Per essere un esperimento, devo dire che è molto sentimentale.
Il fatto è... che non mi piace definirlo come l'hai definito tu (cioè con la parola esperimento), perché la profondità date dalle tue parole, che arricchiscono il contenuto e lo rendono anche personale a determinate persone (perché rifiuto che alcuni che leggeranno il componimento non si vedano protagonisti) è davvero forte, tant'è che lo considero un lavoro molto riuscito.
Tutti noi possediamo una storia personale, noi tutti abbandoniamo per questioni diverse le persone che abbiamo amato, sebbene le idee iniziali siano state diverse e si sia voluto sempre un epilogo nostro e personale: che siano amici o amanti, tutti siamo destinati a conoscere la sofferenza e vedere il rosso della sofferenza che ci permette di crescere, andare avanti.
Perché la vita dipinta da te non poteva avere un realismo così forte ed empatico come il tuo, che ho apprezzato dall'inizio alla fine, non importa che sia una drabble e quindi relativamente breve, le emozioni ci sono state eccome.
Quindi tanto di cappello al tuo 'esperimento', che è apprezzabile in ogni sua forma e le parole e le espressioni ricercate non fanno che dimostrare una cura e precisione davvero magnetica e piena di chiarezza nel donare realtà e sincerità.
Un abbraccio e ancora complimenti,
Watashiwa
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