Allora, innanzitutto i convenevoli. Vengo in pace, quindi spero che non ti offenderai nel vedere questa bandierina bianca. Vorrei solo darti una mano e spero di riuscirci. Non vorrei demoralizzarti dato che sei appena approdata su queste sponde. Dunque, premetto anche che il fatto che io non sia un’estimatrice della Pearl non influenza il parere che ho su questa shot, anzi. Ho recensito in passato con bandierine verdi anche storie su coppie che non mi piacevano e che non mi piacciono tutt’ora, perché quello che darò alla storia sarà un parere oggettivo, o almeno cercherò di renderlo tale il più possibile.
La storia è breve, ma di questo non mi importa. Non sarebbe un difetto se, nel limite di parole che ti imponi, fossi riuscita ad esprimere le emozioni in maniera molto incisiva in modo da colpire il lettore. E, in composizioni brevi, anche una grammatica perfetta può fare la differenza. Ma, ahimè, la grammatica perfetta non è una caratteristica della tua fic, sebbene io abbia visto molto di peggio. Dunque, ti segnalo alcuni errori.
Hikari si affacciò sulla finestra della camera d' albergo, in cui alloggiavano lei e Shirona, con gli occhi lucidi.
“con gli occhi lucidi” messo in quella posizione sembra riferito sia a Hikari sia a Shirona. La frase corretta sarebbe “Hikari si affacciò con gli occhi lucidi alla (“sulla” in questo caso non va bene, andrebbe bene se fosse “si affacciò alla finestra che dava sul prato”, per farti un esempio banale) finestra della camera d’albergo in cui (secondo me sta benone senza virgola) alloggiavano lei e Shirona.”
sapendo già che Satoshi si trovasse in quella regione
In questa subordinata, “sapendo” esprime idea di certezza. Il congiuntivo “si trovasse” sarebbe giusto per esprimere dubbio e incertezza, dato che questa è la funzione che viene tradizionalmente attribuita a questo modo verbale. Quindi sarebbe meglio coniugare all’indicativo.
pochi giorni fa
“fa” non va bene con la narrazione al passato. Da sostituire con “prima”.
come il colore del cielo del cielo che c' era quella sera
Errore di distrazione: hai ripetuto due volte “del cielo”.
credendo che la sua allenatrice si fosse ammalata o nel peggiore dei casi che stesse male.
“si fosse ammalata” o “che stesse male” scritti in questo modo significano la stessa cosa e non vedo il motivo per cui dovrebbero esserci due espressioni tanto simili sinonimicamente. Forse volevi scrivere “che stesse male psicologicamente”.
tranquilllizzarlo
Qui un errore di battitura. Una tripla “l”.
avrebbe avuto la possibilità di stare di nuovo a fianco di Satoshi, anche se quello che li legava era un legame che andava ben oltre l' amicizia.
“anche se” è un’avversativa troppo forte per stare in questa frase. Se il concetto fosse spiegato meglio, avrei lasciato passare questa svista. Purtroppo bisogna un po’ scervellarsi e arrivare alla conclusione attraverso difficili associazioni di idee. Quello che ho capito: probabilmente tu pensavi che fosse chiaro il paragone tra l’amicizia di Pochama e Pikachu e quella tra Hikari e Satoshi, ma non lo è molto. Se lo fosse stato, sarebbe stato normale scrivere “anche se”, visto che stai smentendo il fatto che tra Satoshi e Hikari ci sia solo semplice amicizia.
Ci sono anche alcuni problemi con la punteggiatura: sembra che tu non la usi abbastanza e, in particolare, hai paura delle virgole. Quando trovi il coraggio di metterle, spesso si trovano dove non dovrebbero esserci. Beh, se è così non ti biasimo, ma ti consiglio comunque di studiare un po’ la punteggiatura, che è assolutamente fondamentale per la scorrevolezza di un testo.
Adesso passo a parlare nello specifico della trama. Trama che non c’è, e questo non è un problema per una shot così breve. Ma, se tu avessi usato uno stile particolare per esprimere certi sentimenti (che sono un po’ scontati per la trama di una fic, ma di questo ne parleremo tra poco), il risultato sarebbe stato migliore. In realtà è scontata, come già ho accennato, perché c’è il tuo tentativo di raccontare in formato slice of life la reazione di Hikari ad una lieta notizia. Insomma, nonostante il fattore “già-visto” poteva uscirne una storia migliore se non fosse stato per il classico problema delle descrizioni abbastanza ingenue (che lasciano comunque intendere la possibilità di un margine di miglioramento, e che sarebbero andate bene in una storia originale e avvincente, piena di colpi di scena eccetera) e per considerazioni accessorie come la presenza di Shirona nell’albergo. Se tu avessi spiegato perché si trova con Hikari o, meglio ancora (perché non avrebbe comunque troppo senso citarla), se le avessi dato un ruolo nella storia, avrebbe avuto senso mettere il suo nome. Invece, rileggendo e facendo un po’ di labor limae avresti compreso da te che quella considerazione era inutile e che lasciava il lettore a porsi un paio di domande.
Per finire, ti consiglio semplicemente di leggere e rileggere le storie prima di pubblicarle, dato che hai una base grammaticale discreta. Rileggile anche ad alta voce, se pensi che ciò potrebbe aiutarti.
Ora devo chiudere che qui devo scappare. Tieni bene a mente queste cose e andrai benone! Alla prossima.
Aki
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