La favola di Cappuccetto Rosso normalmente non sembra particolarmente profonda, una bambina un po' sciocchina che non ascolta la mamma e si fida del lupo.
La TUA storia è del tutto diversa gli hai dato un'intensità maglifica.
Complimenti la storia è inquietante e sono contenta che tu non ci abbia messo il solito " lieto fine" avrebbe stonato troppo.


E c'era un albero nudo e tremante, ma dietro non c'era più nessuno.
E c'era invece un cappuccio rosso rosso, ma rosso come il sangue, nero come la terra su cui ora riposava.
E c'erano due occhi verdi verdi, caduti dentro al lupo.
E per la prima volta quel qualcuno che aspettava non ricevette quel qualcosa,
perchè lei non c'era più a ballare mentre andava, c'era solo un lupo che la sovrastava.

C'era una volta una ragazzina, con un cappuccio rosso rosso e gli occhi verdi verdi.
C'era. C'era. C'era.
Bellissimo complimenti

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Ho letto la tua storia,penso che sia fantastico il paragone che hai fatto, il modo in cui hai raccontato la storia a mo' di favola me l'ha fatta sembrare più inquietante.
Comunque hai reso molto bene il concetto, brava davvero.

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oh. mio. dio.
non posso credere che tu non abbia avuto ancora nessuna recensione, hai reso benissimo il concetto dell' uomo-lupo e di cappuccetto rosso-l' innocenza, si capisce perfettamente il paragone, amo il modo in cui hai reso questa favola, credimi capita di rado che una favola mi colpisca, ma la tua mi ha travolta!
non sono molto brava ad esprimermi ma quello che hai scritto merita tantissimo!

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