(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Di tutti i mestieri, quello dell’attore è forse il più spregevole e controverso, poiché chiama ‘arte’ un raffinato esercizio di falsificazione: questo pensa il dio Loki di chi ha portato in scena il dramma di una vita abortita e di un affetto che ha, al palato, il sapore della menzogna e dell’opportunismo. Questo, soprattutto, è costretto a pensare quando, per un arcano, incomprensibile rito, si ritrova catapultato su Midgard, nientemeno che sul set di Thor 2, dove incontra gli interpreti di un’ormai celebre saga.
Una premessa in apparenza surreale – un dio norreno sulla Terra? Loki/Tom Hiddleston/Chris Hemsworth a confronto? – diventa, nelle mani dell’Autrice, una commedia brillante dagli esiti del tutto inaspettati.
Originale nella trama, ma ancor più nella sua articolazione (con una particolare nota di merito per i dialoghi), “Loki: The Bright World” è una splendida storia d’amore (dell’amore più bello, gratuito, compassionevole e umano), poiché quel che racconta è la parabola di un’adozione: Loki, reietto in un mondo di divinità sprezzanti, trova in due giovani uomini terrestri (fragili, ma anche coraggiosi ed empatici) un’onesta e incondizionata offerta d’amicizia.
Benché mi abbia fatto ridere tantissimo, “Loki: The Bright World” mi ha anche profondamente commosso, poiché kiara_star ha colto con sensibilità e verosimiglianza il dramma della solitudine del personaggio di Loki, la lacerante dicotomia fra tristezza e rabbia che connota il personaggio marvelliano.
A lasciarmi ammirata, inoltre, è stata l’attenzione con cui l’Autrice ha saputo trattare i personaggi ‘reali’ e l’incisività con cui ha distinto il carattere/maschera dall’interprete. Loki e Tom Hiddleston sono davvero le due facce opposte di una stessa luna, come Chris Hemsworth è un uomo dalla complessità ben più sfaccettata di Thor.
I dialoghi serrati, caustici o rabbiosi – Hiddleston che psicanalizza Loki e Chris che lo prende in giro (dopo esser stato provocato e angariato in ogni modo) – mi hanno dato una sensazione di familiarità e naturalezza che, dato il tema della storia, dovrebbe avere del soprannaturale. Invece ero lì con loro. Lo sono stata sempre.
Un’avventura che non dimenticherò senz’altro. |