Recensioni per
I Cinque Sensi
di Katekat

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
16/07/19, ore 22:16

I liked this battle of the sexes here .
I think both characters are very IC and their point of views come across wonderfully. I agree that Voldemort envied the purebloods but he didn't despise them , not necessarily at least . He envied them and as far as praise went he only reserved that for truly capable and remarkable people ( pureblood or otherwise) . I also disagree that he ' was obsessed ' with Potter . He was only obsessed with power . Potter was his main obstacle to power . A prophecy involving both almost cost him his life . No wonder he was paranoid about that. But there can be no parallelisms between the way he felt about Potter vs the way he felt about Bellatrix. Those are two diametrically different relationships. Totally opposed. Potter is his main rival, an unworthy one perhaps but fate ( and maybe Voldemort himself due to his paranoia) decided so . He wanted him dead . Bellatrix was Voldemort's most faithful DE and had even been his pupil.
He lost control when she died and her death was the only death he tried to avenge. Canonically he only showed an attachment to her and Nagini . Bella was the only human being he showed a certain ' fondness ' for . Only her .
You wrote this fic years ago but a lot has changed. Nagini is a maledictus and Bellatrix and Voldemort had a child ( a fact Rodolphus didn't seem to mind ahha ) . Another layer to their relationship ( and the whole Bellatrix/Voldemort / Rodolphus ) and I guess an answer to whether Voldemort liked women/ regarding his much discussed sexuality ( and arbitrary asexuality claims ).
I read this story years ago and it is still one of my favorite stories in this site . Thanks for sharing !

Nuovo recensore
25/09/12, ore 21:26

La tentazione dello stile baroccheggiante è forse una delle più pericolose e subdole, nell'ambito della scrittura creativa. Perché un aggettivo tira l'altro, quell'avverbio ci sta bene, un verbo desueto è meglio di uno semplice. (Purtroppo io ci casco sempre, quindi è inutile che mi lamenti.)
È perdonabile, però, quando usato bene: e sappi che tu sei mooolto perdonabile. Sarà che apprezzo i periodi un po' arzigogolati, ma ho trovato la lettura veramente piacevole. C'è solo una cosa che non ho gradito: le cosiddette 'cadute di stile'.
Esempio: "La sua voce fa l’amore con le mie orecchie, si insinua scottante nella mia mente, gocciolando come <i>burro fuso</i> sul mio cuore, lasciando la sua impronta ovunque passi". Quel "burro fuso", secondo me, fa precipitare completamente il registro feroce della frase. Ovvero; accosti una figura che invoca calore -calore, sì, ma un calore buono, casalingo- all'ossessione dai toni piuttosto crudi di Bellatrix. Non è scorretta in sé, ma in questo contesto stona un po', ecco. Oppure: "Ne senti l’odore greve e fuorviante espandersi come <i>un fungo</i> invisibile".
Sono solo piccoli dettagli, veramente, ma sono pignola. XD
Uscendo dalla modalità ipercritica, ti devo proprio dire che questa storia è stupenda. 'Udito', poi, è il pezzo che ho preferito: non sto scherzando, mi sono messa a leggere ad alta voce la parte di "Lunghe parole perdute mi sussurrano lentamente-" perché ha una musicalità semplicemente splendida. Quelle allitterazioni, ommioddio! Anche l'Olfatto è molto bello (tranne quel 'scivola felpato nel mio cervello', per gli stessi motivi di qui sopra); è forte e incisivo, e la conclusione è perfetta. Quel 'Immortalità. Nel suo odore io la respiro.' mi ha lasciato un brividino (e no; non era la febbre).
Anche il Tatto è stupendo (temo di aver finito i sinonimi); insomma: questa storia mi è piaciuta, in tutti i cinque sensi!
Il mio cuore da filosofa, quando ha letto 'Superuomo', si è messo a saltellare: vai Voldy, lacera il Velo di Maya!
Parliamo del tuo Voldemort: è stupendo. Perché quello del film non è proprio piaciuto; nell'ottavo, soprattutto, sembra il classico cattivo Disney (salvo solo Scar e Frollo) con tanto di "Muahmuahmua, sono malvaggggio!". Quello dei libri è sempre lasciato, non so come dire, <i>sottinteso</i>: la sua introspezione è tra le righe ma mai esplicitata. Il tuo, invece, è perfetto, è una contraddizione: è figlio di un amore artificiale, combatte per sopprimere tutti gli "inferiori", cioè quelli come <i>lui</i>; si odia, forse, ma è narcisista; i suoi schiavi sono le persone che invidierà per sempre.
E la tua Bella è mostruosamente IC. Ossessionata, folle, innamorata e persino disillusa.
Di solito non sono una persona che recensisce molto -sono troppo pigra-, ma con questa storia non ho potuto non farlo.
Chiudo il mio lunghissimo delirio qui, prima che diventi un lenzuolo illeggibile. Complimenti, veramente.
(Gironzolando sul tuo account, ho scoperto di aver espresso un concetto, nella risposta di prima, utilizzando esattamente le stesse parole che hai usato tu in una storia- abbiamo la stessa testa. O__O)

Recensore Master
09/09/12, ore 22:38

Credo che il problema tu l’abbia individuato da sola: troppi aggetivi e troppa ridondanza. Il simil-barocco è un nemico mortale per me che rischio sempre di caderci, e ti assicuro che il tuo stile somiglia molto al mio vecchio (della serie: “brutta bestia”)…ecco, dire che due stili si somigliano è una sconfitta perché la narrazione dovrebbe sempre essere fresca e originale, non dare la sensazione di déjà-vu. Te lo dico proprio perché ho letto tuoi lavori che invece erano equilibrati per stile/contenuti, ad esempio Nightmere che ho anche recensito era perfetta da questo punto di vista, e aggiungo che qui, invece, ho notato proprio uno squilibrio, come se le parole volessero coprire, sommergere il contenuto, l’introspezione, e alla fine uno si ritrova a leggere un paragrafo perdendosi negli orpelli senza giungere al succo. Le frasi corte, nella loro brevità, sono perfette: “Immortalità. Nel suo odore io la respiro.” oppure “Il suo cuore pulsa nella mia testa.” Mentre ho trovato oggettivamente brutti periodi pieni di aggettivi, come “Ma le mie narici alitanti inspirano una verità diversa. Il mio corpo assorbe quel miasma potente, fa suo quel sentore di morte e di immortalità che scivola felpato fino al mio cervello, avvolgendolo della promessa che Lui mi ha fatto, quando sono diventata sua.” Narici alitanti non mi suona, né miasma che scivola felpato… Sempre evitare metafore azzardate e orpellose, tipo “Morbida tana foderata di seta liscia e fredda.” Dire che la bocca è una tana è un po’ come dire che è un antro...non mi viene da fare certi paragoni, mi sembrano esagerati e irrealistici.
Ora, i lati positivi. Ci sono ottimi spunti, davvero ottimi, forse non nuovi, ma comunque ottimi: Bellatrix che invidia Nagini perché Lui le presta attenzione (Nagini è l’unica che lo capisce…è una mia fissa), Harry perché lo possiede (e via ai doppisensi LOL), addirittura la bacchetta del suo Signore perché è stretta nelle sue mani; Bellatrix come preda ma anche come cacciatrice, e l’idea dei cinque sensi è bellissima: chi più di lei avverte Lui con la percezione, con il corpo più che con la ragione? Bella è passione, è fuoco, e come hai scritto, Voldemort è freddo e distante. Lei che si sente bambina di fronte a lui, più vecchio e più potente, da una certa prospettiva saggio (“L’Oscuro Signore sempre sa!” xD). Altro punto che mi piace sempre sottolineare è che Voldemort sia l’Oltre-uomo o si consideri tale, e quando lo dico intendo proprio in senso nietzschiano: colui che crede nella morale dei forti, Nietzsche parla proprio di una “belva bionda” superiore ed impassibile che supera il nichilismo e la morte di Dio e che crede in sé stessa come artefice del mondo (e i nazisti c’hanno ricamato, sì), come creatrice del presente… Per questo il Voldemort del film non mi convince: troppo statico. E poi me l’hanno fatto sclazo e brutto-ridicolo (dovevano farlo brutto-terrificante e con le scarpe!!). Dicevo, l’Oltre-uomo mi sembra un paragone perfetto. Lei è la sua debolezza, per Lui che ha sempre cercato di dominare i bassi istinti della carne con la ragione. E questa frase dice molto su Bella come personaggio, la inquadra bene: “Qualcuno che si mostrasse capace di domarla, di farle sentire cosa significa appartenere, soggiacere, obbedire, servire. Dominavo tutti perché ambivo ad essere dominata.” Lui è contraddizione, alla fine, anche perché la sua calma credo sia solo apparente, o non si spiegano gli omicidi di massa durante gli scoppi d’ira (dopo il furto della Coppa nel settimo, ad esempio), inoltre è un Half-blood che si fa passare per puro e più che odiare, direi che è invidioso dei Mangiamorte, famiglie nobili come i Malfoy, gode nell’insultarli perché gli piace schiacciarli…diciamo che è un’ostilità sottile nata dall’invidia. Bella dice che è Voldemort la preda, proprio perché lui si rifiuta di dare la caccia a lei: ecco, questa mi piace molto. In “Gusto” hai allietato la mia vena sadica quando lei gli si sottomette, addirittura si dà del “verme della terra”…perché è combattiva fino ad un certo punto, in realtà è Sua. E naturalmente è un sentimento simile all’ossessione che non ha sfogo, è sterile, quasi unilaterale in questo caso…non è del tutto Bellamort, la vedo molto vicina al canon – se non per il fatto che nel canon lui è molto più ossessionato da un ragazzino con il quarto dei suoi anni che da una serva mezza matta che gli concederebbe corpo anima e il cadavere dei suoi famigliari se solo glielo chiedesse… Dettagli!
In sintesi: mi sarebbe piaciuta di più con un freno al barocco, però mi sentivo in dovere di recensire essendo uno dei miei OTP.
P.S.: Quando avrò voglia passerò da una tua Grindeldore che invece mi ha colpita molto positivamente.
Ero
 

Recensore Veterano
09/09/12, ore 19:57

Una Bellamort, potevo io non impicciarmi? Ovviamente no!
Sicuramente è molto intensa, ma, d'altronde, parlando di due personaggi ostici come Bellatrix e l'Oscuro non si può tratteggiare le cose all'acqua di rose, altrimenti si rischia di fare solo un pasticcio: tu, invece, sei riuscita ad analizzare bene l'amore/ossessione di Bella e in modo originale, utilizzando l'espediente dei cinque sensi.
In effetti, gli aggettivi che usi sono veramente tanti, ma, a mio parere, sono sempre azzeccati e, pur rendendo la lettura lenta e spezzata, rendono l'atmosfera più densa e, in un certo senso, completa.
La tua Bella è sicuramente IC, pazza, ossessionata, crudele e, a modo suo, innamorata.
Non ti sei dimenticata di sottolienare il fatto che teme Voldemort, nonostante i suoi sentimenti, quindi non posso che complimentarmi con te ^^
Veramente un ottimo lavoro :D
alla prossima,
Bellatrix