Recensioni per
L'incredibile sciarm di Zack Fair
di Columbrina

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/08/13, ore 12:16

Cielo, erano secoli che volevo commentare questa storia ma non ci sono mai riuscita. Oggi riesco finalmente a trovar un minuto per spendere qualche parola (spero) costruttiva.
Parto col dire che ho conosciuto il pairing Zack/Tifa grazie a te e che me lo hai fatto risultare subito plausibile. Non che prima di confrontarmi con le tue opinioni lo ignorassi, ma diciamo che hai saputo esporre motivazioni più che valide, tanto da farmici addirittura affezionare (e sai bene che sono una CloTi convinta).
Non conosco molto bene il personaggio di Zack se non attraverso i ricordi di Cloud, un tantino confusi, e qualche video visionato su Utube, sempre troppo frammentato per avere una visione d’insieme uniforme. Ciò non toglie, però, che quando leggo qualcosa che lo riguarda scritto i tuo pugno (o di tua tastiera, se preferisci) mi sembra di averlo davvero davanti: si muove come Zack, parla come Zack, broccola come Zack. E’ Zack.
La vicenda si apre con un suo ingresso in scena che corrisponde al suo recarsi al bar dove Tifa lavora. Le movenze, la sicurezza di sé che ne deriva e il “sorriso sornione” suggerisce fin da subito che gatta ci cova. Il soggetto è sospetto e il suo atteggiamento lo conferma: sta tramando qualcosa.
Tifa, dal canto suo, sa come pelare quel bel gattone nero: lo ignora.
Non ho visto molte loro interazioni, tuttavia penso dalle tue labbra quando li metti vicini, in un luogo chiuso e privi di filtri. Quando sono da soli sembrano perdere quel pudore che li allontana quando sono presenti altre persone. Una volta abbattuti i muri dell’inibizione scaturita dell’altrui presenza, quei due tornano a essere loro. Invidio questa tua capacità, ogni volta che ho provato a metterli nella stessa dimensione spazio-temporale li ho trasformati in Gianni e Pinotto. Lode a te, Columbrina!

“Devo aspettare la definitiva morte del tricuspide prima di poter ordinare?”
“Tanto non prenderesti nulla” fece Tifa, depositando il bicchiere sul bancone con un tonfo che non si confaceva per niente alla soffusa confidenza dell’intima circostanza.
“Chi te lo dice?”
“Aerith” disse, lapidaria “E anche il fatto che io ho una memoria da elefante. Non vieni mai qui se non cerchi qualcosa e naturalmente non te ne vai se prima non la prendi”

Poche righe e chiunque, anche un profano,riesce a intuire la natura del loro rapporto: un susseguirsi di battute ambigue che vogliono significare una cosa, ma ne lasciano intendere tutt’altra. Sulle prime ho pensato che Zack volesse ordinare Tifa a grandezza naturale servita su un vassoio d’argento o in coppa di champagne, tant’è che la risposta della ragazza sembrerebbe confermarlo: tra lei e il ragazzo sfacciato esiste una fidanzata di cui la mora ricorda l’esistenza. Ma esiste anche un fidanzato …

“Sai già cosa voglio”
Tifa assunse un piglio che Zack avrebbe definito arcigno, se solo non la conoscesse abbastanza da affermare che era la trasposizione evidente del suo implicito disagio.
“Spiacente…” fece lei “Sono impegnata”
“Dicesti così anche quella volta”

Dimmi come fai, ti prego!
Se Nomura leggesse, cambierebbe un bel po’ di cose, ci scommetto quello che vuoi! E comunque è sempre affascinante notare come, fin dal loro primo incontro, il SOLDIER abbia dimostrato chi fosse e cosa volesse. Come abbia fatto Tifa a resistergli resterà sempre un mistero.

Il riferimento al cellulare galeotto mi ha molto incuriosito, peccato che quei due tendono a voler mantenere tali i loro piccoli segreti … E chissà quante ne hanno combinate a nostra insaputa!

“Dici? Qua nelle basse sfere sono un po’ arrugginito …”
“Prova con la crusca”
“Altri metodi che non implichino dolorosi effetti collaterali?”
 
Tifa è una donna con le palle. Punto!

Poi c’è il delizioso salto temporale che ci porta tutti in gita a Nibelheim, il che non è male, visto il caldo di questi giorni.
Uh, c’è il piccolo Cloud! Lo sai che lo adoro anche se fa solo una comparsata? E che comparsata! Quando Zack nomina Tifa le reazioni sono due: gelosia e curiosità. Non vuole che qualcuno avvicini Tifa, però è curioso di sapere se la ragazza ha una storia con un altro maschietto. Alla fine elargisce all’amico il consiglio sbagliato: Zack prende la frase alla lettera e raggiunge la barista. Da bel temerario qual è non teme neanche la possibile ira di Sephiroth! Scommetto che Cloud abbia rimuginato molto, nascosto dal suo casco (c’è anche da dire che il fato rende pan per focaccia a Zack, perché poi il biondo avrà più o meno carta bianca con Aerith … ).
“Posso esserti utile?” esordì lei, perplessa dal fatto che la stesse guardando negli occhi.
“Oh, non sai quanto…”
A Tifa non resta che pestarlo o baciarlo. Ovviamente non fa né l’una, né l’altra cosa, ma la scena resta deliziosa (ignoriamo la rima atroce e non voluta).
Il dialogo,poi, è tutto un botta e risposta che dimostra quanto Zack sia sorpreso di essere messo in difficoltà da una ragazzina di quindici anni e quanto la cosa lo diverta contemporaneamente. AD un certo punto il suo fascino sempre e comunque innegabile sembra avere il sopravvento su di lei, che alla fine gli risponde con un “Non correre con la fantasia. Ad ogni modo, mi ripeti il tuo nome… Credo di averlo dimenticato…”.
Standing ovation per Tifa. Se il SOLDIER ci sa fare con le donne, lei sa come trattare un uomo.
“Zack Fair, impara che io non sono quante donne…”
Ciò che mi piace della tua Tifa è che ha una profonda stima si sé, almeno quando ha a che fare con il bel rubacuori.
E credo che Zack quel nome non lo abbia mai più dimenticato…
Mi domano se Clou li abbia interrotti di proposito (oppure l’amico che lo chiama non è il biondo?).

Tesoro, grazie per averci regalato un’altra prova della tua bravura.
Grazie per avermi fatto conoscere la Fack.
A presto, Manila.