La cosa più bella di questa storia è che, leggendola, sembra proprio di sentire le note di Vivaldi come sottofondo e quasi quasi viene voglia di correre nel primo prato fiorito disponibile e mettersi a ballare, proprio come Raffaella.
La descrizione del sogno è davvero fantastica. I fiori colorati, la luce candida e irreale... davvero un bello stacco onirico. La sintassi è buona, non ci sono orrori grammaticali e il testo è abbastanza scorrevole.
Forse, sarebbe da sistemare un po' la formattazione, usando un carattere diverso, giocando di più con gli spazi e i capoversi.
Ci sono poi alcune parti che non mi convincono particolarmente. Una è il passaggio "Una ballerina che danza leggera ammaliando chi la osserva".
Quindi, dobbiamo supporre che ci sia qualcuno a guardarla? E in questo caso chi è? Che relazione ha con Raffaella e il suo sogno? Perchè è nel suo sogno?
E poi "Passi leggerissimi, quasi non sfiora nemmeno il pavimento". Pavimento? Non era in un prato?
Possono sembrare piccolezze, alla prima lettura nemmeno si notano più di tanto, però alla fine fanno apparire la storia un po' meno coinvolgente, lasciandoti la sensazione che "qualcosa non va".
Comunque, è un buon primo lavoro rispetto alla media.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

Un bacione,
OrochiMary