Recensioni per
E' una lunga storia di ombre scure,senza gloria
di Valerie Clark

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/05/13, ore 23:16
Cap. 1:

Buonasera! Ho letto ieri la tua storia, tutta d'un fiato, e l'ho adorata. Avevo scritto una recensione coi fiocchi, di quelle lunghe lunghe e piene di complimenti, ma si è cancellata (diciamo che sono un po' impedita col pc, via). Beh, vedrò di sintetizzare un po, anche se non vorrei, perchè mi ricordo male i particolari ma la trama e soprattutto il modo in cui scrivi mi sono rimasti in testa tutto il giorno. Per prima cosa volevo dirti che leggere la tua bio mi ha sconvolta: se tu scrivi per noia io dovrei proprio mollare. Io adoro scrivere, mi piace davvero un sacco, ma leggendo le tue storie mi sono sentita una nullità. In pratica a te non piace scrivere, ma ogni singola cosa che ho letto era un capolavoro. Ma questa storia...questa storia era fantastica. Oltre al fatto che ho adorato quando ripetevi parole come 'poi' e 'mentre' per creare suspance (si scrive così?), mi è piaciuto il modo in cui scrivevi. Frasi corte, decise, che però non creavano 'l'effetto singhiozzo' , anzi, ti invogliavano ancora di più a continuare e permettevano di immaginare la scena nitidamente. Per quanto riguarda i contenuti, beh, non ho parole. Lei... è così diversa, così controcorrente, e più leggevo, più desideravo essere come lei, anche se forse assomiglio più a lui o peggio ancora all'intervistatore.
[‘Le persone devono avere una vita sociale, devono uscire, non gli basta guardare il mondo da una finestra. Non capisco. Non capisco come si possa vivere chiusi in una casa, come si possa stare sempre con una sola persona, sempre la stessa. Non capisco come si faccia a non averne abbastanza.’] ho amato questa frase. Penso che rappresenti un po' il significato del racconto. Lei era diversa, ma lo era sul serio, non come tutti al giorno d'oggi, che pretendono di essere diversi pur essendo identici agli altri. E lui... lui, che è una persona all'apparenza insignificante, viene investito dall'esuberanza e dal fascino di questa donna che viene e che va, inconsapevole dell'effetto che ha sugli altri. [Non riuscivo a starle dietro.]. Mi ha colpito la sua parziale indipendenza ( e scrivo parziale perchè in realtà aveva bisogno di lui, di ballare, e forse anche di piacere), la sua paura di impazzire, il fatto che lo amasse anche se lui era una persona così... insignificante, prima che arrivasse lei. Ma soprattutto mi è piaciuto il realismo: il Parkinson è una malattia terribile e la sua morte è stata un duro colpo. Il finale tragico è stato magnifico. Lei è stata imprevedibile fino all'ultimo. E il dolore di lui, ogni volta che litigavano, ogni volta che lo lasciava, ogni volta che non rispondeva e sopratutto dopo la sua morte.
Non se se 'hai capito ma questo per me è un capolavoro e non solo perchè mi sono immedesimata alla perfezione in ogni personaggio, avrei voluto essere come lui, come lei, ma anche perchè è più di una storiella qualsiasi: ha un significato, ha un finale strappalacrime ed è realistica.
Su questo punto di vista, in genere, sono molto contraddittoria perchè mi piacciono o i fantasy completamente surreali o le storie la cui realtà ti stupisce per quanto è vera e cruda.
Bene, sono riuscita a fare un altro poema, ma ti dico subito che è niente confronto a quello che avevo scritto ieri, anche perchè fresca fresca della tua storia com'ero, l'ho fatto più dettagliato, più accurato e più sentito.
Quindi complimenti, davvero. La rileggerei infinite volte e piangerei ogni volta al finale.
Continua a scirvere che sei davvero portata (te lo dice una che legge dal mattino alla sera, libri, fanfiction, persino le istruzione leggo, guarda un po' te) e non mi interessa se non ti piace, perchè non puoi sprecare un talento come il tuo!
Baci,
Gin
P.s. so che questa recensione non ha un filo logico e sarà piena di errori, ma è troppo lunga perchè io la rilegga e non vorrei rischiare di perdere tutto di nuovo!