Recensioni per
Il ritratto
di Belinda Nero

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
13/03/13, ore 03:43
Cap. 1:

Devo ammettere che hai un'ottima conoscenza della grammatica e questo è davvero raro negli ultimi tempi. Fai anche buon uso della lingua e possiedi un ampio vocabolario, non c'è che dire, complimenti.
Però, c'è qualcosa che mi sento di dirti, qualcosa che mi è saltata all'occhio.
Sembra che la grammatica perfetta, i sinonimi mai ripetuti e tutto il resto siano gli addobbi di un albero spoglio e morente.
Nel senso che hai un'idea buona, vuoi metterla su carta (o su documento word) e lo fai, ma quando scrivi non ci metti passione nè sentimento, stai lì a condire la storia con paroloni e avvenimenti che, per carità, non sono un difetto, come se volessi coprire la carenza di ciò che davvero tiene in piedi un racconto: la passione.
L'amore per la scrittura. Potresti avere talento ma forse è proprio questa consapevolezza che rende le tue storie frivole e decisamente poco interessanti. E' come se una tua storia fosse una ragazzina dei giorni nostri.
Bella da "vedere" ma senza un briciolo di sostanza.

Nuovo recensore
12/09/12, ore 23:28
Cap. 1:

È il primo scritto che leggo per intero e che commento. Il perchè proprio il tuo tra tanti non è un caso,io non credo alle coincidenze. Aveva qualcosa da insegnarmi! Mi sono sentita molto vicina al maestro. Sono contenta di averlo letto,così ben scritto,evocativo e piacevole.

Recensore Master
12/09/12, ore 23:21
Cap. 1:

bella anche questa, complimenti! l'atmosfera che ho respirato mentre leggevo mi ha trasmesso ansia, curiosità, paura. sì, anche paura, perchè la figura dell'allievo, semplice e apparentemente normale (intendo la sua immagine fisica), mi ha provocato angoscia. quasi come se il suo potere di vedere attraverso l'invisibile, la sua aura possedessero una nota stonata e agghiacciante. sarebbe come guardare dritto in faccia la verità e spesso questa non è come noi pensiamo che sia. proprio come il maestro che fissa con disgusto il ritratto che gli ha fatto l'allievo.
in esso vede la verità, ma la ripudia, gli fa paura, vuole cancellarla, distruggerla, e l'allievo assume nella mia mente una connotazione da incubo. mi sono immaginata l'allievo come un personaggio di quei quadri surrealisti, dipinti da personaggi visionari e magari anche pazzi nel loro essere geniali. e questo, appunto, mi terrorizza, mi fa accapponare la pelle.
ottimo lavoro anche qui, davvero, complimenti!
un bacione!
lady1990