Sto leggendo da 20 minuti. Mi sono resa conto che scrivi delle shot/non shot, come me :) e sono bellissime.
Questa è la terza, mi sembra, ed è ancora più bella delle altre.
Potrei soffermarmi sull'uccidere Esposito per avere distrutto la Ferrari, per essere così "materialista" da volere risolvere la situazione al più presto solo perchè, forse, Castle potrebbe prestargliela ancora, ma mi piace di più soffermarmi sulla reazione di Ryan, che è stato tanto dolce in tutto il percorso che hai scritto.
All'inizio spaventato per la reazione "omicida" che avrebbe potuto avere Beckett, ma poi davvero in pensiero per quell'armonia che avevano distrutto.
Kate ha avuto una reazione esagerata, dettata dalle sue paure, forse diverse da quelle che aveva prima, ma sempre paure. Vuole una vita normale, con l'uomo che ama, ma sa anche che lui non è un uomo "normale" e che saranno sempre sotto i riflettori.
Mi sono sciolta nella descrizione della loro giornata, della loro passeggiata, del loro rincorrersi e raggiungersi.
Ho amato Kate che, nel cuore della notte, invece della doccia fredda, ha preso l'unica decisione possibile: lui!
Ho amato la loro mattina normale, nel prendere decisioni su cosa fare di giorno, mentre i pensieri di entrambi, rivolti all'altro, al modo di guardarsi e pensarsi, erano sereni.
Ho amato (e questo è normale) Castle, che cerca di calmarla. Ho immaginato la sua voce calda, mentre le descrive i "pro" di come prenderebbe piega la loro relazione "potrebbe essere meglio" perchè non dovrebbe? Con movimenti lenti, prende la sua roba di tutti i giorni e la rimette a posto, tanto da farle capire, come, per l'ennesima volta, abbia riversato su di lui, paure e frustrazioni, mentre lui è sempre lì, ad accettare e ad accontentarsi di tutte le sue decisioni.
L'ultima è fantastica: vivere la loro vecchiaia in quella reggia, abbracciata e protetta dalle "mura" sicure del suo castello!
Una bellissima storia Anna, davvero complimenti.
*-*
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