Recensioni per
I'll be strong for you, but I will never be enough.
di Sevi

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Ciao Hina! :D
No, non so il tuo nick perché sono una specie di maniaca, ho trovato questa bellissima fanfiction sul gruppo di facebook (sono Vane Chan :D)! LOL
Anyway, complimenti davvero. È... stupenda? Troppo poco. È fantastica, davvero. Mi sono un po' commossa leggendo, anche perché scrivi davvero in maniera invidiabile, sei bravissima! Mi piace molto il tuo stile, perché è pulito ed espressivo. :)
Inoltre, non hai trascurato niente. Per non parlare poi della rappresentazione emotiva di Kushina, che è favolosa. Penso che perfino un pezzo di legno non potrebbe evitare di immedesimarsi almeno un po'. I sentimenti stessi sono descritti in maniera così semplice e diretta che potrebbe essere il personaggio stesso a parlare, e non l'autore al suo posto, come spesso si può avere l'impressione nelle opere di magari qualche autore un po' inesperto.
Ancora complimenti, aveva ragione Watashiwa, sei davvero bravissima! xD
Non sono brava a recensire e non so che altro scrivere, perciò ti saluto xD
Bye bye!
Vanessa :)

Recensore Master

Finalmente un momento libero!
Innanzitutto grazie per avermi dedicato la storia ed avermi dato la possibilità di fare il beta reader a questa tua prima song-fic, per me è stato un piacere e mi sono prestato volentieri, davvero. :)

Parlando della song-fic, dato che ho deciso di non sbilanciarmi tanto per le emozioni suscitatemi durante la lettura con l'effetto recensione-sorpresa, dico prima di tutto che l'impostazione testuale è molto pulita e semplice, che rappresenta un modello di lettura piacevole e più empatico, in un certo qual modo.
E in più (non lo dico per straffottenza o per vantarmi) il testo così modificato è secondo me più gradevole da leggero e meno macchinoso, che era già buono prima per vocaboli interessanti e idea originale e molto vicina ad una creatività vincente.
Sentimentalmente parlando (anzi, meglio emotivamente, per la giostra di emozioni varie presenti), è un qualcosa di distinto e forte, empatico.
La protagonista, Kushina, è senza dubbio conosciuta come donna forte e pericolosa però quando entrano in gioco i sentimenti, lei diventa e riacquista quel senso assurdo di donna femminile che appartiene un po' a tutte le donne.
Senza l'altra metà della propria mela (così si dice) è davvero difficile andare avanti: l'amore è un sentimento che crea diverse sensazioni e lascia sempre diverse impronte nel cuore e non lo decidiamo noi, in fondo.
Lei rimane sempre una donna fantastica e forte ma qualcosa non le permette di staccarsi definitivamente dal fondo in cui rischia di precipitare, di morire dentro per sempre.
Il paesaggio innevato rappresenta quella tristezza così pura e personale che la avvolge e la compatisce in silenzio, in un attimo, il momento di sfoggiare la sua bellezza effimera e gelida: i passi che lei compie però sono più pesanti di qualsiasi valanga, più pungenti di un fiocco di neve che ti solletica il collo.
Minato si è sacrificato per la sua patria e il suo villaggio ma ovviamente il posto più sicuro per lui erano sicuramente le braccia di Kushina, con la quale l'Hokage sperava di vivere per sempre, riuscendo ad essere un uomo migliore e un padre esemplare.
La tomba che Kushina frequenta non è solo un pezzo di pietra sul quale versava la propria tristezza violenta e sincera, lì c'è l'anima di quella persona tanto amata ed agognata, che si spera che vegli sempre (in qualche modo) su di noi e su quello che siamo, saremo e si farà.
Ed è questo che Mikoto ed Itachi non possono capire, nemmeno rivolgendo a Kushina i loro gesti amichevoli più devoti ed amorevoli, da amici che sono fisicamente qui ma che Kushina, in questo momento, non vuole proprio trascinare con sè nel buio assoluto che cova il suo cuore.
La casa che varca la rossa - però - è certamente più grande ma uno spazio c'è ancora: la presenza sicura di Naruto, frutto dell'amore di Kushina e Minato, c'è e si fa sentire nella sua innocenza più invidiabile e formidabile.
Kushina è stremata e straziata ma non può fare a meno di guardarlo, abbracciarlo e coccolarlo, in quanto Naruto è la pillola che può indorare la sua vita: e sono contento nel vedere che lei sia decisa a rialzarsi, dopo essere stata autocritica con se stessa e il suo sentirsi vera donna, nei due anni posteriore alla morte di Minato.

Insomma, è un grande messaggio, accompagnato da una canzone che accompagna abbastanza bene la malinconia del momento.
Io credo che tu abbia un buonissimo potenziale e debba continuare a lavorare su tutto ciò, per poi diventare brava e sicuramente apprezzata da tantissime persone, qui.
Voglio dire: c'è emotività, umanità e speranza, che circoscrivono un'introspezione più umana di così che si muore. In più, c'è cura per il paesaggio, l'ambientazione e anche il tempo, che svolge anche un ruolo di sanatore di ferite, anche se per poco.
Il fatto è che più si è forti ed imponenti, si dà spazio ai sentimenti e quindi si forma quella sensazione di completezza o di vuoto a seconda delle sensazioni.
Come ti dicevo prima, sto studiando il Romanticismo e il suo essere periodo storico in Letteratura Italiana: sai, anche se il titolo era inteso per i poeti, nella prima parte ho visto Kushina molto vicina alle caratteristiche del Romantico, che includono molte qualità negative dell'essere umano: fortunatamente che lei poi riesce a distaccarsi dalla totalità del sentimento che prova per Minato e vede uno spiraglio di luce e di speranza, utilissimo per situazioni di quel calibro.

Che dire, credo sia tutto e spero di aver detto cose utili e sensate per i tuoi occhi: sono stato sincero, davvero.

Un abbraccio affettuoso,

Watashiwa

Recensore Junior

Carissima Sevi, buon pomeriggio!
Noi non ci conosciamo, però sappi che l'unica minaccia a morte che ti posso fare per il mio cuoricino è aver scritto una song-fic utilizzato una canzone dei Maroon 5 cantata da quel bel belloccio di Adam.
Non voglio continuare a fare la povera e disperata, però quella voce mi rende molto contenta (diciamo così, daaai XD)!
Comunque, bando alle ciance e dedichiamoci alla tua song-fic.
Per la canzone, credo tu abbia capito che non ci sono problemi, la trovo adatta e dal messaggio malinconico e triste, come se volessi far parlare Kushina del suo dolore e della sua tristezza.
Lei è fantastica, è una donna forte ma la morte del suo uomo le ha causato uno stop piuttosto evidente della personalità, che la vede più rinchiusa nel suo bozzolo di malinconia e delusione, per la vita cattiva e agrodolce che sta vivendo.
E' una what-if che spinge il lettore ad immedesimarsi, permettendo di mettersi nei panni della nostra donna Uzumaki, nei suoi gesti femminili e maturi, seppur lei non se ne renda conto.
Oddio, la morte di Mikoto e Itachi è stata tremendamente dolce, in contrasto a tutto quell'ambiente innevato: loro vogliono bene a Kushina e seppur con quelle frasi di circostanza, hanno provato a farla sentire a casa, per un millesimo di secondo, sebbene Kushina non riesca a vedere oltre il suo dolore lacerante.
E la parte finale mette in ginocchio, quando lei torna a casa dopo quella passeggiata così pungente e forte e vede che suo figlio Naruto si è risvegliato e invoca lento la presenza di lei: come non sciogliersi?
Insomma, so che dovrei parlarti dei sentimenti di Kushina verso Minato: dopotutto è Kushina la protagonista indiscussa del tuo lavoro, no?
Però non riesco a concentrarmi solo su quel punto, anche se ti dico con certezza che quello che sente Kushina è completo, pieno di emotività e forza, seppur lei non se ne renda conto.
Dicevo, la parte con Naruto mette k.o il mio cuore, davanti a tutto questo.
Insomma, Kushina è sempre stata una donna che aveva un istinto materno molto alto, sebbene nel manga abbia vissuto (si e no) una mezz'ora, con suo figlio.
Sarà che mi ha ricordato l'abbraccio del manga, ero commossa quando l'ho letta.
E se ce l'hai fatta tu con questa what if? hai tutta la mia stima a riguardo.

E' scritta bene, con frasi brevi che fanno la loro bella figura, emotivamente è un piccolo gioiellino per le emozioni tristi che dona e poi... e poi funziona tutto con leggerezza penetrante, tutto.
Ho notato che hai avuto un beta-reader dietro il tuo lavoro: ora, non so quanto ci sia stato di modificato ma tanti complimenti a te per l'idea creativa e forte ed anche un merito al beta-reader che ti ha dato una mano!
Insomma, bel lavoro, l'ho adorato! E tu hai un grande potenziale per questo genere, il caso è chiuso.

LaRougeEnCiel