Recensioni per
Parole a colori.
di Nielle

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/11/12, ore 22:55

Sono davvero ammirata. Specialmente dagli ultimi due versi, li ho trovati splendidi. Ho sempre pensato che i poeti antichi, quando attribuivano la loro opera alle Muse, avessero ragione: quando si scrive non si ragiona più, si affonda in un sentimento diverso da tutti gli altri, una creatività che ha una sfumatura quasi divina, insondabile. Di solito detesto le poesie in cui si parla di ispirazione e dello scrivere, più in generale, ma questa mi piace davvero: perchè hai definito la creatività con leggerezza ma non con superficialità, descrivendola per ciò che davvero è, un modo per dare vera e propria vita ai propri pensieri che trascende dalla razionalità e dalla realtà di tutti i giorni. Una cosa sola: non trovo del tutto corrette le omissioni delle vocali dell'ultima sillaba di "riaffioran" e "rincuoran", che di per loro non sarebbero sbagliate, nel mezzo di un verso, ma inserite alla fine costituiscono una piccola (piccolissima) imprecisione - anche se la licenza poetica consente parecchie cose, e chissà, forse anche questa, a mia insaputa. In ogni caso ho preferito dirtelo perchè penso che, oltre che complimenti, a volte sia utile ottenere anche delle precisazioni... Apprezzo molto ciò che scrivi e proprio per questo voglio essere sincera e darti qualche consiglio. In ogni caso sono felice di averla letta, penso sia una riflessione preziosa e una poesia molto piacevole da leggere. Anche tu, brava davvero :3
...Solo una curiosità, quanti anni hai? Non voglio stalkerarti, ma quando recensisco vorrei poter sapere l'età dell'autore, per me si tratta di un particolare importante. Io ne ho diciannove, e ci sono dei '97 che scrivono già meglio di me... Certe volte mi scandalizzo! :)

Nuovo recensore
07/11/12, ore 18:07

Bellissima poesia. Concordo pienamente. Si, un suono più bello non esiste,
ma la cosa più bella è quella macchia sul dito accompagnata da quel calletto,
"il callo dello scrittore". Proprio qui vedo il motivo per la quale la mano non
sente ragioni e quel bianco e nero.. o quel nero sul rosa del dito, di vita ci colora.