Recensioni per
TV. -Telegiornale, è colpa tua!-
di Midori_chan

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/06/13, ore 19:20

Recensione relativa al contest "Torneo a colpi di slash"

Grammatica/ortografia/punteggiatura

Per prima cosa ti elenco un po’ di errori che ho trovato:
- La prima puntualizzazione che voglio farti è quella dell’utilizzo del trattino per i discorsi diretti. Tale segno grafico ha una serie di regole per il suo utilizzo, che non possono essere ignorate. Innanzitutto, per i dialoghi, il trattino corretto da utilizzare sarebbe il trattino lungo (—) o, volendo, il trattino medio (–). Quello che hai utilizzato tu è il trattino breve (-) che viene utilizzato unicamente per gli elenchi o per le parole composte. Inoltre, il trattino, nei discorsi diretti, va separato dal testo da uno spazio, non deve rimanere appiccicato alle parole, come hai usato tu. Altra cosa, la punteggiatura, con il trattino, ha delle regole ben precise. Ho visto che hai spesso fatto seguire il trattino da una virgola, quando questa non si può mettere esterna in questo tipo di stile grafico. Tu hai utilizzato il trattino come se fossero caporali (« e »), che invece supportano anche una punteggiatura esterna, e non come se fossero dei trattini. Un’ultima cosa, se dopo il discorso diretto non c’è una subordinata retta da esso, non ci va il trattino di chiusura. Per riepilogare, dunque, la forma del discorso diretto che utilizza il trattino si riduce a questi casi:
— A____.
— A____ — a____.
— A____, — a____.
— A____ — a____. — A____.
— A____, — a____. — A____.
— A____ — a____, — a____.
— A____, — a____, — a____.
Dove le lettere indicano maiuscole e minuscole ad inizio frase.
- non farmi incazzare Leo! <-- Argh, eppure nelle frasi precedenti l’hai fatto giusto. Manca la virgola del complemento di vocazione, ovvero prima di “Leo”, in quanto nome della persona a cui ci si rivolge. Credo sia una semplice svista, dato che più volte l’hai utilizzato in maniera corretta, ma mi pare giusto segnalartelo.
- Dannazione Leo, amico mi dispiace <-- qui l’hai sbagliato due volte il complemento di vocazione, quindi potrebbe non essere più un errore di distrazione.
- E’ notte <-- la forma corretta di “È” è appunto la lettera maiuscola accentata, che puoi ottenere attraverso la mappa caratteri o, se hai il tastierino numerico, digitando ALT+0200 (tast. Num.)
- Che vuoi fare Giù, uccidermi? <-- di nuovo un complemento di vocazione mancante.
Per il resto, non ho trovato altri errori; i verbi sono a posto, la struttura sintattica è ottima e pure l’ortografia è impeccabile. Peccato solo per gli errori elencati sopra, perché altrimenti sarebbe veramente perfetta.

Lessico/Stile

Lo stile che hai utilizzato è molto particolare. Riesci ad alternare alla perfezioni frasi sarcastiche con un avvenimento drammatico, nonostante l’utilizzo di una specie di stile copione, anche se non si può proprio definire così. Non indichi esplicitamente chi pronuncia ogni frase, come appunto è lo stile copione, eppure tutte le frasi indirette servono per descrivere l’ambiente, le azioni, come se fosse un copione teatrale. È una cosa molto particolare, ben gestita a mio parere, segno che l’autrice sa utilizzare le parole al meglio, perché non credo sia facile utilizzare uno stile simile.

Trama

Devo ammettere che l’ultima parte l’ho riletta più volte per capire cos’è successo, perché non pensavo che Giuseppe potesse veramente uccidere Leonardo. Cioè, all’inizio la storia mi sembrava una critica alla televisione, dove due amici si prendevano per il culo, facendosi scherzi stupidi. Invece la storia era molto più seria, fa vedere come uno scherzo innocente porta a qualcosa di ben più grave, addirittura ad un omicidio. La frase finale forse è la cosa che mi ha colpito di più, perché mostra un Giuseppe che si è fatto prendere dai pregiudizi, quando in realtà provava tutt’altro.

Originalità

Credo di aver già detto tanto nella trama, forse mischiando anche il mio giudizio sull’originalità. Sicuramente questa non è una storia che si trova ovunque, banale, anzi spicca di originalità. Forse il colpo di scena finale, la scena drammatica che chiude la storia, la rende ancora più particolare, inaspettata, e questo non può che andare a suo favore.

Giudizio personale

Beh, la storia è buona, anche se io preferisco un genere più allegro. Ammetto che ho dovuto rileggerla un paio di volte per capirla, soprattutto il finale, e spero di averlo compreso bene. Ad un certo punto ho pensato che Giuseppe si fosse ucciso, ma quell’ultima citazione mi ha fatto capire che no, effettivamente era Leo ad essere morto, e lui si sente poi in colpa per quello che ha fatto. Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio la storia di questi personaggi, perché alla fin fine erano due persone qualunque, Giuseppe e Leonardo potrebbero rispecchiare due persone qualunque, di quelle che si sentono tutti i giorni al TG, che si ammazzano per motivi del tutto insensati. Probabilmente era quello che volevi trasmettere, ma la curiosità su di loro mi resta.

Recensore Junior
29/05/13, ore 16:50

Lo sai che hai uno stile formidabile???? Ovvio che lo sai.
Storia quanto cruda che reale... credevo essere l'unica a pensare allo strano ordine delle notizie e dei programmi (es. Come prima notizia la belen di turno e come ultima il suicidio della ennesima vittima di bullismo), molte notizie vengono tenute da parte per l'ennesima stupidaggine, e ciò porta a dover cercare le notizie.
Per questo, anche a me, il telegiornale non piace.
Ok... Ci tenevo a lasciare una qualche traccia, baci, milla_

Recensore Junior
13/12/12, ore 23:10

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Lo stile è il tuo. Strano, inusuale, speciale e che rende il tutto così talmente figo da volerci entrare dentro. Uno stile che fino ad ora non ho visto ancora usare da nessun altro oltre che da te.
Ok, tipo, mi sono innamorata di questa storia fin da subito. L’originalità sta nel tema scelto, sta nel modo di scrivere e in tutto quanto. Sta nei personaggi. Sta nello stile.
E il finale. Voglio dire, un amore malato. Il tutto sembra un vortice di nonsense con sense che ti sbatte al muro e ti prende a pugni e ti accarezza in mezzo alle gambe, non so se mi spiego.
Sia Leo che Giu sono così talmente astratti che sembrano impalpabili, ma allo stesso tempo li senti dentro come se fossero parte del tuo intestino tenue.
Con tutte quelle citazioni random, con quelle costatazioni che tutti noi pensiamo, forse, ma che non soffermiamo mai ad approfondire.
Nel tuo classico stile, con personaggi tutti nuovi, con la Tv che fa da scenario macabro della vita reale, come le tette di kate in primo piano e l’omicidio della vecchietta di turno fatto dal figlio per prenderle la pensione.

Recensore Junior
20/11/12, ore 20:31

Da brivido.
Sul serio.
Devo dire che personalmente mi hai fatto rivalutare completamente in genere sceneggiatura che ho sempre snobbato ritenendolo veramente debole e abusato. Il modo di scrivere mi ha fatto venire la pelle d'oca. Anche il tema usato è scelto alla grande e quella specie di dedica/introduzione è una delle cose più vere che io abbia mai letto.
Mi trovo sinceramente a corto di parole e, anche se ero partita con l'idea fare una recensione molto dettagliata e specifica, in questo momento non ci riesco. Riesco solo a dire:
Brava. Brava. Brava.
Clara

Recensore Junior
09/11/12, ore 19:23

Non so cosa dirti davvero. Questa storia è la perfezione pura, cruda a tratti persino all'inverosimile, con quelle citazioni che mi hanno quasi fatto accaponare la pelle. Ma la parte migliore è il finale dove proprio io sono rimasta di sasso.
-E’ colpa tua, Leo, cazzo se è colpa tua!-, la visuale è dal basso, si vedono le scarpe di Giuseppe in primo piano, la messa a fuoco rende il viso, poco più in alto, sfocato.
Un movimento del braccio. Uno sparo.
Il corpo di Giuseppe si piega su se stesso, il volto cade davanti lo sguardo, schizzi di sangue ricoprono la visuale.
-Il pane italiano è il più buono d’Europa, lo confemano… -, la televisione continua a suonare in sottofondo.

Giuro che ancora stento a credere che Giuseppe si è ucciso (ammesso che io abbia colto il senso, data la mia poca intelligenza)
Una cosa positiva è che mi hai fatto scoprire il vantaggi di scrivere come sceneggiatura cosa che finora poco sopportavo. Davvero complimenti e mi auguro che la tua carriera possa andare ben oltre la pubblicazione in questi siti. YY

Recensore Junior
09/11/12, ore 18:24

Mi è piaciuta molto.
Soprattutto perchè guardo StudioAperto e sei riuscita a catturare quello che penso anche io sui telegiornali. Lo stile è perfetto per raccontare, crudo e scorrevole. Le citazioni sono terrificanti ed è giusto così.
Nel complesso, direi che mi ha fatta rendere conto che queste cose le penso anche io, più o meno consciamente, e proprio per questo è bello vederle finalmente nero su bianco. Direi che la presentazione è ottima e sintetizza bene quello che è il cuore di questa piccola storia che fa riflettere:
'Per il telegiornale, che condisce con troppi fronzoli le notizie;
per il telegiornale, che mette “My Immortal” come sfondo ad uno stupro perché così le persone piangono;
per il telegiornale, che pensa che a noi importi se Belen ha le mutande o meno;
per il telegiornale, che ci riempie le orecchie di stronzate invece di darci notizie;
e infine per il telegiornale, perché se una persona muore, non è un uomo, ma un uomo di colore, se un ragazzo viene picchiato, non è una vittima, è omosessuale, se un giovane si suicida, non è un disoccupato, ma uno straniero…'
Insomma, mi è piaciuta molto e ti faccio i miei complimenti ;)