L'ho letta giusto un paio di volte, l'ho fatta leggere ad una mia amica, l'ho fatta leggere a mia sorella...
Mia sorella è rimasta col magone allo stomaco, e io lo stesso.
[Bell'inizio di recensione, non c'è che dire!]
Dunque:
Ho amato la trovata dell'onomatopea 'tap': è grandiosa, ben usata, non stona, è FONDAMENTALE al rieccheggio finale dell'ultima frase. Bella, bellissima idea davvero.
Son anni che amo i Guns n' Roses, ma di Steph e Axl e della sua vita privata ammetto di non essere mai andata tanto affondo quindi questa 'leggenda metropolitana' -et similia- non la sapevo veramente.
Leggerla come pensi sia stata è stato... 'wow' fantastico.
Lo so, lo so, sto usando troppi sinonimi di 'favoloso', ma il fatto è che non so esprimere bene nient'altro che complimenti su questa tua one shot.
Perché, infatti, non è che abbia molto da dire, ho apprezzato completamente il tuo modo di descrivere dai giorni 'iniziali della band' fino alla disfatta 'personale' di un ragazzo, di un uomo, che tanto ormai cosa gli era rimasto?! Forse una donna, no, non più.
E allora pensa, e allora cammina, e allora va semplicemente, in quella fredda pioggia che tanto gli piace quando non dovrebbe piacergli affatto perché lo riporta indietro nei luoghi, nei posti, nei ricordi soppressi e furtivamente gli placca la nostalgia.
Ma lui cammina, lui va, e tutto scorre.
'Estranged' è correttissimo come titolo, adeguato e azzeccato sul serio.
Axl è un personaggio difficile da caratterizzare. Lo puoi fare in tanti modi quanti sono i suoi lati, ma tu ne hai preso uno bello, non troppo dolce, non troppo stronzo, quello indifferente, quello appena imbrociato, quello che 'adesso vuoi che faccia? Io vado avanti, è una disfatta, ma capitemi... Io vado avanti' che sa tanto di Axl Rose 'sto pensiero.
Sto dilungando, ahimé, anyway sappi che è fra le mie preferite one shot e nulla, ancor complimenti.
Enjoy,
Giò. |