Questa mia recensione vuole esse più che altro un'informazione per te nella prima parte non sapendo se tu abbia dato o meno l'autorizzazione all'autrice di "Di sangue e d'ombra" ad usare alcune parole della tua storia e soprattutto la scena clue. Ti riporto qua il testo dell'epilogo della sua storia:
-Il poliziotto dovette chiamare a raccolta tutto il suo coraggio per coprire i pochi passi che lo separavano dal vrykolakas; senza riflettere, senza domandarsi se il piombo mortale potesse o meno fermare la creatura e solo confusamente sperando che almeno l’avrebbe rallentata, usò l’unica arma che possedeva e scaricò l’intero caricatore sul mostro che, colpito al torace e all’addome, lanciò un urlo spaventoso - che nulla possedeva di umano - e si girò verso di lui.
Con una velocità soprannaturale, senza dargli il tempo di ritrarsi, gli afferrò il polso destro: il suo tocco era gelido come la pelle di un serpente, eppure bruciante, doloroso al pari del fuoco.
Mac urlò per il dolore e tentò di liberarsi da quella morsa che lo serrava, spietata, con una forza che lui non sarebbe mai riuscito a vincere.
...
L’essere lasciò la presa e Mac cadde in ginocchio, tenendosi col sinistro il braccio destro intorpidito come da un gelo mortale; la creatura, indebolita nella sua veste terrena dalle ferite inflittele dal detective, indietreggiò a sua volta, resa più vulnerabile all’esorcismo che Stella stava tentando.
...
Mac invece, in ginocchio, respirava a fatica per il dolore; il braccio fremeva e gli faceva male dal polso fino alle spalle per quel contatto ultraterreno.
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L’essere mostruoso urlò, facendo tremare le pareti e il pavimento della cripta, quando Stella con un gesto preciso rivolse la punta di acciaio contro il proprio petto e la affondò dritta nel cuore fino all’impugnatura. Cadde in ginocchio, trattenendo a sua volta un gemito di agonia.
Mac a quel punto, nonostante il dolore, si sollevò in piedi e si avvicinò alla collega, ma non riuscì a impedire che Stella, con le energie che le rimanevano, si trafiggesse il polso sinistro con un’altra delle punte che aveva portato con sé, cadendo poi sul pavimento semisvenuta.
Col cuore in gola, quasi sopraffatto dall’angoscia, il poliziotto comprese il disegno di Stella: se evidentemente non era riuscita a uccidere il mostro, avrebbe ucciso se stessa. E quindi anche lui.
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Prima di chiudere a sua volta le palpebre, vinto dalla sofferenza, Mac Taylor vide che il mostro era ormai trasparente, il viso cristallizzato in una smorfia di incredula disperazione.
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Quando si volse verso l’estremità della cripta, il vrykolakas era scomparso.
Per l’eternità.-
Ho saltato alcuni pezzi, ma a me sembra moltissimo la stessa storia, direi che il plagio è evidente a meno che tu non le abbia dato un'autorizzazione...
Solo per fartelo sapere...
Ora ti recensisco come si deve la storia: avevo visto un paio di episodi di Supernatural, ma come spesso mi accade con le serie tv, l'ho perso di vista... interessante cross-over! Mischiare la razionalità eccessiva di Mac (ti segnalo un piccolo errorino, e non prendertela a male, ma il nostro eroe non è ancora diventato Tenente della polizia e non lo diventerà mai, è solo un Detective di primo grado http://it.wikipedia.org/wiki/New_York_City_Police_Department così ti vedi anche dove sta realmente nella piramide!) e ciò che invece i due giovanotti sanno sul soprannaturale rende il tutto molto interessante e inusuale!
Complimenti vivissimi, anche se ogni tanto faccio fatica a identificare il tono in cui i personaggi parlano, ma purtroppo non si possono vedere gli attori recitare...
Alla prossima!
Aly |
