Chi ha sofferto, dice chel'amore fa schifo.
Chi non ha avuto questa sfortuna dice il contrario.
Dubito di poter stabilire, nella mia vita ancora breve come la mia esperienza, quale sia la verità. Di solito si dice che stia nel mezzo.
Amare vuol dire, come tu hai detto, concedere parte o tutta la propria anima a qualcun altro e questo significa, per molte persone (purtroppo me inclusa) essere vulnerabile. Anch'io ho visto mia madre in condizioni disperate e ancora oggi, anche se prova a mascherarlo, porta i segni di una cicatrice che spero il tempo, più di quanto ne sia già passato, sarà in grado di guarire.
Tuttavia, forse nella mia ingenuità, continuo a sperare e a credere. Credo che il potersi aprire con qualcuno possa essere un viaggio che la tua immaginazione da sognatore puà fare solo in parte, offuscandone e velandone i paesaggi. E il concedersi non significa necessariamente perdere l'uso delle proprie gambe, ma solo avere la sicurezza che, quando sarai stanca, avrai qualcuno a cui appoggiarti per poi riprendere il tuo cammino.
Perché chi non ama, e nessuno ne è in grado, è di pietra, e chi non sarà mai amato, prima o poi, si sentirà solo, chiuso nella sua amarezza per non aver avuto il coraggio di provare.
Perché amare, è anche avere coraggio, e chi non ama, non ne ha abbastanza.
A volte si ha solo bisogno di una pause, di un po' di riposo per leccarsi le ferite, ma non si può passare tutta la vita a farlo.
Spero un giorno tu trovi la persona giusta =) |