Buonasera, SunriseNina.
Non so se leggerai mai questa recensione - dopotutto tre anni ritardo, se così vogliamo chiamarlo, non sono esattamente un nonnulla - ma ho comunque deciso di fare un salto e lasciarti la mia opinione su questa meravigliosa One-Shot.
Premetto che, come se non si fosse capito dalla mia icon, io adoro Riza, nonostante concepisca il rapporto tra lei e Winry maggiormente come una sorellanza, piuttosto che un affetto tra madre e figlia. Tuttavia ho amato questo brano, perché è tenero, delicato, introspettivo ma non eccessivamente pesante, e RoyAi quanto basta da non apparire scontato. Ho apprezzato la scelta fatta per il nome della piccola Elric: ricordare Pinako donandole il suo nome è senz’altro una decisione davvero profonda e motivata; dopotutto, non è forse stata lei a crescere non solo Winry, ma anche i fratelli Elric?
L’amicizia delle due donne, in fondo, si sviluppa proprio grazie alla piccola, che funge un po’ da “connettivo” tra Riza e la ragazza; sotto questo punto di vista, il loro rapporto si tinge di qualche sfumatura tipica della relazione tra madre e figlia. Se poi ci si mette anche la consapevolezza che entrambe le donne sono cresciute senza genitori, il tutto acquista un senso. È un po’ come sorreggersi l’una all’altra, no?
Oh! Di certo mi hai colta di sorpresa quasi quanto Winry alla confessione di Riza. Ammetto che mi era venuto il sospetto di un evento simile, ma la rivelazione è stata comunque piacevole. Ciò che più mi ha fatta emozionare, lo ammetto, è stata questa frase:
“[…] e lui sta ancora lottando per convincere i superiori, e... […]”.
Non so perché, ma solo l’espressione lottare mi ha dato un’idea di quanto Mustang ami la sua donna e del fatto che certamente non si arrenderà di fronte alla burocrazia. Chissà che il Comandante Supremo Grumman non ci metta lo zampino e risolva a modo suo la questione… In fondo è il nonno di Riza!
Bella, bella, bella. Nonostante qualche discordanza dei verbi - più di una volta hai mischiato il passato remoto al tempo presente - questa OS mi è piaciuta davvero tanto. E finisce dritta dritta tra le ricordate, senza possibilità di ritorno.
Alla prossima,
Ayako |
