Credo che il problema tu l’abbia individuato da sola: troppi aggetivi e troppa ridondanza. Il simil-barocco è un nemico mortale per me che rischio sempre di caderci, e ti assicuro che il tuo stile somiglia molto al mio vecchio (della serie: “brutta bestia”)…ecco, dire che due stili si somigliano è una sconfitta perché la narrazione dovrebbe sempre essere fresca e originale, non dare la sensazione di déjà-vu. Te lo dico proprio perché ho letto tuoi lavori che invece erano equilibrati per stile/contenuti, ad esempio Nightmere che ho anche recensito era perfetta da questo punto di vista, e aggiungo che qui, invece, ho notato proprio uno squilibrio, come se le parole volessero coprire, sommergere il contenuto, l’introspezione, e alla fine uno si ritrova a leggere un paragrafo perdendosi negli orpelli senza giungere al succo. Le frasi corte, nella loro brevità, sono perfette: “Immortalità. Nel suo odore io la respiro.” oppure “Il suo cuore pulsa nella mia testa.” Mentre ho trovato oggettivamente brutti periodi pieni di aggettivi, come “Ma le mie narici alitanti inspirano una verità diversa. Il mio corpo assorbe quel miasma potente, fa suo quel sentore di morte e di immortalità che scivola felpato fino al mio cervello, avvolgendolo della promessa che Lui mi ha fatto, quando sono diventata sua.” Narici alitanti non mi suona, né miasma che scivola felpato… Sempre evitare metafore azzardate e orpellose, tipo “Morbida tana foderata di seta liscia e fredda.” Dire che la bocca è una tana è un po’ come dire che è un antro...non mi viene da fare certi paragoni, mi sembrano esagerati e irrealistici.
Ora, i lati positivi. Ci sono ottimi spunti, davvero ottimi, forse non nuovi, ma comunque ottimi: Bellatrix che invidia Nagini perché Lui le presta attenzione (Nagini è l’unica che lo capisce…è una mia fissa), Harry perché lo possiede (e via ai doppisensi LOL), addirittura la bacchetta del suo Signore perché è stretta nelle sue mani; Bellatrix come preda ma anche come cacciatrice, e l’idea dei cinque sensi è bellissima: chi più di lei avverte Lui con la percezione, con il corpo più che con la ragione? Bella è passione, è fuoco, e come hai scritto, Voldemort è freddo e distante. Lei che si sente bambina di fronte a lui, più vecchio e più potente, da una certa prospettiva saggio (“L’Oscuro Signore sempre sa!” xD). Altro punto che mi piace sempre sottolineare è che Voldemort sia l’Oltre-uomo o si consideri tale, e quando lo dico intendo proprio in senso nietzschiano: colui che crede nella morale dei forti, Nietzsche parla proprio di una “belva bionda” superiore ed impassibile che supera il nichilismo e la morte di Dio e che crede in sé stessa come artefice del mondo (e i nazisti c’hanno ricamato, sì), come creatrice del presente… Per questo il Voldemort del film non mi convince: troppo statico. E poi me l’hanno fatto sclazo e brutto-ridicolo (dovevano farlo brutto-terrificante e con le scarpe!!). Dicevo, l’Oltre-uomo mi sembra un paragone perfetto. Lei è la sua debolezza, per Lui che ha sempre cercato di dominare i bassi istinti della carne con la ragione. E questa frase dice molto su Bella come personaggio, la inquadra bene: “Qualcuno che si mostrasse capace di domarla, di farle sentire cosa significa appartenere, soggiacere, obbedire, servire. Dominavo tutti perché ambivo ad essere dominata.” Lui è contraddizione, alla fine, anche perché la sua calma credo sia solo apparente, o non si spiegano gli omicidi di massa durante gli scoppi d’ira (dopo il furto della Coppa nel settimo, ad esempio), inoltre è un Half-blood che si fa passare per puro e più che odiare, direi che è invidioso dei Mangiamorte, famiglie nobili come i Malfoy, gode nell’insultarli perché gli piace schiacciarli…diciamo che è un’ostilità sottile nata dall’invidia. Bella dice che è Voldemort la preda, proprio perché lui si rifiuta di dare la caccia a lei: ecco, questa mi piace molto. In “Gusto” hai allietato la mia vena sadica quando lei gli si sottomette, addirittura si dà del “verme della terra”…perché è combattiva fino ad un certo punto, in realtà è Sua. E naturalmente è un sentimento simile all’ossessione che non ha sfogo, è sterile, quasi unilaterale in questo caso…non è del tutto Bellamort, la vedo molto vicina al canon – se non per il fatto che nel canon lui è molto più ossessionato da un ragazzino con il quarto dei suoi anni che da una serva mezza matta che gli concederebbe corpo anima e il cadavere dei suoi famigliari se solo glielo chiedesse… Dettagli!
In sintesi: mi sarebbe piaciuta di più con un freno al barocco, però mi sentivo in dovere di recensire essendo uno dei miei OTP.
P.S.: Quando avrò voglia passerò da una tua Grindeldore che invece mi ha colpita molto positivamente.
Ero
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