E'... molto bella. Una lunga, lunga, lunga luna storia. Di un po' tutto, a volte romantica, a volte molto triste -secondo il mio parere tutto diventa triste grigio e spento, lascia perdere sono incorregibile- a volte realistica a volte un po' assurda, ma è un'assurdità che ti strappa un sorriso, che ti lascia una dolcezza nel cuore. I discorsi, le descrizioni, tutto.
Forse mi sento il cuore caldo caldo -hai presente quella sensazione dolce dolce che ti prende tutta e nn puoi fare a meno di sorridere come una malata terminale?- perchè sto ascoltando Yiruma e il suo pianoforte cinese -ops, pardon, giapponese- o forse perchè immagino te, la mia piccola Ade semprepiùgrandedimemanonimporta, che la scrivi. So che sei romantica e sensibile, e non voglio sapere cosa ti ha spinto a scriverla.
Mi limito a farti i miei complimenti, sei riuscita a farmi sorridere.

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Partendo dalla fedeltà ai criteri richiesti,  comincio col dirti che hai fatto un ottimo lavoro da quel punto di vista ,dunque meriti i tuoi dieci punti. Per quanto riguarda il resto del racconto, penso di dovermi dilungare un po’. La storia di per sé ha una trama molto carina e il modo in cui la ragazza giovane immagina la storia di quella donna in abito lungo,  credo che possa rappresentare la maniera in cui tutte noi pensiamo alla vita dello sconosciuto che ci si siede accanto in autobus o che ci passa davanti per strada. Quello che secondo me non va ,sono i dialoghi. Troppo sintetici e poco descrittivi, che procurano al lettore una gran confusione, o almeno questa è stata la mia più grande difficoltà, ovvero quella di comprendere chi parlasse. L’imput non è male,ma credo che tu abbia ragione quando dici di essere stata alquanto riassuntiva verso la fine,ma forse anche durante .Comunque devo complimentarmi perché è un buona storia che tocca un po’ i  piccoli cambiamenti del sessantotto. Detto ciò, penso di dover concludere con i miei più cari auguri per tutte le tue storie presenti,passate e future. MISSNANNA

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