Recensioni per
La seconda possibilità
di Bradamante
Ciao cara Bradamante, la storia è finita ed è un peccato perché non sapeva di conclusione. Io e tutte le persone che hanno letti e recensito,avremmo desiderato che i due arrivassero in fondo, che la storia da gialla si colorasse di arancione o meglio di rosso. Finalmente Oscar e André hanno ricucito quello" strappo" che non era soltanto la camicia spezzata di Oscar nel capitolo 28,ma la rottura del loro profondo legame d' affetto . In questo capitolo ciò che mi è piaciuto di più (a parte il pairing Oscar/André) è stato questo dialogo fra André e Alain. Un botta e risposta che solo tu potevi concepire così. La tua rappresentazione (anche)di Alain è talmente verosimile ma poter sentire la sua voce (e giuro sono anni che non guardo l'anime). Torno a ripetere, sei prodigiosa. E anche molto umile. Un giorno, chissà quando, se decidessi a riprendere in mano questa storia, non vorrei perdermela. Chapeau! Tu credi che io sia un debole, così preso da questo amore da perdere la mia dignità di uomo. Un buono un po' allocco, è questo che pensi di me, vero? No, io non lo sono affatto. Farò finta di nulla, e anche se questa sua confessione mi rende felice e mi ridà speranza, io la ignorerò. Dovrà venirmelo a dire da sobria, che mi ama |
" Quello che nel suo intimo chiamava tormento, il resto del mondo lo chiamava passione" E, a questo punto cara Bradamante non ho potuto fare a meno di inserire anche questo racconto fra i miei preferiti. L' introspezione di questo capitolo è magistrale. Non ho parole e mi sentirei stupida ad eccedere nei complimenti perché sono tutto fuorché una " lecchina" . Mi hai inviato a nozze con queste righe:--- Chi sei, Oscar? Una donna. Fisicamente una donna. Ma anche lei si sentiva sospesa tra due mondi, lo era sempre stata. Non uomo, non donna. Una vita da uomo prima imposta e poi accettata consapevolmente. I sentimenti di donna che lei giudicava debolezze. Debolezza: l'amore, quello spirituale e quello fisico. Cosa ne sapeva, lei, dell'amore? Si era innamorata di "Fersen perché era l'unico uomo di cui poteva permettersi di innamorarsi. Irraggiungibile. Un amore idealizzato, che non avrebbe comportato nulla sul piano della realtà. Certo, voleva che lui la vedesse come una donna. Era quel suo desiderio di femminilità ad aver avuto il sopravvento, più che un reale desiderio di seduzione, spingendola a vestirsi da donna. Ma era stata rifiutata, anzi, nemmeno presa in considerazione come donna. Desiderava essere corteggiata, baciata?" Ti penserò molto! È difficile trovare un' autrice che in tutto è per tutto mi gratifichi, cogliendo la più profonda essenza di Oscar, quella che nemmeno la Ikeda è riuscita ad identificare. In questo testo c'è l' immenso Dezaki!!!!!! E direi, che hai fatto benissimo ad avvalorare il rifiuto di Oscar alla sua sessualità parlando dell' educazione bigotta avuta da bambina ! E soprattutto era un rifiuto di un corpo di donna che odiava e che non avrebbe mai voluto vederselo " soddisfare " di piacere. Fersen era solo uno schermo. Se non avesse avuto Maria Antonietta e si fosse interessato solo a lei, sarebbe fuggita a gambe levate!! Corro a leggere l' epilogo! |
Rieccomi! Entusiasmante veramente emozionante anche questo secondo episodio! Tu cara hai una particolare dote ,direi " rara" riesci a farmi scorgere i " veri" Oscar e André anche se racconti fatti del tutto inventati! Sicuramente ci sono degli agganci con anime e manga, ma i dialoghi sono assolutamente tuoi e lo posso dire, con estrema sincerità, non è facile farli " parlare" e far percepire la loro presenza in maniera realistica come stai facendo tu. Complimenti!! Dopo un flashback che poteva finire in tragedia se Oscar non fosse prontamente intervenuta in suo soccorso, André si " gode" la convalescenza accanto a lei, che gli fa da infermiera. Nessuno dei due è insensibile alla vicinanza corporea dell' altro e anzi non mancava molto per un abbraccio, un bacio o un tocco di mano più compromettente!! Che ne dici? Ora si che la mia curiosità mette le ali! Bellissima la tua osservazione su Oscar e le sue abilità curative: "Non avesse fatto il soldato, avrebbe voluto essere un medico. Certo, una cosa l'antitesi dell'altra: il soldato toglie la vita, il medico la ridà." Anche io vedevo bene Oscar come dottoressa, basti ricordare l'episodio col principino Joseph! Sul fatto di togliere la vita certo, fa parte dell' essere soldati, è un rischio, ma mi sa che la nostra cara Oscar non ha mai ucciso nessuno! |
Ciao Bradamante, sei fra le mie autrici preferite poi ho un debole per quelle della vecchia guardia che nell' 82 erano ragazzine come me! So che tu leggi anche se non scrivi da tempo, ma sono contenta di aver preso visione di questa storia. Inizialmente credevo fosse un what if del famoso pestaggio in armeria, dove André dichiara i suoi sentimenti ad Alain, poi mi sono accorta che il racconto ha solo qualche attinenza con l'anime ma in realtà è un' opera di tua fantasia. E sono ancora più soddisfatta! Non vedo l'ora ora di leggere il seguito, sei un' autrice con l' A maiuscola!! |
Peccato è già finita. Mi è piaciuta tantissimo, la terrò tra quelle da ricordare, per rileggerla in seguito |
La vita del soldato è simile, pensò. Siamo come le foglie sugli alberi in autunno.[ |
Quello che lei nel suo intimo chiamava tormento, il resto del mondo lo chiamava passione |
La scena in cui Oscar perde la testa e fa la respirazione bocca a bocca a Andrè, è stata fantastica. Mi sono immaginata Oscar come se la stessi vedendo 💜💙💜 |
Mi dispiace ma se la quasi morte di Andrè arriva da qualcosa davvero accaduto nell'anime, io non lo ricordo, così come non ricordo chi sia Antoine xd |
Bellissima la trovata di lasciare al vino il compito di sciogliere la lingua. |
“E ora... non lo so, Alain. Ormai la nostra amicizia è finita. Non sarà più niente come prima, lei sa... sa che la amo, e io non sono mai stato così solo. Mi manca la nostra quotidianità, la nostra complicità. Bastava uno sguardo per capirsi.” |
André è morto… |
Non so se Oscar, come comandante dei Soldati della Guardia, avrebbe mai raccontato ad estranei di lei e di André, come potevano essere D’Agoult o gli stessi soldati, della loro storia passata, ma di certo tutti, dai superiori ai sottoposti, nella nuova caserma dovevano aver intuito che tra loro si era dipanato un passato denso di amicizia e di ricordi. |
Ciao sono macri, la tua storia mi e piaciuta molto, sei stata molto brava a sfruttare l annegamento, un abbraccio |
Troppo bellaaaaa è scritta perfettamente e adoro le citazioni sulla mitologia Ungaretti e altro sulla letteratura come Tristano e Isotta... tantissimi complimenti u.u |