*AAA*
Oddio.
La prima cosa che ho fatto è stato immaginare la scena, e mi è venuta in mente la stessa immagine che la mia mente aveva partorito mentre scrivevo Tears in Rain: una scrivania di legno grezzo, una candela accesa, la sui luce riflette sui vetri della finestra e tra i capelli di Gilbert, con la testa tra le mani, chino su un doloroso pezzo di carta.
Noi e questa fissa per quei due.
E per gli anelli.
-commossa-
Okay, la smetto di divagare.
E' stato fantastico, come sempre.
Il legame tra le tue parole -quelle di Gilbert, anzi- e quelle della canzone, le frase cariche tanto d'amore quanto di rassegnata disperazione, l'immagine in cima, ancor più bella che nell'originale... -toglie la lacrimuccia impigliata tra le ciglia-
E' bello e facile immaginare Gilbert come l'amico perfetto, che ti ama e ti ascolta mentre tu gli parli di colui di cui ti sei invaghita, senza neppure immaginare quanto lui soffra, perchè non vuole darti pensiero, e tiene per sè il suo male. Al tempo stesso, si aggrappa a quelle ultime righe che ti sta scrivendo, perchè forse, una parte di lui prega ancora per una risposta.
Come al solito, bravissima ç_____ç
<3 |