Allooooora, eccomi qua.
Innanzitutto, ovviamente, e come sempre, complimenti. E' qualcosa di ajfiwcoenfibacoixnaocnd, ma c'era da aspettarselo, da te -3-
Anzi, devo dire che mi ha colpita molto anche se paragonata alle altre tue fanfiction, perchè questa ha un ritmo più lento, placido, e hai fatto fruttare bene il tuo talento, invece di correre alla fine lasciandomi con l'amaro in bocca! <3
L'ho immaginato, Gilbert, seduto su di un pendio, al limitare d'un alta siepe, intento a pensare a quanto sia sconfinato il mondo oltre di essa, un mondo che lui forse ben conosce già, ma che ha sempre tantissimo ancora da mostrare e da celare, e che susciterà in lui, un animo immensamente romantico e sensibile, un forte senso di piccolezza, ma anche di curiosità e di potere. Ho sempre immaginato Gilbert come una persona curiosa e posata al tempo stesso, che sa mitigare la sua irruenza, quando serve. E individuarlo nella figura dell'eroe romantico, abbattuto dalla grandezza del mondo ma sempre smanioso di sperimentarlo e cercarlo ancora e ancora, è davvero il massimo! Immagino il suo sorriso, la sua schiena reclinata sulla seggiola e un bicchiere di vino rosso che gli oscilla tra le dita. Immagino il vento che muove i suoi capelli e scuote e fa frusciare le foglie della siepe, catturando la sua attenzione. Oh, insomma, è fantastico. Suscita un qualcosa di grandioso, la stessa sensazione che si prova leggendo Leopardi, che sicuramente non si sta affatto rivoltando nella tomba! Bravissima, donnaH! |