Ecco come sono ridotta -> ;___________________________________; E non è solo colpa del finale (che c’ha messo del suo, senza dubbio T_T), ma di TUTTA la storia, perché è un ritratto di Sherlock, John e, soprattutto, di Sherlock e John di una bellezza e di un’esaustività indicibili. È pieno di dettagli splendidi e straordinariamente significativi e fornisce un quadro così fedele ed esauriente di entrambi che la storia potrebbe esser definita un vero e proprio studio dei caratteri. La cosa più bella è il modo in cui, attraverso le rispettive peculiarità e le differenze che li dividono, mostra quanto Sherlock e John siano complementari. L’uno rappresenta ciò che manca all’altro e ciò di cui ha bisogno. Non a caso, nel momento in cui le loro strade si incrociano, cessano d’esser soli e la loro vita prende una piega completamente diversa – e indubbiamente migliore. Penso, ad esempio, agli incubi che smettono di assillare John e a Sherlock che scopre una parte di sé che credeva di non possedere nemmeno – quella legata al cuore, la stessa che lo spinge a fare quel salto nel vuoto, nel nome di sentimenti che mai avrebbe immaginato di provare.
È una storia bellissima, impossibile da non apprezzare per chi ama questi due, perché sono LORO in tutto e per tutto ♥♥♥

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Posso dire che ho trovato questo ritratto di coppia meraviglioso? Be', direi che ormai l'ho detto comunque!
Non credo di potermi definire una 'fan' dello show della BBC, perché, lo ammetto con un po' di vergogna, è decisamente troppo raffinato per una come me. Ho dovuto guardare ogni episodio almeno un paio di volte e sono abbastanza certa che mi sia sfuggito comunque qualcosa (non parliamo del cliffhangerone finale, poi!). La tua storia, tuttavia, è proprio di quei racconti che mi fa sempre piacere trovare, perché sono pieni della passione e anche della sensibilità della spettatrice attenta. Con poche pennellate, a mio avviso, hai colto tutte le caratteristiche non solo chiave dei personaggi, ma quelle che, più di altre, ne 'ispessiscono' il profilo, offrendone la tridimensionalità che tanta ragione ha avuto di sicuro nel successo della serie.
Come sempre, insomma, può cambiare il fandom, ma non la garanzia di qualità che associo alla tua inventiva. Grazie di cuore per aver condiviso!

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Credo tu sappia giá che adoro The Boss, quindi mi avevi giá conquistata al titolo. Poi, dopo un paio di pagine avevo già deciso di metterla tra le preferite. La sensazione che mi ha trasmesso la tua storia leggrndola? Una cosa strana: mi immaginavo di essere su un palco e di leggerla sul palco ad alta voce davanti a un pubblico. Sarebbe una sensAzione bellissima, da mettere i brividi <3 É scritta in un modo ineccepibile, che ti coinvolge tantissimo. Stupenda l'idea di contrapporre una descrizione di John a quella di Sherlock, penetrando in profonditá nel loro io. Le piccole descrizioni che hai fatto di loro, della loro vita insieme <3 Splrndide. E il finale... Ho fatto fatica a non piangere. Complimenti

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Punto primo: amo Bruce Springsteen, amo quel disco, amo quella canzone. <3
Punto secondo: se dovessi descrivere la serie a qualcuno che non l'ha mai vista, gli darei questa fic da leggere. Hai colto precisamente lo spirito di tutto, del loro rapporto, di come vivono, di quelle che provano, di quello che si dicono e non si dicono. Alcuni pezzi sono quasi commoventi, nella loro esattezza.
Complimenti. :D

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Ok, ti dico subito che per me questa storia ha perfettamente senso *v* E' malinconica e intensa, ma soprattutto mi è piaciuto il modo dolce e delicato che hai usato per esplorare e descrivere il meraviglioso rapporto che c'è tra Sherlock e John. Personalmente, l'ho trovata piacevole e ben scritta e soprattutto mi ha trasmesso delle emozioni, e questa è la cosa più importante! Molto bella, complimenti!
A presto =)
Irelin

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Amo questa storia, seriamente. Ho anche gli occhi lucidi (e poi dicono che ho un cuore di pietra, ba').
Mi ha fatto sentire, strana, ma in modo positivo: quasi come se mi sentissi un po' John, come se volessi dire al mio Sherlock tutto quello che hai scritto qui; oh, e anche perché anche io ho dovuto aspettare per un bel po' una persona (non per tre anni, non pensando che fosse morta) e mi aggrappavo ai suoi vestiti.
(Non ho idea del perché ti stia dicendo tutto questo, sorry ^^
*rotola via imbarazzata*)

Comunque, non preoccuparti, la tua storia ha perfettamente senso, evita di vagare nel deserto.
*invia via mail cammello accessoriato di frigobar e condizionatore*

Miao! Sally :^*

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