Recensioni per
Sotto cieli noncuranti
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/11/12, ore 14:39

Avevo detto che sarei stata la prima a recensire, invece, come sempre, sono l'ultima. La vita da matricola non è facile, immagino tu sappia a cosa mi riferisco, quindi chiedo venia per il mio ritardo, ma sono stata assorbita da migliaia di impegni.
Sai già che adoro il tuo stile, quindi non spenderò altre parole riguardo una cosa di per sè perfetta e priva della benchè minima sbavatura. 
L'idea di sviluppare la storia sulle scadenze del calendario gaelico è meravigliosa: ci si sente immersi nell'atmosfera lontana di Asgard e non solo. Il mondo degli dei, molto spesso, è quello degli uomini, e umani sono gli ambienti, i sentimenti. 
Sì, il modo di esprimersi dei personaggi ricorda le divinità, per il suo lessico aulico, l'atteggiamento altero. Ma l'alterigia non è forse un peccato umano?
Mi piace pensare che Loki e Thor, prima di essere due deità, siano due fratelli. E basta. Fratelli, senza alcun aggettivo che li annoveri tra le file ultraterrene o umane. 
Il loro tenero rapporto, visto all luce dello scorrere del tempo, è ambiguo ma netto al tempo stesso. Il carattere 'affilato' di Loki, in contrapposizione a quello più bonario e privo di ombre del fratello, spicca certamente su tutto. L'ombra più oscura nella mente di Loki è di certo nata dalla consapevolezza interiore -dal momento che mi pare di aver capito che nella prima parte del racconto proposto questi non sia a conoscenza della sua reale provenienza-  di non essere adeguato, di non fare realmente parte di Asgard, e della famiglia reale. 
Eppure è proprio grazie a questo non-adattamento che Loki conosce l'inganno. La menzogna è la più temibile delle armi, specie se messa nelle mani di chi appare puro d'animo. 
Come sempre esaurisco in fretta le cose da dire, ed anche i complimenti, quindi aspetto altre tue pubblicazioni, cara ^^

Namaste

Recensore Veterano
07/11/12, ore 09:08

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Chiunque abbia visto Thor, riconoscerà in questa storia il momento probabilmente più drammatico di un blackbusterone che ha invece molto più spessore di quello che sembra. Il suicidio di Loki (per quanto poco riuscito, visto che, come l'autrice ricorda, finisce col farsi torturare dai Chitauri) racconta della morte delle illusioni, ma anche della delusione di un figlio che, dopo anni di sospetti e paura, si ritrova alla fine rifiutato. C'è tutta la parabola del rapporto di due fratelli che sembrano destinati per forza a essere rivali: uno bellissimo, biondo, forte, popolare. L'altro debole, meno attraente, forse più intelligente, ma cupo e spesso maligno. Non esce un magnifico ritratto del dio del Tuono, colto nel suo profilo più umano e gentile, ma s'intravede un immenso Odino, crudele, umorale e freddo come il dio delle leggende.
Grande lavoro di caratterizzazione e grandioso lavoro di stile, che merita, secondo me, un posto tra le scelte.

Recensore Veterano
07/11/12, ore 08:55

Tu mi vuoi male. Ma tanto male. Perchè, appunto, questa storia è una concentrazione di tutto quello che più onestamente cattivo e doloroso e straziante c'è stato in Thor. Di solito l'uomo-emo non mi piace granchè. Anche nell'Ossimoro, tutto sommato, mi piacevano più Sev e Sirius dei ragazzini (e se ho adorato il Drago Nero, era per quei due maschioni di Rael e Vinus. Finalmente due guerrieri con i cosiddetti!). Ma qui è diverso, perchè Loki non è depresso: è tragico. E' tutto quello che dovrebbe sentire o provare chi si è sentito tradito-abbandonato dalla famiglia.
Spettacolare, soprattutto, il dialogo con Heimdall: un colpo di fucile per ogni verità.

Recensore Veterano
05/11/12, ore 21:27

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Bella, bellissima! Di quando il lavoro di cesello sui personaggi si unisce alle ambientazioni appena descritte ma subito presenti ed a un gioco di tempistiche invidiabile! L'ennesima conferma, insomma!!!

Recensore Veterano
05/11/12, ore 21:25

Bella, bellissima, meravigliosa! 
La divisione della storia, il suo essere bella e amara e fortissima tutto insieme... tutte le volte che ti leggo, Sara, capisco perché ho iniziato a farlo: perché ritrovo il piacere di leggere **storie**. C'è poi un tratto molto *umano* nei personaggi che rappresenti, nei loro conflitti, nelle loro relazioni... 
Davvero, con questo lavoro mi hai nuovamente stregata. Come se - poi - avessi mai mancato di farlo... ;)
Davvero un buonissimo lavoro!!! Urge assolutamente anche segnalazione, provvederò subito!!! :D

Recensore Veterano
05/11/12, ore 00:18

Bellissima. Veramente, non ti so descrivere quanto mi sia piaciuta questa one-shot. Mi ha fatto stare davvero male (e sappi, che per i miei gusti, questa è una cosa estremamente positiva ;D), ho provato tutta l'angoscia di Loki, il dolore fisico, il dolore del ricordo, la sofferenza nascosta anche nelle memorie più dolci. Il destino del dio dell'inganno è davvero crudele e spietato. E no, secondo me, lui non meriterebbe tanto. Per questo amo il suo personaggio, e non importa quello che farà, credo che sarò sempre dalla sua parte.
Ancora tantissimi complimenti, mi ha davvero colpito tantissimo, amo il tuo stile, la tua scelta di parole, i diaoghi...tutto! *_*
A presto!
Sayuri

Recensore Master
04/11/12, ore 21:06

Hai scritto una storia meravigliosa sotto ogni aspetto.
C'è la trama, che è scandita con precisione dai vari momenti in cui l'hai suddivisa e si apre con un'anticipazione per poi gettarsi a capofitto nel passato, senza risultare caotica nel suo insieme.
C'è lo stile, ricercato ma lineare, a tratti quasi visionario, a volte pieno di ombre, altre volte pieno di luci, impregnato di epicità.
C'è la cura per i personaggi, l'introspezione precisissima e fedele, la minuzia con cui delinei la personalità di Loki attraverso un numero di episodi, mostrandoci scorci del personaggio e dei suoi cambiamenti ridotti quasi all'essenza, spogliati da fronzoli narrativi.
Ci sono i dialoghi che mi sono piaciuti moltissimo, verosimili e magnetici. C'è l'abile scansione in episodi, c'è la struttura del cerchio che si chiude. C'è veramente tutto in questa storia, e tutto è stupendo. Mi ha comunicato moltissime emozioni e mi è veramente entrata nel cuore.
Hai scritto un vero e proprio gioiellino. E' stato un piacere leggerti, e spero ricapiti di nuovo molto presto :)
Eleu

Nuovo recensore
04/11/12, ore 19:33

Loki li invidia, poiché possiedono per istinto quel che non ha mai avuto: una pelle in cui riconoscersi.

*boom*

Non ha bisogno che Freki gli lecchi la mano: ha già addestrato il suo lupo.

*booom*

Per la Festa del Raccolto, ho mietuto mio padre, vecchio.
Apri gli occhi e guardami.
Guardami e chiamami
figlio.

*boooooom*


Odino non l’ha amato abbastanza.
Thor l’ha amato troppo.
Loki non ha amore nemmeno per se stesso.


*BOOOOOOOOOOOM*


Mi hai ufficialmente uccisa cara autrice. Tanto mi ha colpito la tua storia che dall'AO3 non ho potuto fare a meno che palesarmi e fare i miei complimenti. Chapeu!

Recensore Veterano
03/11/12, ore 11:24

Sarà pure una Thorki, ma io credo semplicemente sia l'ennesima manifestazione del tuo saper scrivere.
E saper scrivere non significa conoscere la grammatica (okay, si anche quello) ma saper trasmettere emozioni. E tu lo sai fare, eccome. 
Ancora una volta hai dato prova di quanto sia facile, per te, contestualizzare e rendere vive le tue storie.
In un arco temporale che è l'anno solare, scandito dalle festività nordiche, ci regali i ricordi della vita di Loki, imprigionato e torturato a morte. Non manca la vena horror, ammettiamolo, ma la qualità e la resa dei tuoi mostri sono veramente all'altezza di qualsiasi aspettative. Sono raccapriccianti, e sono stupendi proprio per questo. 
Loki ricorda, ma non parla.
C'è la vita di un figlio cadetto, di un figlio che non sarà mai re. Cresce all'ombra di Thor, l'unico che lo ami senza riserve. Per contro, tutto il suo amore non può nulla contro la noncuranza del padre. 
La metamorforsi avviene lenta, dal ragazzino timido al Re degli Inganni. Non ci si improvvisa anti-eroi, li si diventa poco a poco, negli anni, quando tutti ti voltano le spalle e l'unico a prendersi cura di te è lui, l'eroe. Loki alla crudeltà dei ragazzini sostituisce quella degli adulti. La prosa secca e decisa, l'andatura spedita della narrazione, offrono il gelo del nord, lo stesso che ha visto nascere e morire il piccolo Loki, per ricondurlo al mondo come nemico. Nell'orrore della tortura, Loki non cede. E' un uomo, sa come si affronta il dolore. Eppure, da qualche parte, il pensiero corre a Thor.
L'unico, per cui la sua vita non conosca prezzo.
Hai sviscerato in modo eccelso il rapporto conflittuale padre-figlio e tra fratelli. Ottimo il ritratto di Odino, così spinto nel ruolo del guerriero da non vedere altro che il lustro di un figlio fatto della stessa pasta.
Leggere è avere i brividi lungo la schiena.
Tu, riesci sempre a strapparmeli, cogliendo anche le lacrime.
(Recensione modificata il 03/11/2012 - 11:27 am)

Recensore Junior
02/11/12, ore 15:35

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Definire questa storia semplicemente "meravigliosa" sarebbe un eufemismo e non basterebbe comunque a descrivere la gioia che ho provato nel trovarmela di fronte. Il Loki descritto racchiude alla perfezione il dio norreno secondo Stan Lee fino a Kieron Gillen, così come quello del movie!verse, in un'elegante e coerentissima sintesi che lascia ammirati. Le scelte dell'ambientazione e stilistiche non fanno altro che sottolineare la peculiarità del personaggio facendolo muovere (metaforicamente) scandendo i cicli dell'anno celtico fino al fatidico Samhain, festa che nella tradizione scandinava era proprio consacrata al dio del caos. Ma quella di Loki è una festa della memoria dolorosa quanto inconcludente, perchè non lo aiuterà a sfuggire tanto alle torture dei Chitauri, quanto a quelle del ricordo di un fratello troppo amato e odiato insieme.
Per appassionati e neofiti, le belle storie sono per tutti.

Recensore Veterano
02/11/12, ore 14:20

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Sotto cieli noncuranti" è probabilmente la migliore storia su Loki su cui mi sia mai imbattuta: la migliore come stile, ma, soprattutto, la migliore come caratterizzazione. Non solo, infatti, l'autrice rifiuta il terribile girly!Loki che imperversa nelle fanfiction, ma sceglie di sfumare l'approfondimento (facile) della tortura per zoomare, invece, sui ricordi del dio. Qui ci sono due cose che vorrei evidenziare, perchè le ho amate tantissimo entrambe: la tecnica 'cinematografica/fumettistica' utilizzata (il lettore ha l'impressione di sfogliare le sequenze di un albo) e il rispetto per l'ambientazione. L'anno è scandito dal calendario celtico, ad esempio, e i personaggi parlano come farebbero, appunto, delle divinità.
Il tema trattato (il rapporto con il padre e con il fratello) è centrale nello sviluppo di Loki, ma ho apprezzato il fatto che la narrazione fosse sempre molto sobria e giocata, soprattutto, con una serie di battute molto incisive (lo scambio con Heimdall, ad esempio).
Ne esce un personaggio davvero Shakespeariano, tragico e grandioso, perfettamente in linea con il cattivissimo della Marvel e il più recente Kid Loki. Una storia, soprattutto, che non può non piacere a tutti gli appassionati e che desidero per questo sponsorizzare.

Recensore Veterano
02/11/12, ore 14:10

Io sono una di quelle che non recensisce proprio mai, perchè è pigra, perchè si dimentica, perchè non trova niente da dire. Per questo, anche se ti leggo da un pò, probabilmente non sai nemmeno che esisto. Questa volta, però, dovevo essere un mostriciattolo un pò meno invisibile, perchè questa storia mi ha toccata profondamente. Io sono una fan di vecchia data della Marvel e devo dire che non ho fatto i salti di gioia per i film, immaginando orde di ragazzine in calore che avrebbero brutalizzato i personaggi originali. Poi trovo storie del genere e penso che forse avevo torto, perchè in mezzo a tante cose brutte o scritte male, c'era comunque la possibilità di scovare una perla.
Questa storia è un tributo bellissimo a Loki, fedele non solo al canone marvelliano (ho adorato il fatto che sottolineassi l'importanza dell'ironia e il fatto che fosse il solo a sapere come usarla), sia anche mitologico. Non l'hai trasformato in un emo (GRAZIE!) nè in una ragazzina, ma hai saputo rendere fino in fondo la complessità e la pienezza del suo rapporto con Thor.
Nei miei preferiti subito!

Recensore Master
02/11/12, ore 10:03

Divino: il tuo modo di scrivere, descrivere e presentare i personaggi nella loro complessità.
Magnifici i toni e le atmosfere epiche che rendono questa one-shot più profonda e più bella del film, del fumetto e di ciò che la mia fantasia aveva immaginato.
Come sempre... Complimenti.

Recensore Veterano
01/11/12, ore 23:50

Questa storia è bellissima.
Loki credo sia una delle figure più tormentate e bistrattate dei film marvel, colui che è destinato a fallire qualunque cosa faccia: non importa che si faccia quel che si chiede o quello che vuole, non riuscirà mai a emergere, non riuscirà mai a vincere.
Tutti, nella vita, si sono spesso sentiti come Loki, ma lui è così veramente. Odino può essersi impegnato quanto vuole, ma è sempre stato Thor il figlio prediletto, o forse solo il figlio. Quando abbandona Loki non gli dice di essere stato fiero di lui. Non gli ha mai offerto il trono, non lo ha mai ritenuto pronto ad affrontare le sue origini. O forse non lo ha mai ritenuto pronto.
Anche Thor lo ama in maniera egoistica, come un suo alleato, come un suo sostegno, come un SUO uomo. Ha sempre cercato di farlo diventare come lui, non ha mai provato a pensare come il fratello.
Ed è tutto reso da pochi, semplici ricordi, nel tuo stile meraviglioso.
Loki forse desidera davvero essere soltanto qualcosa di semplice e definito, e forse quando dice agli uomini che desiderano solo essere serviti esprime il suo più profondo desiderio, quello di avere un semplice e lineare compito da eseguire, e di avere un sentiero chiaro che lo porti, per una volta, a riuscire.

Recensore Junior
01/11/12, ore 14:32

Ma che bella, mi è piaciuta tanto :)
Sia lo stile originale di scrittura, sia gli sprazzi di ricordo di Loki. Si vede che ti sei informata bene sulle leggende norrene prima di scrivere questa one-shot.
Ecco, mi è piaciuto particolarmente il modo con cui hai saputo coniugarle con la trama di Thor (che, seppur coinvolgentissima, non è stata molto fedele alla mitologia nordica ù.ù). Hai fatto davvero un bel lavoro.
Complimenti :)
Silvia
(Recensione modificata il 01/11/2012 - 02:35 pm)