Wow...non avevo mai considerato yamcha da quel punto di vista... La leggerezza con la quale toriyama tratta quegli argomenti mi ha fatto passare la coppia yamcha/bulma come un gioco, un attimo fuggente... Cos era mai quella coppia in un momento critico come l'attacco dei cyborg, cos era mai l'amore in confronto alla guerra, e poi chi è yamcha in confronto a vegeta, il principe dei sayan... Eppure anche yamcha ha dei sentimenti e sono quelli a motivare le azioni di un uomo...sarà per questo che, una volta cresciuto, dragonball ha perso molto del suo fascino (e con questo mi tiro contro le ire dei fan).
Con questa storia hai dato a dragonball lo spessore emotivo che gli mancava (almeno secondo me)... Cosa spinge un uomo a diventare più forte? Ma nel perseguimento degli obbiettivi bisogna ricordarsi cosa si sacrifica durante il tragitto perchè se sacrifichi troppo alla fine non ti rimane niente...
Okkey...vaneggiato abbastanza...come al solito rimango affascinato da quello che scrivi^^ è un'ottima storia, non c'è che dire...non posso dire di essere diventato un fan di yamcha/bulma perchè tutto sommato non ha avuto successo come coppia...e la colpa nel manga come nella tua fic è proprio di yamcha...ma la tua storia mi ha fatto rivalutare il personaggio. Ciauu

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Ciao! piacere di leggerti (mi sembra giusto esordire così visto che non ti avevo mai letta nel fandom).
Mi è piaciuto come hai caratterizzato questa coppia, sebbene penso Bulma sia stata meno legata a Yamcha ma veramente stravolta dalla passione per Vegeta, quindi credo che tra i due lei non nutra risentimento per l' ex. Comunque hai dato un tono diverso a loro due come coppia, Yamcha lo hai trattato bene alla fine, visto che è odiato (esageratamente) da molti fan anche se alla fine lui è un bel ragazzo e pure buono (ha solo un povero debole per le belle donne!) e hai romanzato un pò questo punto della loro relazione in cui si lasciano per sempre. Mi è piaciuto anche lo stile, molto semplice, fluido e davvero piacevole da leggere. ^^
alla prossima!
p.o.
(Recensione modificata il 10/11/2012 - 08:37 pm)

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(Valutazione ottenuta nel Contest 'Fuori dai propri schemi', a cui la storia ha partecipato, classificandosi seconda).

[Ho lasciato il giudizio così com'è, per la parte grammaticale, data la questione 'trasparenza', ma lieta che abbia preso in considerazione e apprezzato le mie correzioni ^-^]

Grammatica e stile: 9,46/10

Ho riscontrato più volte dei difetti a tal proposito:

• utilizzo di termini impropri alla narrazione (v. esempi e e-mail con la correzione del testo).

Faccio degli esempio:

L’idea di poterlo imitare, se da un certo punto di vista lo spaventava, dall’altro lo dilettava non poco, e scoprirlo l’aveva sorpreso parecchio: certo, aveva sempre desiderato sposarsi, […].

Il narratore, anche se evidentemente onnisciente, dovrebbe astenersi dall’uso di questi vocaboli, a mio parere, in quanto sarebbero più adatte quando il narratore è il personaggio stesso. La voce del narratore dovrebbe mantenersi più o meno neutra ed essere chiara, non vaga usando termini come ‘quasi’, ‘praticamente’ etc, se non strettamente necessari.

• Scelte improprie nel lessico e utilizzo di forme grammaticalmente non azzeccate, non particolarmente gravi ma che, se corrette, migliorerebbero la qualità. Le ho segnate e argomentate nella correzione.
• L’uso dei puntini di sospensione all’interno della narrazione. Questi andrebbero evitati il più possibile, soprattutto all’interno della narrazione, dove son generalmente superflui. Non ho corretto quelli nei dialoghi, perché non erano esagerati e ci stavano bene nel contesto.
• Ho notato altri errori, alcuni evidentemente di distrazione o di battitura, e li ho tutti segnati nel file, così li trovi più facilmente.
• Due volte hai scritto “È” come “E’”. Non è un errore grave, ma l’apostrofo non è un accento, quindi sarebbe meglio scriverla per bene quando possibile. Capisco il non scriverla sempre, ma in un testo narrativo è meglio farlo. Oltre al copiarla da un font o farla risultare dopo un punto, si può scriverla minuscola, evidenziarla e poi cliccare contemporaneamente i tasti ‘Shift’ e ‘F3’ (il metodo è funzionante su Word).

Per il resto, non ci sono errori di particolari errori e la fic è scritta bene. Lo stile usato è semplice e adatto al contesto.

Utilizzo del prompt e del luogo: 8/10

Il luogo, di per sé, è presente, quindi nulla da dire su questo punto. Per quanto riguarda il prompt ‘solitudine’, questo è presente, sebbene vada estrapolato dal contesto e non sia esplicitato con riflessioni su di essa.

Yamcha è solo, e sappiamo che questa solitudine lo accompagnerà per il resto della sua vita. Questa sua caratteristica è facilmente rilevabile, in quanto prima se ne va, lasciando sola Bulma — e abbiamo quindi un’altra solitudine — ad allenarsi con Tenshinhan e Jiaozi, isolandosi completamente dal mondo. Al suo ritorno, la sua solitudine diventa ancora più evidente: la donna che sperava di poter sposare è in attesa di un bambino da parte di Vegeta, che l’ha a sua volta lasciata sola. Capisce, nel momento in cui vede lo stato della donna, che nella sua vita di quello che aveva cercato di costruire, non rimane più niente. Lui è solo, è destinato alla solitudine e si prepara ad affrontare i Cyborg in uno stato mentale che lo porterà alla morte, al nulla.

Sei stata brava a utilizzare un prompt così (e, fidati, ne so qualcosa, avendolo pescato in ben due Contest!) senza ripetere spesso la parola, ma limitandoti a farne il motore della storia, delle emozioni e delle vite dei personaggi.

Purtroppo, la nota dolente è che, per quanto triste, non definirei la storia Drammatica, così come, pur essendo in tutto e per tutto un Missing Moment, alla fine c’è una lieve incongruenza che non lo fa rientrare totalmente in questo ambito, ovvero il calcolo della data di nascita di Trunks, che nella tua fic, da quello che ho capito, si lascia intendere che nasca a giorni dall’arrivo dei Cyborg.

IC dei personaggi: 10/10

Yamcha: È lui, assolutamente. L’ho trovato perfettamente IC in tutta la storia. Lui era davvero innamorato di Bulma, lei era l’unica donna della sua vita, quella con cui si sarebbe voluto sistemare, sposare e creare una famiglia. Ma, d’altra parte, ha temporeggiato troppo per riuscire nel suo intento.

È servita quella inaspettata frase di Goku a fargli capire ciò che voleva, ma, ahimè, in un momento troppo delicato per occuparsene. Yamcha è altruista, e mettendo il destino della Terra prima della sua stessa vita, ha finito col perdere l’occasione offertagli. Ma l’ha fatto perché voleva costruire un mondo migliore, poiché, una volta sconfitti i Cyborg, la Terra sarebbe stato un luogo tranquillo e decisamente più adatto a metter su famiglia rispetto a un Mondo in cui vi è la coscienza che, in pochi anni, questo verrà buttato nel caos.

Non si mette poi contro la decisione della donna, bensì l’accetta perché l’ha veramente amata. Sa che entrambi soffriranno, ma sa anche che non può nulla contro lei, che ormai non vuole più stare con lui. Può lottare contro i Cyborg, o almeno è pronto a farlo, ma non contro Bulma, una donna tanto forte caratterialmente, molto più di lui. (10/10)

Bulma: Anche lei l’ho trovata IC, non vado oltre perché non ho comportamenti OOC da segnalarti e quello che avevo da dire su di lei l’ho già detto diagonalmente. (10/10)

 Gradimento personale: 4/5

Non assegno il punteggio pieno per via dei vari errori che ti ho segnalato e perché l’uso dei pacchetti (prompt e luogo esclusi), si avvicinano a quanto richiesto, ma non li soddisfano completamente.

Premio speciale:

Ho apprezzato in particolare il tuo Yamcha, che è purtroppo maltrattato nel Fandom. 

Questo è anche il motivo per cui lo ritengo vincitore della Categoria 'Miglior personaggio meno trattato sul Fandom', perché gli hai dato un po' della dignità che merita.
 

 TOT: 31,46

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