Recensioni per
Il fruscio del vento
di Kuruccha

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/05/14, ore 22:39

Giudizio del Contest "Quasi inedite - II edizione"

Grammatica e sintassi: 9,8/10.
La grammatica è pressoché perfetta e ti faccio i miei complimenti. Non c’è nemmeno una virgola che avrei messo in un altro modo, per questo hai la mia completa stima. L’unica cosa che posso contestarti è l’uso dei trattini (-) al posto delle lineette (–) quando apri e chiudi gli incisi. (-0,2)
 
Stile e lessico: 10/10.
Hai uno stile molto pulito, mi sono immediatamente innamorata del tuo modo di scrivere. Usi una cura – non so se reale o apparente, se impegno o semplice dono di natura – per ciò che scrivi ed è davvero difficile da riscontrare spesso, per cui l’ho apprezzata ancora di più proprio per questo motivo. È come se cullassi le tue parole, le lasciassi cadere una a una per poi predisporle secondo il tuo intento. Si vede che ami ciò che fai, che non scrivi tanto per, ed esternarlo così apertamente è un grande e bellissimo modo per dimostrare che la scrittura non è un semplice passatempo (in questi giorni ne sto vedendo di ogni sulle varie pagine Facebook, per cui apprezzo ancora più del solito quando trovo queste piccole perle). Anche il lessico è molto curato e mi è piaciuto moltissimo come sia riuscita a non ripeterti mai e a rendere interessante ogni parola, dall’inizio alla fine.
Difficilmente do il punteggio massimo in questo parametro, perché è difficile che qualcosa mi convinca al cento per cento, ma tu ci sei riuscita senza nessun problema, impiegando il tempo di una mezza lettura: prima della fine della flashfic, ero già folgorata.
Se proprio dovessi trovarti qualche difetto – arrampicandomi sugli specchi – ti direi che ho notato forse una “d” eufonica superflua, ma è talmente una piccolezza che non ci faccio nemmeno caso.
 
Originalità e comunicatività: 9/10.
Ammetto che è molto difficile giudicare questa storia e non penso nemmeno che ci sia da dirti il perché. Ho visto in giro altre cose di questo genere, spesso dei non-con tra vari social network o cose simili, ma in generale cose molto più provocatorie di questa. L’originalità della tua flashfic sta proprio nel parlare di argomenti apparentemente impossibili per una situazione del genere, però senza strafare e sfociare nella strafottenza che spesso si legge in casi come questo – anche se comunque è quasi sempre una strafottenza giustificata. L’ho trovata originalissima e molto particolare, per questo posso dirti che la prima parte del parametro è pienamente soddisfatta.
Per quanto riguarda la comunicatività, essendo una specie di slice of life, non dà sensazioni particolarmente forti, anche perché i due protagonisti, per quanto personificati, non possono esprimere chissà cosa. La storia è poi un’avventura, per cui si lascia spazio più alla dinamica che all’introspezione. Però, nel dubbio, ti do un buon punteggio ugualmente, anche perché sono convinta che meglio di così non avresti sicuramente potuto fare, dato ciò che richiedeva il tipo di flashfic.
 
Caratterizzazione scena e personaggi: 9,5/10.
Questi personaggi sono molto difficili da caratterizzare, credo – non so nemmeno se avrei mai il coraggio di cimentarmi in qualcosa del genere, non so se ne sarei in grado, ma probabilmente no.
Hai fatto la scelta di non rendere nota l’identità – se così possiamo chiamarla, ah! – della palla di rovi e credo che sia stata un’ottima scelta, sebbene questo in un certo senso abbia penalizzato in minima parte la caratterizzazione a causa del velo di mistero che hai mantenuto su di essa. D’altro canto, Fruscio è perfetto. Ogni accenno che fai alla sua vita è adatto al suo ruolo, ai suoi comportamenti. Se si potesse definire l’IC di un fruscio, sarebbe esattamente ciò che tu hai descritto.
Mi sento un po’ impedita a spiegarti la mia valutazione in questo caso, ma credo che, avendola scritta, tu possa capire cosa intendo.
Per la caratterizzazione della scena, invece, credo che meglio di così non sarebbe potuta essere. Hai accennato all’ambiente circostante in modo da permettere di dare un contesto ai due elementi che fanno da protagonisti. Potrebbero essere ovunque, ma i dettagli che fornisci riguardo al deserto, ai rovi e alle erbacce secche danno un quadro abbastanza completo della situazione: danno le informazioni necessarie a rendere consono il Fruscio e anche la palla di rovi.
Ho estremamente apprezzato questo passo della flashfic:
«Sei noioso.» […] «È come se mi avessi detto che sono una palla.»
Oltre a essere stata una frase estremamente funzionale a far capire al lettore chi stia parlando con Fruscio, è anche estremamente ironica e mi è piaciuta moltissimo. In conclusione, di nuovo i miei complimenti.
 
Gradimento personale: 8,5/9.
Allora. Qui non do il massimo e continuo a non darlo in quasi nessun caso(non puoi prenderti così spudoratamente il punteggio pieno in entrambi i parametri in cui sono sempre restia… uno su due è un buon compromesso!) perché c’è il fattore “non si sa mai”. Ci sono quelle storie che sai che ti daranno tutto – più di questa, così interessante ma non così disperatamente coinvolgente –, quelle storie che ti piaceranno più di tutte le altre che leggerai mai, anche se non le hai ancora trovate.
Però quel mezzo punto che non ti ho dato è una bazzecola, perché ho davvero apprezzato la particolarità di questa flashfic così diversa, così affascinante non per la tristezza o la malinconia, ma perché aveva qualcosa da raccontare che nessun altro avrebbe mai colto. Mi hai fatto immaginare il Fruscio che corre insieme alla palla di rovi, che per un momento tiene il suo passo solo per sentirsi meno solo nell’etere, costretto in un moto perpetuo al seguito del vento. Sono sempre stata molto affascinata da queste storie in cui si ha la personificazione di elementi inanimati, perché è un modo davvero originale e accattivante per dire che tutto, in un certo senso, ha la sua fetta di anima. Complimenti davvero, è una di quelle storie che ricorderò nel tempo.
 
Eventuali bonus per le recensioni: 0,2/1.
 
Totale: 47/50.

Recensore Veterano
30/10/12, ore 06:24

Ma è la bellezza!
Al di là del fatto che non avrei mai immaginato fosse un palla di rovi, mi ha lasciato molte più emozioni di quante te ne aspetteresti da una storiella del genere. Dall'amicizia all'ineluttabilità degli addii e dei cambiamenti. Ottimo spaccato <3

Recensore Junior
28/10/12, ore 19:04

Ahhhhh!! Ma che tenera questa storia, inizialmente pensavo che i protagonisti fossero delle foglie xD che bella, veramente, corta ma concisa, proprio carina. Il tuo stile di scrittura poi è sempre fantastico, e la "trama" mi è piaciuta molto, in particolare mi è rimasta in testa questa frase
«Ciao, piccolo. Ascolta il vento e continua a rotolare!» *-* mi ha fatto una tenerezza!!
Complimenti, veramente complimenti!! Continua così!!! ( anche se non c'è bisogno che telo dica io per farlo lool)
Alla prossima storia!!!
Bacioni
Balim

Recensore Veterano
28/10/12, ore 14:34

Decisamente un punto di vista originale e particolare XD Credo sia la prima storia al mondo in cui i protagonisti sono due palle che rotolano. Mi fa sorgere qualche dubbio esistenziale - e se la prima palla si smembra, Fruscio quale riconoscerà dei pezzi? Ed ognuno dei pezzi si ricorderà di Fruscio, o solo uno dei tanti? Questo è segno comunque che hai scritto qualcosa di particolare, davvero.
Mi piace anche la pacata rassegnazione e accettazione del destino che gli è stato dato di Fruscio; a volte può sembrare un aspetto negativo (tutti noi vogliamo migliorare la nostra situazione), ma in lui sembra esserci una sorta di serenità raggiunta, proprio perché ha accettato il vento, invece di scontrarsi con lui.
E la smetto qui, anche se potrei continuare a psicanalizzare a lungo queste due palle di sterpaglia. Alla prossima - See ya!

Recensore Master
28/10/12, ore 13:23

Ciao Kuruccha,
il senso della storia e delle enigmatiche battute che i personaggi si scambiano si svela solo alla fine, e distrugge tutti i tentativi di immagine che uno può essersi fatto prima. Il ritornello ricorrente, andrò dove mi porta il vento... non la citazione ossessiva di un romanzo famoso, ma l'esistenza quotidiana di una palla di erbacce secche! Bel colpo, mi hai spiazzato, e probabilmente non sono l'unico.
Alla prossima
Max :)