Recensioni per
Eredron
di Ryeichel_Blasphemy

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
26/12/12, ore 20:59
Cap. 3:

Scusa il ritardo, ma tra le verifiche finali a scuola, la casa da tirare a lucido per il Natale, e un pranzo di Natale allucinato, dove tra antipasti e primo i ragazzi si mettono ad escogitare modi originali di far saltare lo stereo e dove tra primo e secondo gli uomini si mettono a pulire la stufa, ho avuto veramente poco tempo da dedicare a EFP XD Ne approfitto per farti (in ritardo) gli auguri di Natale, di Capodanno, dell'Epifania e di Pasqua nel caso non dovessimo sentirci per un po' di tempo v.v

I due fratelli erano identici al padre, neri di capelli e scuri di pelle, alti più di lui nonostante avessero due o tre anni in meno
- Questa frase non la capisco. Alti più di lui si riferisce al padre o a Eredron? Io direi al padre, perché è lui l'ultimo termine di paragone, però non si capisce quei due o tre anni in meno a cosa si riferiscano: i fratelli hanno due o tre anni meno di Eredron? o la differenza tra loro è di due o tre anni?

Io cambierei i trattini per le più pratiche caporali («»), così non ti esce quella brutta impaginazione .-.

Troran - Ah, altro nome simile ad un personaggio di Eragon (Roran, anche lui imparentato col protagonista XD)

a capire cosa c'era scritto - dal momento che "cosa c'era scritto" è ripetuto due volte in due righe, dovresti sostituire con un'espressione diversa: cosa dicesse, per esempio. A me pare che ci vada il cogniuntivo, però non ne sono sicura al 100% .-.

urlavano i novi delle verdure - nomi, attenzione ai refusi ^^

Beh, effettivamente è un capitolo in cui non succede praticamente niente... Poteva essere riassunto e allegato al capitolo due. Speriamo solo che l'elfo dia qualche spiegazione convincente perché sì, è chiaro come il sole che si tratta di un messaggio criptato v.v

Recensore Veterano
26/11/12, ore 14:01
Cap. 2:

Chiedo venia per il ritardo, ma quando si devono tirare troppi fili contemporaneamente finisce sempre che te ne scappa qualcuno :|

Si cambia completamente stile rispetto al prologo, e di questo non posso che esserne grata: ora la lettura è molto più scorrevole e di conseguenza piacevole. A livello di grammatica è perfetto, e anche la sintassi e la punteggiatura vanno bene (tolto un paio di virgole che io avrei messo in modo diverso e un errore oggettivo che ho segnalato più giù.)

Angolo dei dubbi dubbiosi: com'è che un armatore ricco come Shona sia incazzato con la famiglia di Feran perché loro (i Feran) hanno molti contatti con l'esterno? E Shona non ce li ha? E poi, cos'hanno i fabbri per avere molti contatti con l'esterno in un mondo (tendo a pensare) simil-medievale? E perché Shona ce l'ha tanto con i Feran? Voglio dire, cosa gliene frega a lui? E se Shona è così incazzato con i Feran (e quindi anche con Eredron) perché lascia che la propria figlia stia con il ragazzo fuori dalla sua visuale? E perché la figlia del più grande armatore di Anon fraternizza con un semplice fabbro? E perché Eredron si reca a casa di Shona e non all'Arsenale? Perché c'è un Arsenale nel porto di Anon, vero?

Quei due ragazzi hanno un senso dell'umorismo alquanto particolare °-°

E' inutile specificare che dalla ferita dell'uomo sgorga il suo sangue rosso.

Era un elfo, su questo non c'era dubbio ma strano - aspetta, questa frase non mi è molto chiara: "strano" si riferisce ancora all'elfo, o alla situazione? Perché se si riferisce all'elfo ti sei mangiata la virgola alla fine dell'incidentale LOL E se riferisce alla situazione la virgola devi metterla lo stesso v.v

ma fu bloccato da Tias, che lo tenne fermo - è ridondante: se lo blocca è ovvio che lo tiene fermo.



Beh, ancora non mi convince moltissimo, ma ho deciso di fidarmi degli avvertimenti e delle rassicurazioni dell'autrice v.v Sperando che la pergamena non contenga qualche Pericolosissimo Incantesimo che non può assolutamente finire nelle mani del cattivo di turno, perché altrimenti l'elfo sarebbe un emerito coglione ("bambino, qui c'è la valigetta del presidente Obama, mi raccomando non farla vedere a nessuno e non premere il pulsante.") Da parte mia spero che ci sia scritta la ricetta segreta della Coca Cola, ma non voglio illudermi troppo ç.ç

Recensore Veterano
22/11/12, ore 09:37
Cap. 1:

Anzitutto complimentoni per la scelta del nome del protagonista: non si capisce proprio che Eredron è preso da Eragon (che a sua volta è nato da Aragorn, ma lasciamo perdere...)

Si inizia con un flashback, e subito ci viene presentato il Gran Signore di Turno del Regno del Male, Generale delle Forze Oscure, Lord delle Province Nebbiose Del Terrore Strisciante e Geniale Inventore dei Pizzoccheri alle Spinaci. Ah, menzione d'onore per la descrizione del Signore. Bellezza corrotta, nera e sporca, oltre che essere uno stesso concetto ripetuto tre volte di fila, è una descrizione inutile, scritta tanto per. Perché sì, le descrizioni devono essere composte da aggettivi specifici. La frase di cui sopra non è niente, io lettrice non riesco a focalizzare l'immagine del Signore del Male. E no, la politica del "ma che vuoi???? Io lascio al lettore l'immaginazione" è una scusa stupida:se vuoi lasciare al lettore l'immaginazione la descrizione non la metti. Punto. Il che però, se da una parte potrebbe snellire il racconto, dall'altro lato renderebbe impossibile figurarsi nella testa l'ambientazione. Il mio consiglio è: inserisci dettagli concreti; pochi, ma significativi. Da' al lettore qualcosa a cui aggrapparsi, e incosciamente lui farà il resto. E ti prego, elimina quegli occhi rossi che fanno così clichè...

Ma purtroppo la descrizione superflua del Gran Cattivone è l'ultimo, ultimissimo problema di questo prologo. Perché no, questo prologo non serve a niente. Davvero, come si può trovare accattivante un prologo che nella prima metà butta addosso al lettore inutilissimi dettagli della vita di una popolazione (elencati uno dietro l'altro in una noiosa sequela che non sono riuscita a leggere tutta; sinceramente, chissenefrega di come vengono chiamati nella lingua degli Uomini o degli Elfi o di come si guadagnino da vivere) e per l'altra metà spiattella una biografia altrettanto noiosa sul protagonista. Dov'è il qui ed ora che emoziona? Sparito, niente, nada, anche a cercare sotto i mobili non lo si trova.

Senza contare il fatto che l'ambientazione sia quella del fantasy n. 45746, un'ambientazione simil-medievale (seeeeee) ma con città nel bel mezzo di una palude piene di scuole, libri e letterati. Sicuro.

Io in genere sono una che apre pochi racconti, ma che se inizia a leggere poi si sforza di recensire e di dare un sincero parere. Quindi eccomi qui che digito al computer, cancello una frase e la riscrivo perché prima non ero stata abbastanza chiara. Di solito alle recensioni critiche allego esempi e consigli, ma qui davvero non so che scrivere. E' tutto inutile, in più non c'è nulla di interessante. Un altro, ennesimo racconto fantasy con il ragazzo contadinotto che un giorno viene raggiunto da un losco figuro che gli rivela che lui (il protagonista) è l'oggetto di una profezia che lo constringerà, dopo inutili seghe mentali sul senso del dovere e l'amore per la gnocca di turno, a sconfiggere il signore del male perché no, Bredun non è riuscito a uccidere veramente il Sommo Cattivone: questo è un lavoro da villici!

L'unico aspetto positivo è la grammatica: non ho trovato errori, e questo vuol dire tanto (anche se questo prologo, più che un racconto Fantasy, mi sembra un libro di geografia, con uno stato ogni capitolo e i vari paragrafi geografia, settore primario, secondario e terziario, turismo e via discorrendo...) Quindi se mai decidessi di scrivere un racconto con un po' più di fantasia potrebbe uscire un bel racconto, non lo escludo a priori. E poi, che avrà mai Tolkien di così magnifico da essere emulato ancora oggi? La prosa da sbadiglio? La sua storia politicamente corretta, senza nessun colpo di scena, buoni e cattivi in due schieramenti distinti? Io me ne sono lette abbastanza di saghe fantasy, e tra tutte quelle che mi sono piaciute di più sono la trilogia dei Lungavista di Robin Hobb e le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Geroge R. R. Martin. Oppure, e questo è un libro che ho appena finito di leggere, Pan di Francesco Dimitri! E, guarda caso, nessuna di queste tre storie ha il contadinotto ignorante che si scopre il prescelto e bla bla bla. Ti consiglio di spaziare le tue letture, non fossilizzarti sul Signore degli Anelli, Eragon e le altre saghe fatte con lo stampino, leggiti libri storici, di fantascienza, d'avventura, altro che non sia il fantasy high.