Recensioni per
Scarpette rosse
di Alyssia Black

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/08/13, ore 14:47

Ricorda l'immagine delle scarpe che si vedeva in Primo Levi, un'altra faccia orribile di quella guerra.
Prompt rispettato.
Correzioni:
Appena lanciata la bomba sul suo viso di [si] dipinse un ghigno.
Quest'ultimi [Questi ultimi] dormono ancora, nonostante il sole sia sorto da diverse ore.
Tutto è finito.La [manca lo spazio tra finito e La] guerra ha distrutto anche questo.
Hai voglia di piangere, di scappare dal Giappone e di gettare alle spalle quest'inutile guerra.
Come ti diceva tua [tuo] padre? “Non fuggire in cerca di libertà quando la tua più grande prigione è dentro di te”.

Recensore Junior
13/12/12, ore 22:54

Il frammento di una vita corta, troppo. È indecente, morire a nove anni. 
È indecente morire per una bomba, quindi nemmeno qualcosa di personale. Solo perché si trovava lì, in Giappone, a Hiroshima. 
Il tuo stile è scorrevole, semplice, nulla di impegnativo. 
Il tutto però è qualcosa di così tanto trita e ritrita che non posso darti un punteggio alto sull’originalità, ma la drammaticità compensa un po’ questo vuoto. Così come la realtà dei fatti. 
È qualcosa di storico, che è accaduto sul serio. 
Per quanto ne sappiamo magari questa bambina sarà vissuta veramente, anzi, praticamente è quasi certo, visto le sorti orribili ma simili che tutti facevano. 
O morivi di fame o di fucile, come dice mio nonno, sempre e comunque anche quando non centra nulla. 
La storia è drammatica, sì, ma non è nulla di veramente speciale, e lo so che comunque sia, sul tema che hai scelto di affrontare, ci si potrebbe stare delle ore e non si parlerebbe assolutamente dell’originalità della storia, ma della veridicità, però questo è un contest sui sad endings e voi siete parecchie quindi questa mancanza, diciamo, non ti piazza in una posizione altissima. 
In ogni caso, la storia è un piacevole buco nero che in un'altra sede magari avrebbe avuto la posizione meritata.

Recensore Master
17/11/12, ore 20:23

Recensione relativa al contest "Amore? No, grazie"

Quando trovo storie in seconda persona rimango stranita, è uno stile particolare, che in pochi usano. Narrare i fatti come se parlassi direttamente con il protagonista è molto particolare e, se gestito bene, è molto piacevole da leggere.
Devo dire che tu sei in grado di gestire la seconda persona, hai narrato fatti storici importanti, con precisione, attraverso gli occhi di una bambina. Una bambina che ha assistito al massacro della sua famiglia, per poi morire cancellata dalla bomba atomica, in quella che forse è stata la guerra più violenta e massacrante della storia.
Unico appunto che posso fare è che, usando la seconda persona, hai mostrato meno ciò che prova la protagonista e più ciò che vede. Una scelta stilistica molto particolare, che però forse non trasmette molto quell’unico sentimento (se così possiamo chiamarlo) che provava la bambina in quel momento: paura. Questo probabilmente è il problema dell’utilizzo della seconda persona, contrariamente alla prima.

Ho apprezzato molto le descrizioni, dettagliate al punto giusto, di una realtà vera, purtroppo. L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è il fatto che la storia fosse ambientata in Giappone, mentre le descrizioni sulla vita quotidiana somigliano molto a quanto succedeva da noi. Ammetto di non essere troppo informata su quel periodo storico giapponese, però era come se trasparisse dell’occidentale in quell’ambiente orientale che doveva essere. Forse hai parlato in maniera troppo generica, forse dovevi inserire delle descrizioni tipicamente orientali, tipo quando la madre preparava da mangiare, soffermandoti di più sul tipo di cibo cucinato (riso o piatti del posto), dare quel tocco di Giappone alle tue parole.

Nessuna penalità per il prompt che ho dato, in quanto non ci sono coppie, com’era stato richiesto.

Ti segnalo alcuni errorini che ho trovato:
- Volava talmente basso, con quel suo maledetto veicolo, che ho potuto osservare il suo viso <-- la storia è in seconda persona, qua passi in prima per distrazione. Ci va “hai” invece di “ho”
- Il mondo intorno a te sarà rasa al suolo <-- il mondo è maschile, quindi ci va “raso” XD
- E’ una storica ambientata duramente il bombardamento di Hiroshima <-- questo non lo conto come errore, dato che è nelle NdA, ma è “durante”, non “duramente”

Per la grammatica/ortografia, di do una penalità di 0.1 per l’accuratezza (gli errori segnalati sopra, escluso l’ultimo che non l’ho considerato). Per il resto, ottimo lavoro.

Voto: 7.5 – 0.1 = 7.4

Grazie per aver partecipato.

Baci.
SNeppy.

Recensore Junior
14/09/12, ore 17:09

sinceri complimenti!! 
mi stanno ancora passando i brividi (brrrrr).
wow che storia commuovente, profonda, triste, magnifica, bella ma anche orribile, spietata e crudele.
(le ho dette tutte xD)
mi hai intristito la giornata , dico sul serio! :D 
scrivi in modo spettacolare.
sai mentre la leggevo mi hai fatto venire in mente ad un altra storia , sempre ambientata nella Guerra, ma la tua mi piace di più. ;) 
(e quella che ho letto era una storia scritta da uno scrittore vero!) ma tu ormai , a mio parere, hai tutte le carte in regola per diventare una scrittrice!! ( o già lo sei O.o ) 
Ancora complimenti <3
Baciniii <3 

Recensore Junior
09/09/12, ore 15:30

*snif snif*
Che storia commovente :,(
*snif snif*
Davvero bellissima...
*si asciuga una lacrimuccia*
Brava, davvero, hai un grande talento per scrivere cose così Commoventi -si, con la lettera maiuscola-
*tira su col naso*
Complimenti, davvero stupenda.
Un bacio -e una lacrimuccia-
Maya

Recensore Master
09/09/12, ore 13:25

Questa storia è magnifica! Davvero molto commovente! Bellissima! ^_^
Misaki che nome stupendo!
Bravaaaaaaaa!!
GGC <3