Beh, sė. Alla chiusura, subito prima dell'inizio dell'ultimo paragrafo, ho quasi pianto.
Sei riuscita a trattare, per l'ennesima volta, una storia bella, dolorosa e insieme complicata in modo leggero e profondo: si legge in un attimo, ma ti colpisce di certo.
Ultimamente ho lavorato con molte persone da Teheran, e ho potuto constatare -specie parlando con le ragazze- che le cose non sono cosė rosee come molto spesso ora l'India metropolitana viene descritta. Se la condizione di una normale ragazza ventenne č come alcune di loro mi hanno detto, non voglio immaginare -ma tu meglio di molti altri l'hai ben descritto- come possa essere per dei ragazzi omosessuali.
Ho adorato ogni singolo dettaglio, davvero. Questa rientra di certo tra le tue storie -insieme ai pescatori, ahaaah <3- che di certo preferisco; forse anche per questo finale cosė crudo ma vero.
Shinkou kissu,
Bea |