Mamma mia che bella storia!
Ok, non so se qualcuno ti ha mai avvertito - o hai saputo per vie traverse, forse era uscito anche su qualche giornale - che io sono praticamente incapace a lasciare recensioni decenti quando una storia mi piace: blatero tanto e voglio dire cinquemila cose, ma poi non riesco a dirne neanche la metà. Te lo dico preventivamente, eh, autrice avvisata mezza salvata!
Ho aperto questa storia per prima non tanto perché era l'ultima postata, quanto per i personaggi e per l'introduzione. E sono felice della mia scelta ^^
Ho decisamente adorato il modo in cui hai strutturato questa flash, con la prima parte che si focalizza su Kazuya e il suo rapporto con Heihachi - tanto odio per il vecchio!!! - e il suo prendere coscienza che in fondo era marcio comunque, a prescindere dall'educazione severa ai limiti della tirannia . La seconda parte, quella che invece mette in luce Jun è la bellezza: il modo in cui sei riuscita a descriverla così bene in così poche righe è indice di talento!
Infine la parte finale mi ha conquistata.
Non sa se si tratti di un farmaco efficace o solo di un palliativo temporaneo, ma si aggrappa comunque a lei con tutto sé stesso, trascinandola sul letto. Il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, si sgretola al cadere dei vestiti. Se Jun riuscirà a guarirlo, oppure se sarà lei ad essere avvelenata dal suo morbo, sarà chiaro solamente al sorgere del sole.
Cosa dicevo prima? Ah, sì, TALENTO! Quindi preparati perché mi appoliperò (?) sul tuo profilo e leggerò un po' di tutto - anche perché in questo fandom sono di fatto una novellina.
Davvero complimenti ;) |