Dio santissimo, Lue.
Io torno, e tu... ?
Ho pianto come una bambina, perché sai che quando manchi da un posto come EFP e poi torni - sì, torni sempre - ritrovandoti una storia come questa, rischi di rimanere segnato.
Scrivi come un'adulta, Lue. Scrivi come chi sa.
Non importa cosa sai, importa come lo sai; e tu conosci perché scruti, immagini, cuci, rielabori, ritorni con le emozioni strette a te e le lanci lentamente, una alla volta. 
Ho questa storia sul cuore, così come ho te.

Un bacio dalla (rinata) scrittrice,

Claire.

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Non so davvero cosa dire. Ti ricordi che oggi parlavamo delle orrende poesie che scrivono alcuni diciassettenni stupidi? Beh cazzo, QUESTA è vera poesia. Sul serio zia, sei riuscita a cncentrare in un racconto brevissimo la vita e la morte di un personaggio meraviglioso. Anzi, di tre personaggi meravigliosi. E a dire la verità ti h un po' odiata negli ultimi due paragrafi. Sì, perchè non volevo che finisse e che la storia proseguisse. Ed è forse anche per questo che sto piangendo come un'idiota di fronte al pc.
L'unico aggettivo che userei per descrivere un racconto così breve ma così intenso, così ricco di emozioni è sublime.
Ti voglio un sacco bene e ci vediamo domani
Cocco

ma no! ma perchè?! troppa disperazione in un colpo solo, mioddio. è scritta benissimo e john che racconta è un john incredibilmente realistico ma poveretti tutti e tre! mi sa che andrò a piangere in un angolino per il resto della serata. o vedrò benedict cumberbatch in parade's end e mi tirerò su di morale pensando "oh, guarda com'è dovuto ingrassare! bello lui <3". vado a occupare il mio tempo in attività che non facciano piangere. brava, scrivi molto bene, ma i bambini forse devono sopravvivere almeno nelle storie... baci baci.

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