Innanzitutto, salve! Mi chiamo SeaLight, frequento pochissimo il fandom di Harry Potter e sono qui – in assurdo ritardo, perdonami ç__ç – per recensire questa fanfiction nell’ambito del contest “Regalami una recensione”.
E, lo giuro, non sarò mai grata abbastanza a questo contest per avermi fatto conoscere una tale meraviglia. L’ho letta tutta d’un fiato, con un gran sorriso sulle labbra e un aawww deliziato sulla punta della lingua alla fine. Ma sarà meglio che vada con ordine ^^
Pur avendo letto – due volte, credo – tutti i libri della saga, ho letto pochissime fanfiction al riguardo. E posso dire che i personaggi li ho trovati perfettamente IC: dalla dolce imbranataggine (?) e i capelli cangianti di Tonks agli incredibili tormenti interiori di Lupin, dal viso teso e “malamente invecchiato” di Molly al passeggiare nervoso di Malocchio Moody.
Non hai idea di come abbia amato il continuo paragone di Lupin alla neve e di Tonks al sorriso e all’unico Sole in grado di scaldarlo, come tu stessa dici nelle note autore; e soprattutto come hai usato dolci metafore e allusioni per tutta la durata della one-shot. È stata fra le cose che mi ha colpita di più. Il tuo stile di scrittura è fluido, piacevolissimo alla lettura, e mi è piaciuto moltissimo come tu ti sia soffermata sui dettagli della scena, rendendola quasi reale e tangibile – la targhetta di bronzo, il bambino che mangia la Cioccorana, ogni più piccolo suono, ogni minimo gesto –, e tuttavia non distogliendo l’attenzione dai pensieri, dai sentimenti, dai ricordi dei due protagonisti, che hai saputo intrecciare alle immagini in modo a parer mio ottimo, senza mia renderli pesanti o eccessivi. Insomma... non troppo né troppo poco, LOL
Qui va posto un accento particolare sui già citati tormenti interiori di Remus, povero caro lupacchiotto (??). Trovo che tu abbia analizzato molto bene tutto ciò che si agita nel suo animo, e l’abbia reso altrettanto bene attraverso i suoi gesti e le sue parole. Il viscerale e innegabile desiderio di stringerla e la paura di ferirla, l’impulso di toccarla, anche solo sfiorarla, e quello di sfuggirle, la convinzione di non poterla amare... Mi sembrava proprio di essere entrata nella mente del Lupin del libro *w* E ovviamente lo stesso vale per Tonks, per la sua timidezza mista a sprazzi di improvvisa audacia – sia pure solo immaginaria –, per il suo essere irrimediabilmente innamorata e anche un po’ infantile, se vogliamo, ma cosciente del pericolo che corrono ogni giorno, e decisa a non perdere quella che potrebbe essere l’unica occasione per stare con Remus. Bellissimo come hai evidenziato le loro differenze, non solo attraverso la neve e il Sole, ma anche con il colore e la ragione.
Gli scambi di battute finali mi hanno fatto rosicchiare tutte le unghie – sempre che ne avessi ancora, di unghie, ormai credo di non averle mai avute c’: – e mi hanno lasciata con un sorriso grande quasi quanto quello di Tonks, una delicata sensazione di dolcezza. Mi sembrava che tutto il mio corpo sorridesse, ecco (?) Fluff, adorabile fluff che mi usciva persino dalle orecchie. Sei perfino riuscita a farmi dimenticare che moriranno tutti e due *vaadeprimersinell’angolino*
Quindi, in conclusione: bellissima, dolce e delicata al punto giusto, scritta alla perfezione – non ho notato errori di ortografia né di sintassi; forse, una volta, una virgola dopo il soggetto, ma sono piccolezze –, e ho amato ogni riga. In una recensione precedente, qualcuno aveva segnalato che, in realtà, Remus e Tonks non si avvicinano fino al libro successivo; ma è scritta talmente bene, e mi è parsa talmente verosimile, null’affatto forzata, che non me ne sono accorta. E poi, non so tutti i libri a memoria c’:
Ho notato soltanto, a livello grafico, qualche errore nell’uso del trattino nel dialogo e negli incisi. Hai usato il trattino medio "–" che, a quanto afferma EFP Editing, è quello giusto; ma a volte hai tralasciato di usarlo, scrivendo il trattino normale "-". Può dare un filino fastidio, vedere un dialogo introdotto da un trattino corto e finito con uno lungo xD Poi, quando il paragrafo termina con il dialogo, non c’è bisogno di inserire il trattino anche a fine frase. Ad esempio:
– Dobbiamo pensare ad Harry ora, Dora, e ad Arthur. –
Ecco, l’ultimo trattino – oddio, quante volte ho detto trattino hahaha – è inutile. E così per tutto il testo. Mi è parso, all’inizio, un po’ strano che per la prima frase tu abbia usato i caporali «». ma probabilmente è una scelta stilistica per sottolineare che quella frase viene detta, in un certo senso, prima. Dimmi se ho sparato una cavolata troppo grossa :’)
Ti faccio moltissimi complimenti per questa fanfiction, che si è teletrasportata (?) da sola nei miei preferiti. Mi sono accorta anche che ha partecipato a un contest, quindi non posso che inchinarmi di fronte al tuo uso dei prompt ** E mi scuso ancora immensamente per il mio ritardo – non sono contenta se non arrivo all'ultimo, io.
Alla prossima, e in bocca al lupo per il contest! :D
SeaLight |