Recensioni per
Cocci di un Cuore di Pietra
di Melpomene Black
Ti basti sapere che io questa storia l'adoro dalla prima all'ultima parola. Devi proprio dirmi che film hai visto perchè se fa scrivere cose così meravigliose. Non sono esattamente d'accordo con il giudizio della giudiciA in fondo alla pagina: non la sto criticando perchè non mi sto riferendo al lessico, stile o caratterizzazione dei personaggi, ma per il gradimento personale e l'originalità che è una cosa assolutamente personale. A me è piaciuto terribilmente l'uso di queste onomatopee, ti coinvolgono nella Flash-fic secondo me, ti fanno percepire tutte le emozioni di Merope, amplificandole. Certo è confusa, non si capisce se è un sogno, una visione, una metafora o addirittura la realtà ma a parer mio è anche questo che la rendo così speciale. Il turbine di immagini che ti si forma nella mente riga dopo riga. Per quanto abbia girato nel sito, non ho mai trovato niente di simile. |
[Recensione premio per il contest "E la morte non avrà più dominio"] |
Questa storia è strana, ma, tranquilla, è un complimento :) |
RECENSIONE PREMIO CONTEST "BUONA LA PRIMA" - 1°POSTO |
Siccome mi piace molto il personaggio di Merope Gaunt, peraltro veramente poco, se non per nulla considerato, quando ho letto nel contest chi era la protagonista della tua fic mi sono fiondata e.... WOW!!!! Straordinaria. |
Il primo aggettivo che mi ha ispirato questa shot è assordante. Assordante perché piena zeppa di rumori, siano essi immaginari o reali. Giochi sui due controsensi iniziali (crepitio del fuoco spento e ticchettio di una pioggia che non scende), che fanno pensare che la povera Merope abbia ormai perso parte del suo senno, talmente addolorata dall’indifferenza del marito che il suo silenzio le appare rimbombante di suoni e rumori illusori. Sembra un incantesimo- anzi, un incubo allucinante con tanto di acufeni- cui solo i rintocchi di mezzanotte, credo l’unico suono reale, pongono fine. Fa pena Merope, il suo supplicare alternato a tono di comando. Come nella scena di un film, ti sembra quasi di udire il rumore del vetro che si frantuma, il rombo del tuono che accompagna il fulmine e la “distruzione” dell’immagine dell’uomo amato- ora si capisce che era un incubo fin dall’inizio- e poi l’urlo che continua, continua…mentre tutto il suo mondo, tutti i suoi progetti, cadono a pezzi insieme alla sua casa, in una visione delirante che solo una mente molto scossa può concepire. E poi c’è il dolore a riportarla alla realtà, il dolore dei frammenti che affondano nella carne. Insieme al bicchiere si è rotto il suo cuore, per sempre. |
Trovo la tua flash bellissima, quasi inquietante. Secondo me sei stata brava, con l'uso delle frasi piuttosto brevi e concise, di ricreare l'atmosfera di questa sorta di incubo. (Da quel che ho capito Merope sta sognando.) |