza angst, non ho potuto non continuare, perche' mi sembra di aver capito che questa sia diversa dalle altre (magari avra' anche un lieto fine, chissa'.. *spera intensamente*) . Sei stupenda Yoko, hai un modo di scrivere che e' al di sopra -molto al di sopra- della media degli autori qui su efp. Hai uno stile tutto tuo, ma e' perfetto. E anzi, ti diro', sei anche migliore di alcuni scrittori veri e propri. Riesci a far seguire le tue storie in modo quasi ossessivo, tant'e' la voglia di leggere come va a finire. Hai descritto il dolore e la rabbia di John in un modo singolare, e molto molto IC, secondo me. E poi quel pacco misterioso.. Voglio pensare che ci sia Sherlock dietro tutto questo (e' lo spirito di una Johnlockiana piu' che convinta a farmi dire questo) xD e' un po' impossibile, ma mai dire mai, specialmente con te ** vorrei davvero sapere cosa c'entri Doyle, e sapere cosa vorra' dire quel messaggio, ma non te lo chiedo. Aspettero' e basta *si siede e la fissa* Sappi solo che mi hai preso anche con questa storia. Bravissima ** Alla prossima :3 Baci, ross |
Sinceramente non so da dove iniziare. |
Arrivo da una full immersion nelle tue storie e... non posso dire che mi siano piaciute…per il semplice fatto che sarei riduttiva. Ne sono rimasta abbagliata.
E un po’ mi dispiaccio per non averle scoperte in precedenza e per non aver sottolineato abbastanza la mia ammirazione nei tuoi confronti. Tuttavia, in futuro, avrò l'occasione di esprimere tale concetto in tutti i modi possibili per la lingua italiana. ;D
Hai presente quella sensazione di rapimento assoluto che si prova già alle prime pagine di un libro o alle prime scene di un film? E’ quella scintilla che scatta quando assisti a qualcosa che svetta, per andare a distinguersi da tutto ciò che è ordinario e scontato. Quella è la sensazione che ho provato scorrendo questo primo capitolo. Semplicemente ne sono rimasta incantata.
Che fossi regina indiscussa dell’angst era un fatto ormai assodato. Il dolore di John è profondo e tu lo descrivi in tutte le sue sfumature, rendendolo concreto, tangibile per il lettore. E anche se non dovrebbe toccarmi più di tanto, perché, insomma, sappiamo che Sherlock è vivo (o almeno mi rasserena, per il momento, presumere che lo sia), nonostante ciò rimango disarmata di fronte all’angoscia di John e non riesco mantenere la distanza di sicurezza che mi garantisce l'imperturbabilità.
Ora, come se tutto ciò non bastasse a tenermi incollata allo schermo, tu aggiungi anche un puzzle da risolvere? Mi diverto da matti (anzi alcuni dicono che la mia è una vera è propria dipendenza XD) nel tentativo di fornire una spiegazione plausibile che copra tutti i fatti. E quando questo rompicapo è un tributo (che apprezzo infinitamente) a Conan Doyle, non riesco a non fiondarmici sopra senza pensarci due volte.
Insomma, tutti gli elementi per stuzzicare la mia curiosità ci sono. Concludo facendoti i miei più sinceri complimenti, e a risentirci alla prossima.
Ciao!
M
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Wow. Ogni volta che leggo una delle tue fanfiction, rimango incollata allo schermo dall'inizio alla fine. Poi quando il capitolo finisce, sono del tipo: ''Oh, già finito?''. L'inizio di questa storia mi piace un casino, hai descritto il dolore e la rabbia di John in modo magnifico. Però ''il bello'' arriva alla fine (''bello'' per modo di dire, perchè tutto il capitolo è stupendo): un pacco misterioso proveniente dal 1930 per il nostro John! Non vedo l'ora di sapere di più su quest'oggetto, e cosa centra Arthur Conan Doyle con questa storia! |
Ok. Cerchiamo di fare una recensione decente *si asciuga gli occhi* (ultimamente mi fate piangere tutte, maledette! *Alza pugno in aria gridando "Moffat!", che tanto è sempre colpa sua*). Ho sempre amato le tue storie, sono così deliziosamente intricate che devi concentrare tutta la tua attenzione a leggerle altrimenti ti perdi qualche passaggio ed è la fine. E io adoro quando mi sanno trascinare in un mondo fatto di tante emozioni ma specialmente di significati nascosti che devi scoprire tu, lettore. Perché il compito di uno scrittore è anche questo, secondo me: stuzzicare la fantasia del lettore fino a tenere i suoi occhi incollati allo schermo. E tu ci riesci, sempre. Mi hai psicologicamente messo ko con questa ff eppure continuerei a leggerla fino a farmi sanguinare gli occhi. Scrivi che è una meraviglia. Sai che aspetto il seguito, appollaiata sul monte stile corvo nero, tienilo presente! Ti mando tante coccole (e tante mazzate *piagnucola*). <3 |
Bella! Trovo che il riferimento al passato sia interessantissimo, ed a questo punto la mia mente comincia a fare i suoi trip: cosa c'entra Conan Doyle (autore e quindi altro dai personaggi) con la vita reale di John e Sherlock? E la lettera dal passato? Diciamo che non č la solito storia sul dolore e la rabbia dell'assenza, che peraltro descrivi benissimo, cosė a questo punto sono davvero curiosa di leggere il resto. Un grosso abbraccio |