Recensioni per
Sufferings and Goodbyes
di Melpomene Black

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/03/13, ore 17:48

Ciao, anche questa serie di piccole storie mi è piaciuta molto, peccato sia incompleta, ero curiosa di conoscere quali altri personaggi avevi scelto, le tue scelte sono sempre molto originali e studiate, tanto che, alla fine, si svela il filo che li unisce tutti. Spero, prima o poi, di leggere un altro capitolo e/o qualcos'altro di tuo di altrettanto bello. :)
Ancora complimenti,
Morgen

Recensore Junior
16/09/12, ore 17:40

Ma come puoi dire che questo capitolo sia brutto?
Secondo me fin'ora è il migliore! <3
È commuoventissimo! D:
Hai descritto un personaggio secondario come la madre di Sirius in un modo particolarissimo e davvero stupendo =)
Le mie recensioni alle tue ff diventano sempre più monotone, ma io non so che farci, ogni capitolo mi sembra perfetto, scritto benissimo <3
Sei davvero bravissima! =3

Recensore Veterano
15/09/12, ore 14:41

Rieccomi qui (puoi maledirmi, se vuoi ;)).
Chi abbiamo qui? Walburga. Rigida, inflessibile, ineccepibile, in versione puramente Black, insomma. Bando ai sentimenti; l'unica preoccupazione è per la "nobile casata". Ma veramente è l'unica preoccupazione? Sembra proprio di no. All'inizio pensa a suo figlio e a suo marito, si addolora per la loro sorte, ma poi, non voluto ma irrefrenabile, il volto di un'altra persona le scivola nella mente, un altro ricordo, qualcosa che avrebbe forse preferito dimenticare o addirittura che non si fosse mai verificato... Perchè lei si sforza disperatamente di fare finta di non aver avuto anche un altro figlio, mente a se stessa, come se quel figlio non fosse mai esistito, ma non può scacciare il suo ricordo che le sovviene a tradimento, improvvisamente, indesiderato, con forza impressionante.... 
Correva quasi per non avere ripensamenti. Già, perchè se si fosse fermata anche solo un attimo a riflettere, le sarebbe venuto meno il coraggio. Magari non lo avrebbe mai ammesso, ma sicuramente ci è voluto tutto il suo coraggio per dare la notizia a Sirius, per rivedere il suo figlio maggiore dopo averlo maledetto e cacciato di casa e bruciato dall'arazzo.
"Sono tua madre." Accidenti, quasi mi aspettavo che dicesse: "Sono Walburga." Ma a quanto pare i legami di sangue (non penso che si tratti di abitudine, infatti) hanno sempre e comunque la meglio su tutto. 
"Lui era e resterà un traditore." Mi sembra tanto un tentativo di autoconvincersi, di nascondere l'emozione che ha provato nel rivedere suo figlio (perchè l'ha provata, ne sono certa) dietro la sprezzante definizione di "traditore". Come se volesse rammentare a se stessa, ancora una volta, di non cedere ai sentimenti (chissà se, trovandosi ormai sola, senza marito nè figli, avrebbe perdonato Sirius? se lui non si fosse comportato così...) 
"Non ti ascoltò, come sempre." E' il solito braccio di ferro tra Sirius e sua madre, come tante volte da bambino. E ora come in passato Sirius non è intenzionato a cedere e Walburga si ritrova davanti il solito figlio disubbidiente e ribelle. Però, per un attimo, prova il desiderio di riportarlo a casa con sè: sì, certo, dopo un ceffone come si deve, ma quest'impulso a riconciliarsi con lui non può passare inosservato. Solo che, un attimo dopo, il rifiuto di Sirius di essere "il sostituto di Regulus" cancella anche l'ultima speranza di una rappacificazione. 
Lui non si considera più suo figlio e lei non è più sua madre, queste parole fanno venire i brividi.
E così si sono giocati l'ultima possibilità di essere ancora una famiglia. E con grande sforzo di entrambi: lo si sente in quella porta sbattuta di Sirius, e nelle lacrime amare che sua madre mai vedrà, e in quelle che Walburga invece non riesce a versare per orgoglio, ma che continuano a perseguitarla. 
Hai reso molto bene questi due personaggi e quello che c'è tra loro: un rapporto consumato che ormai si è strappato per sempre. Dà un senso di malinconia infinita e di irreparabilità. 
Insomma, il mio solito sproloquio per dirti che mi è piaciuta ;) 

Recensore Junior
14/09/12, ore 18:42

Beh, che dire?
Un capitolo davvero malinconico D:
Anche questo è scritto benissimo, ogni parola che hai usato è perfetta <3
Merope è un personaggio che fa sempre molta tristezza, poverina D:
Trovo che tu abbia fatto un lavoro eccellente anche con questo capitolo *-*
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! =3

Recensore Veterano
14/09/12, ore 12:37

Il personaggio di Merope mi ha sempre intristito. Anche qui: si illude che suo figlio sarà più potente di qualsiasi Elisir d'amore, che la aiuterà a tenere legato a sè suo marito per sempre. Illusa.
"Ardi di passione", sì, è proprio questo il sentimento che l'ha rovinata, portandola a commettere una grande ingiustizia che Tom non le perdonerà mai. Passione come opposto di ragionevolezza, un qualcosa che offusca la mente e confonde e porta a nient'altro che a errori e sofferenza. E ancora si rifiuta di ammetterlo...
Il paragone tra le labbra di lui e i petali di rosa tradisce di nuovo questa specie di "febbre" che ha per lui. Sembra quasi che sia lei ad aver bevuto un Filtro, tale è la sua "ossessione-compulsione" per il marito. 
E la sua reazione al rifiuto di lui...Prima un tentativo di fermarlo, di non lasciar scappare la preda, impulsivo quanto insensato - entrambi sanno che lei non oserà mai fargli del male- e poi di autoconvincersi (mi ha fatto davvero pena, qua) di un sentimento che da parte di Tom non c'è mai stato. E lei lo sa...anzi, chi meglio di lei- della strega che gli ha somministrato il Filtro- potrebbe saperlo? 
Ed è da questo che nasce il suo disamore per il bambino. Dice Nietzsche che l'uomo è, per la donna, solo un mezzo: lo scopo è sempre la gravidanza. In questo caso è il contrario: lei non ha mai voluto bene al bimbo in sè, ma solo come mezzo per tenersi stretto il marito, per accrescere il suo amore. 
Le cose fatte senza amore non riescono quasi mai bene. 
Mi è piaciuta, continua così  :)

Recensore Junior
13/09/12, ore 20:28
Cap. 1:

Un'altro inizio fantastico! <3
Il tuo stile è davvero fantastico, in poche parole riesci a descrivere perfettamente ogni personaggio o situazione, non so come tu faccia o.o
Bravissima! *w*
Ho trovato due errori nel testo, te li scrivo nel caso tu volessi correggerli u.u
- "Tu i quei discorsi non capisci mai niente" ----> "Tu di quei discorsi"
- "è stato costretto a rinunciare ai  propri proprio sogni" ----> "ai propri sogni"
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! =3
Ancora complimenti! *^*