Ecco un'altra storia di Rachele (: per quanto ovvia sia questa frase, ogni volta che ti leggo lo penso. Perché hai uno stile tutto tuo che si nota fin dalla prima riga, ed è bellissimo!
Com'è bellissima questa shot, che come hanno e hai già detto ti riprende molto, ma non lo dico solo perché è una cosa che tu hai fatto notare a fine capitolo, si vede proprio. Perché sono del parere che alcune "scene" per poterle scrivere, bisogna prima averle vissute. E tu scrivi da Dio, quindi collega le due cose xD
Davvero bella Rà, credo che un po' tutte sognino serate come quella di Ginevra: che iniziano svogliatamente, ma finiscono nel migliore dei modi!

Ps. Anche io odio la gente che se ne va prima dei titoli di coda. Fosse per me, rimarrei anche fino alla loro fine e a volte lo faccio -o non avrei mai scoperto i secondi finali di Potc xD. 

Ancora complimenti, spero scriverai più spesso, un bacione.
Mary

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Sappi che hai rischiato di farmi commuovere di fronte a 21 cretini e alla professoressa di italiano, già abbastanza provata dalla spiegazione di Leopardi.
Sul serio, sei bravissima! Questa fic è davvero tenera, sei riuscita a trasmettere appieno ciò che prova Ginevra. E mi sarebbe venuto quasi naturale pensare che qualcosa di biografico c'è, anche se non lo avessi specificato tu stessa: in modo in cui hai reso le sue emozioni, spiegandola attraverso piccoli gesti e attraverso quella canzone (bellissima) che hai saputo accostare perfettamente ad ogni frase.
Hai creato un piccolo capolavoro, quindi vedi di farti venire più spesso l'ispirazione improvvisa! 
Un bacione enorme!
Fra.
(L)

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E' tenera e speciale proprio come te.
Non posso dire molto di più oltre a quello che ti hanno già detto le altre che hanno recensito prima di me.
Ci sei te anche se non è autobiografica, o almeno non del tutto. Io ci vedo te e ci vedo quel fottuto ritardatario.
E' molto dolce, nostalgica, ma bella.
Tu sei unica, sul serio.
Questa storia è un gioiellino.
Un abbraccio forte.

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Rach, dovresti scrivere di getto più spesso se ne vengono fuori shot così :)
Mi è piaciuta davvero, è dolce, un po' nostalgica e la canzone che accompagna la serata di Ginevra è stupenda (la versione acustica è wow.) ed è bello come hai fatto corrispondere le strofe della canzone ai vari momenti.
Scrivi benissimo come al solito, ho adorato la frase in cui dici: "Chiudo la giacca, faccio partire la musica e incrocio le braccia.
Mi abbraccio."
è un sacco tenera e mi ha messo addosso un pizzico di nostalgia per non so che cosa.
Comunque complimenti ancora, continua a scrivere cose belle come questa perchè è un piacere leggerti :)
Un bacio,

Ceci

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Molto bella, semplice, vera. Facile immedesimarsi in Ginevra, facile prendere decisioni strane d'impulso, per starsene da soli anche in mezzo alla gente. Facile desiderare capelli neri. Già. (Potevi farlo biondo, cavolo. Così non ci pensavo.)
Cito la Macci e ti dico che qualsiasi cosa una persona scriva è speciale, perché l'abbiamo tirato fuori dalle nostre anime. C'è sempre qualcosa di noi, sempre, e per questo da una persona meravigliosa come te non poteva che uscire una shot vera e significativa.
Brava, more, e continua a scrivere. Per favore.
(L)

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