Recensioni per
Il Cattivo Perde Sempre.
di wordsaredeadlythings

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/07/13, ore 00:59

Dire che é stupenda sarebbe davvero un insulto.. é decisamente molto di piu, ma visto che al momento non mi vengono in mente dei termini migliori, mi limiterò a dire che è bellissima. Leggere di Jack e Alex da bambini é stato bellissimo, soprattutto perché é davvero originale. Sono così teneri,entrambi. Si percepisce l'innocenza di quel piccolo gesto, che, forse, in un futuro, potrà divetare qualcosa di più.
Mi é piaciuta un sacco complimenti :)

Recensore Junior
26/09/12, ore 20:03

Per essere una neo fan ti sei calata alla grande nei personaggi, complimenti! Che poi essere una fan nuova o vecchia non conta niente: basta amarli per essere parte integrante della famiglia e la famiglia è sempre aperta a tutti, tsè tsè u.u Alloooora, innanzitutto vorrei complimentarmi per l'originalità della tua storia: mi sono letta tutte le ff sugli ATL che ci sono su questo sito e non ce n'è nessuna che somigli alla tua, il che è una cosa decisamente positiva perché il lettore non sa proprio cosa aspettarsi dalla fiction e non può metterla da parte neanche volendo: è come se «dovesse» proseguire, come se qualcosa glielo intimasse. Poi non rimane certo deluso dal contenuto della storia, che è agrodolce, spontaneo, pieno dell'innocenza e della candidezza tipica dei bambini, ma che non si separa mai dal carattere che i due svilupperanno in futuro, rendendo il tutto più reale e plausibile. Quando parli del papà di Alex, anche se in modo indiretto, riempi la testa del lettore d'immagini e flash di un uomo assente, troppo pieno di sé per accettare compromessi e troppo “un duro” per passare del tempo con il proprio figlio; un uomo che finisce con il farsi odiare da tutti in casa propria e che non fa niente per migliorare la situazione, risolvendo le discussioni sbattendo porte e scappando via. Il papà di Jack, invece, condivide con lui solo certi elementi, come quello di padre assente che non si fa sentire più di tanto, e appare come più “naturale”, anche se ha abbandonato moglie e figli, e da come ne parla, il ragazzo non lascia intendere alcun odio per lui. Vorrebbe che fosse un padre normale, o è quello che fa pensare al lettore, che non riesce a non credere al fatto che, nonostante tutto, lui gli voglia ancora bene. Quando Alex parla del padre, poi, è come se mettessi a confronto due situazioni più o meno uguali vissute in modo totalmente diverso: Jack è un bambino più “forte”, speranzoso, e non smette mai di credere che le cose miglioreranno, per quanto possa sembrargli difficile; mentre Alex incarna la fragilità, l'emotività, la costante ricerca di affetto di qualcuno che non ha potuto trovarne facilmente. Gaskarth è più timido, introverso, mentre Bassam vorrebbe fare qualcosa per consolarlo e tirarlo su di morale, correndo il rischio di esporsi troppo e di venir frainteso; e questo lascia pensare che, scrivendo e definendo i caratteri dei due ragazzi, tu ti sia ispirata a due emozioni completamente in contrasto, che però riescono ad amalgamarsi perfettamente in un mix che può portare solo positività. È come se Jack fosse l'esuberanza, la vivacità, la voglia di esplorare e vivere la vita senza preoccuparsi delle conseguenze, mentre Alex è più il rispetto delle decisioni degli altri, l'imbarazzo, la voglia di diventare il più invisibile possibile per scappare ai problemi e il desiderio irrefrenabile di essere amati, sebbene spesso si sia troppo introversi per fare qualcosa al riguardo. L'idea di renderli entrambi bambini è molto bella, poi, perché rende i loro comportamenti più spontanei, naturali, e nessuno va lì a pensare che possa esserci un doppio fine nascosto dietro a quel sorriso angelico che si ritrovano quando vanno a giocare insieme. Sembra tutto molto più sentito, candido, e la loro età dà alla storia un tocco naïf che non guasta mai quando si parla di queste cose. Senza contare poi che, a parte i caratteri dei personaggi, anche l'ambientazione e il “prologo” sono stati scelti con una cura che sembra estrema, per assicurare alla fiction un'altra pennellata di realismo e ammirazione verso l'autrice. Ogni dettaglio sembra messo lì con minuziosità e uno scopo, anche se magari non è così, e fa sembrare tutto molto più profondo e toccante. Continuerei pure, ma mamma mi chiama per andare a cena, quindi lascio la recensione a metà; sappi però che sei stata molto brava e mi è piaciuta da morire questa storia, complimenti. Sei proprio brava :)

Recensore Veterano
16/09/12, ore 18:13

Questa storia mi piace, e mi piace davvero tanto :)
E non importa che sei una neofan, tranquilla... Anzi, benvenuta nel club! :D
La storia è scritta molto bene, le descrizioni sono perfette e studiare psicologia ti fa veramente bene, visti i risultati!
E' una storia molto tenera e dolce, anche un po' malinconica, ma di quella malinconia che non guasta proprio... E poi anch'io ho la tragedia nel sangue, quindi mi va completamente a genio! xD
Jack e Alex sono caratterizzati perfettamente, in particolar modo il Barakat, che è così ingenuo e così dolce da far venire il diabete (?).
Spero che scriverai presto qualcos'altro su questo fandom perchè mi farebbe piacere leggerti, lo ammetto :)
Complimentissimi!

A.

Nuovo recensore
15/09/12, ore 01:03

Devo dire che mi è piaciuta. E' un' idea molto originale, non avevo mai letto una fanfiction del genere. Le descrizioni, dell' ambiente circostante, delle sensazioni, sono molto ben fatte e sono ben amalgamate con il resto del testo. Hai anche ben raccontato la storia dal punto di vista di un Jack bambino, con alcune espressioni e pensieri tipici dei più piccoli, e il tutto era molto naturale e fluido. Si entra lentamente nel vivo della storia e ciò crea una certa curiosità, cosicchè il lettere è spinto a leggere la storia tutto d' un fiato.
La rappresentazione di Jack da bambino mi ha fatto sorridere, è così carino, e molto dolce, come la fine della storia insomma. Mi piacciono molto le sensazioni che descrivi alla fine, l' immagine di Jack che trasmette energia e fiducia ad Alex. Quando ho finito di leggere questa storia ho avuto la sensazione non fosse finita, ma fosse sono l'inizo di qualcosa, come se fosse un prologo. Mi è piaciuta, l' unica cosa attenta a qualche ripetizione che c'è nella prima parte.
xx