Recensioni per
Di principi e principesse
di ArashiStorm
Ciao :) |
E' una fiction semplicemente deliziosa, me la sono riletta un paio di volte in diversi punti per quanto mi è piaciuta ** |
Finalmente sono riuscita a leggere anche la tua fiction. |
ciao, troppo bella questa fic. *w* |
Questa fiction è di una tenerezza assolutamente sconvolgente. ** |
Ecchime!! Quinta Classificata: Di principi e principesse di ArashiStorm/Aniue
Originalità: 8 punti Cominciando a valutare questa storia dal punto di vista dell’originalità, è doveroso dire che sono rimasta piacevolmente colpita dallo spunto che hai preso e dal modo in cui, su di esso, hai sviluppato la fanfiction. Sebbene mi sia già capitato di leggere storie incentrate sul meraviglioso rapporto fraterno fra Itachi e Sasuke, quest’ultimo spessissimo contestualizzato negli anni pre-massacro e con un sano tocco di fluff a rendere il tutto irresistibilmente dolce, questa fanfiction ha di gran lunga superato le mie aspettative. Già di per sé l’idea di un Itachi accomunato ad una “principessa” è originale, nonché la presenza di alcune battute inserite, del tipo: “Mamma dice che le principesse sono sempre bellissime e hanno dei folti capelli e degli occhi stupendi con delle lunghe ciglia nere…è la tua descrizione Niisan” oppure “Che c’entra? – disse – quando una persona è bella è bella, che sia maschio o femmina. E quando una persona è bella è una principessa.” ha fatto sì che io mentalmente anticipassi la frase successiva che, abilmente, hai deciso di mettere in bocca a Itachi: “I tuoi sillogismi sono sbalorditivi Sasuke.” Effettivamente, un ottimo e singolare esordio sul quale snodare la storia, che ho apprezzato davvero molto, non solo per l’idea in sé, ma anche e soprattutto per il modo in cui hai sapientemente saputo incastrare le battute, una sorta di “botta e risposta” fra i due fratelli che incalza perfettamente il ritmo e non annoia mai, riuscendo ad essere tutt’altro che banale. Tengo a precisare, tuttavia, che non me la sono sentita di dare un punteggio maggiore dell’otto perché, nonostante sia una bellissima storia, ad un certo punto riprende argomenti già ampiamente trattati in una miriade di altre storie: ad esempio, la situazione in cui Itachi allena Sasuke è abbastanza scontata e già vista, mentre quella dell’acquazzone improvviso che costringe i due a trovare riparo, seppure meno frequente, l’ho trovata abbastanza prevedibile, nonché pretestuosa per le battute che i personaggi si sono scambiati nella caverna (“Ha iniziato a piovere e per evitare di dover presentarmi a casa con un pulcino bagnato al posto di mio fratello ti ho portato qui, tanto gli acquazzoni estivi finisco presto” […]“Stupido fratellone. Io non sono più un bambino, non ho paura di un po’ di pioggia”). In conclusione, però, devo dire che la storia racchiude in sé una discreta dose di originalità, è vispa, interessante, piacevole e, perché no, riesce a strappare sul finire un gustoso sorriso: “Itachi – lo chiamò – ma allora la principessa saresti tu?” chiese la donna con malcelata ironia. […]Mikoto scoppiò a ridere di gusto.“Temo di si” rispose poi, quando le sue risate si accavallarono a quelle di Sasuke. Brava!
IC dei Personaggi: 9 punti A mio avviso, uno dei luoghi comuni più diffusi è che sia molto più semplice mantenere l’IC di questi personaggi quando li si rappresenta nel loro contesto più spensierato e archetipico, cioè la primissima fanciullezza e gli anni verdi precedenti lo sterminio del clan Uchiha. Il risultato è che molto spesso ne escono fuori dei personaggi tristemente piatti, senza alcuno spessore, stereotipati: si da fin troppo per scontata l’allegria tipica della loro precoce età e, di contro, si tende ad assottigliare la sfera più complessa ed emotivamente instabile (peraltro tipica dell’adolescenza e della gioventù in generale) che rende Itachi e Sasuke due figure complete, credibili nella loro umanità. Tu sfati in maniera ammirevole questo clichè, dando ai due fratelli Uchiha non solo corpo, ma soprattutto dimensione, solidità, tangibilità delle loro emozioni; e, cosa davvero encomiabile, senza quasi mai perdere di vista il loro carattere più autentico. Sasuke qui è totalmente se stesso, ben rappresentato nella sua dualistica ammirazione/adorazione per il proprio fratello maggiore; e, nonostante possa sembrare più semplice ed evidente in un ragazzino della sua età, la sua spontaneità nell’esternare i propri sentimenti per Itachi lo rende perfettamente In Character. Anche Itachi è qui perfettamente IC, nella sua pazienza, nella sua dolcezza, nel suo essere più taciturno e restio a svelare le proprie emozioni fino ad una sorta di sottile imbarazzo che arriva a provare (precisamente qui: Itachi rimase basito per un istante, arrossendo lievemente non sapendo bene come raccogliere quel complimento venuto dalle ingenue ma onestissime labbra del fratellino. Notando come sul volto di Sasuke ci fossero una sincerità e una purezza così profonde da non poter essere fasulle, si limitò a sorridere picchiettando la fronte del fratellino come era solito fare.), per infine giungere ad un estremo e oltremodo ingiustificato senso di colpa (come qui: e pensare a suo fratello a letto con la febbre per colpa sua era una cosa che Itachi non avrebbe potuto tollerare.). Insomma, un IC quasi perfetto; quasi perché, sempre a mio avviso, ho trovato un po’ troppo repentino il modo in cui Sasuke ha espresso, ad un certo punto della storia, di non desiderare di essere trattato come un bambino. Sappiamo che questa sorta di cambiamento, come del resto è giusto che sia, è stato graduale, il frutto sofferto di una serie di avvenimenti ed evoluzioni emotive forti, dolorose e immancabilmente lente nel loro maturare. E questo per me ha un po’ stonato nel contesto della storia, facendo abbassare, dal massimo, di un solo punto il giudizio complessivo. Distinto lavoro, davvero.
Attinenza al tema: 7 punti
Sotto l’aspetto, invece, dell’attinenza al tema, devo dire che non sono rimasta totalmente soddisfatta. Sin dall’incipit, effettivamente, si notano degli elementi appositamente inseriti per mantenere fedeltà alla traccia data (Il sole picchiava forte quel giorno. […] tanto gli acquazzoni estivi finisco presto…), ma, a mio parere, è stato dato troppo poco spazio al tema dell’estate, riducendone il significato a poco più che una sottile, sfumata situazione metereologica: insomma, seppur quest’ultima ammessa dalla traccia, mi aspettavo che avesse un maggiore impatto sullo svolgersi dei fatti descritti. Però, come vedi, ho dato comunque un sette: questo perché lo sforzo è stato apprezzato e discreto e, sicuramente, non manca un rapporto causa-effetto fra l’estate e le vicende narrate, così come, purtroppo solo qua e là, non mancano elementi di impatto dell’estate sulla sfera psicologica e su quella più dinamica delle parole e delle azioni dei personaggi (ad esempio: ““è tutta colpa dell’estate – rincarò la dose prima di venir interrotto da un nuovo starnuto – prima fa caldo poi a freddo…uffa! L’estate è odiosa… vero Niisan?” oppure “è vero…ma da qualche anno a questa parte mi piace, perché l’estate mi ha portato il mio piccolo principe” concluse strizzando l’occhio al fratellino che dal basso si illuminò in un sorriso pieno ed intenso che presto si trasformò in una piccola risata.”). In definitiva, comunque, l’attinenza al tema c’è ed è abbastanza buona, per cui il sette è pieno.
Correttezza grammaticale: 6 punti
Come già ho avuto modo di specificare sopra, sebbene la storia sia ben ideata, abbastanza attinente al tema e presenti molti punti di forza, fra cui originalità e IC, reca con sé un grande difetto: la correttezza grammaticale. Sicuramente non siamo in presenza di una fanfiction che si può davvero definire “scritta male”: non sono presenti grandi strafalcioni e obbrobri stilistici; i periodi non sono eccessivamente tortuosi e i tempi verbali sono stati usati, un po’ quasi ovunque, in maniera appropriata. Tuttavia sono presenti molti errori ortografici e di battitura ( “era bel lieto” ; “Vendendolo in un atteggiamento tanto pacifico” ; “Itachi tornò a sorride” ; “ Sasuke fece come detto e annui” ; “ la pelle candita “ ; “un vecchio albero dalla corteggia”; eccetera), così come non ho potuto ignorare il fatto che qua e là ci siano delle ripetizioni (Sasuke annuì per l’ennesima volta e ancora una volta chiuse gli occhi), frasi sintatticamente mal costruite (Il piccolo si avvicinò con ancora più piano inginocchiandosi) e un uso abbastanza scorretto della punteggiatura: ad esempio, tutto il periodo “Con ancora quelle parole nelle orecchie il piccolo Uchiha si era alzato presto la mattina scapicollandosi giù dalle scale sicuro di trovare Itachi già seduto a fare colazione. Si era invece dovuto ricredere quando entrando in cucina vi aveva trovato solo sua madre alle prese con il riso e suo padre seduto con il giornale aperto di fronte a lui” a mio avviso doveva essere reso con: “Con ancora quelle parole nelle orecchie, il piccolo Uchiha si era alzato presto la mattina, scapicollandosi giù dalle scale e sicuro di trovare Itachi già seduto a fare colazione. Si era invece dovuto ricredere quando, entrando in cucina, vi aveva trovato solo sua madre alle prese con il riso e suo padre seduto con il giornale aperto di fronte a lui.” Se anche in questa storia non mi sono permessa di giudicare i termini giapponesi, inoltre, non ho potuto chiudere un occhio su altri due errori, abbastanza vistosi: il primo è che il termine “amante” nel tuo caso si riferisce ad una persona di sesso maschile e, pertanto, nell’espressione “un’amante del vento” l’apostrofo non devi usarlo; il secondo, invece, è che stai scrivendo in italiano e quando scrivi in italiano i numeri non si esprimono mai in cifre, ma sempre in maniera letterale (ritrovarsi con un kunai in mano a 4 anni ). Ci sono infine degli errori di consecutio (ad esempio: Fugaku sbuffò chiudendosi la porta alle spalle dopo che i figli erano entrati ) e un sì affermartivo che, quando è tale, va sempre accentato. Inutile precisare che, tutto questo, ha notevolmente abbassato, dal punto di vista della correttezza grammaticale, il punteggio finale.
Gradimento personale: 9 punti
La prima volta che ho letto questa fanfiction sono rimasta con un sorriso stampato in viso. E’ una storia adorabile, tenera, fresca: ci sono punti in cui mi sono sentita emotivamente troppo coinvolta (Eppure Itachi era pronto a soffocare per il bene di Sasuke, pronto ad ingoiare qualsiasi sofferenza, avrebbe fatto di tutto per essere il fratello maggiore che quella piccola peste meritava. Gli avrebbe insegnato tutto quello che sapeva, e lo avrebbe protetto fino a che non fosse riuscito a superarlo e ad essere forte abbastanza da poter avanzare per la sua strada da solo. E solo allora, forse, avrebbe smesso di considerarlo il suo prezioso bambino da proteggere.), altri in cui mi hai strappato una risata spontanea. Ho amato dalla prima fino all’ultima parola, ma mi sento di farti un complimento in più per questa parte: “Itachi amava quel suono, finché poteva avere quelle risate a riempire le sue giornate avrebbe amato qualsiasi stagione.”. Mi sono quasi commossa. Una bellissima fanfiction, difficile da dimenticare, oltremodo gradita: grazie per averla scritta.
Punteggio totale: 39/50 |