Recensioni per
Il cuoco di Capitol
di OttoNoveTre

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/12/20, ore 12:02

Simpatico e ironico quel capitano Taylor. Carino il riferimento ai Vendicatori fatto con il soldato Hawkeye. Però hai fatto iniziare il suo commento con la lettera minuscola. Bambino talpa... Azzeccato come nome. Hai descritto benissimo il lusso di Capitol City, e il suo contrasto con la durezza spartana del Distretto 13. Erik Storm... È un riferimento a Edrik Storm e ai libri di Martin? Ha una bella deontologia quel cuoco. Greige? Mai sentito nominare. Spassoso il brindisi 🥂. Mi è piaciuto molto il fatto che Erik abbia deciso di rimanere con lo chef dopo la guerra. Camelia ha decisamente preso da Effie. Bel finale. Ascolterò la canzone di cui parli. A presto e complimenti da parte di Farkas il lupo. 🐺

Recensore Junior
11/02/13, ore 12:42

In questa storia ci sono tantissime cose che mi sono piaciute. La prima fra tutte è che in questa storia ci sono tantissime cose. Tu hai la capacità di mettere citazioni, riferimenti, battute, descrizioni, provenienti da vari ambiti e mescolarli insieme. Se mi passi il paragone con la cucina, questa storia è come uno di quei piatti completi in cui ad ogni morso puoi gustare contemporaneamente il sapore della pietanza e quello dei signoli ingredienti. Come la focaccia salata napoletana, per intenderci: al primo boccone senti il prosciutto, al secondo le patate, al terzo la mozzarella e così via, ma ogni volta il sapore del singolo ingrediente è esaltato dal fatto di trovarsi nella focaccia.
Quindi ogni volta che tento di recensire questa storia la rileggo e trovo ogni volta una battuta che non ricordavo o un riferimento che non avevo colto. E ogni volta puntualmente invece che una recensione mi verrebbe da farti un elenco delle cose che mi sono piaciute.
Qundi penso che, per oggi, ti lacerò questa metafora culinaria, ispirata da Goran (e magari cucinata da lui, che io non sono un gran ché!)

A presto! JoL

P.S.: io lo so cosa sono andati a fare Hay e Camelia, pappapero!!

Recensore Master
16/12/12, ore 12:29

Ecco, tutto il giorno fuori casa, a pranzo un panino al volo, rileggo la tua storia per recensirla, e adesso? Non ci vedo più dalla fame!
Se c'è una cosa che ti invidio, è la descrizione del cibo. Lo avevo già notato in altre storie, ma qui ti sei superata davvero. Ti giuro, mi è venuta fame la prima volta che ho letto la storia, e mi è venuta fame anche adesso a distanza di settimane.
E si vede che anche a te è venuta fame, mentre la scrivevi, perché il modo in cui descrivi la fame dei soldati è incredibilmente verosimile. XD La scena in cui Clint Barton Hawkeye azzanna il pezzo di carne cruda e viene minacciato da Goran col coltello mi ha fatto morire dalle risate.
Erik mi piace molto come personaggio, e trovo la sua reazione di fronte al cielo stellato di Capitol commovente.
Goran è Goran, avevo già fatto la sua conoscenza e devo dire che non si smentisce mai. Tra l'altro, le citazioni che hai inserito sono azzeccatissime per il personaggio e la situazione. Come al solito, anche nelle storie più allegre e spensierate, riesci a inserire quel pizzico di sale in più, che insaporisce e trasforma la storia in qualcosa in più della solita commedia nata per far ridere.
E infince, Haymitch e Camelia. Qui il kink padre-figlia la fa da padrone. Il loro rapporto è esattamente come immaginavo che fosse. Sono perfetti e adorabili insieme.
Ah, un uccellino mi ha detto che tra Camelia ed Erik potrebbe nascere del tenero. Ottima scelta, Camelia! Niente di meglio di un uomo che sa cucinare!
Complimentissimi.
(Recensione modificata il 16/12/2012 - 12:31 pm)

Recensore Master
06/12/12, ore 12:06

Da quanto tempo l’aspettavo, questa storia!
Il cuoco di Salò, Babette (con Erik!Grande Erik!), la passeggiata autunnale… e Camelia!
Poi, questa storia ha due cose che mi piacciono tantissimo. Una ovviamente sono le cose da mangiare: ho sempre pensato che la scarsa sensibilità del distretto 13, oltre che dal fatto che fabbricavano scarpe terrificanti, si vedesse anche dalle schifezze che mangiavano. Oltretutto, nella mia se pur brevissima vita, mi sono convinta che non ci si possa fidare di chi non offre cibo o in generale di chi non sa mangiare. Tu sai mangiare e si vede da come descrivi i piatti e le reazioni di chi li mangia, da chi sa cosa aspettarsi a chi non lo sa e rimane stupefatto nel constatare che sì, la carne frullata e messa in un bicchiere può essere una roba buonissima.
L’altra sono le storie di guerra in cui, per qualche motivo, le due parti si vengono incontro: i ribelli, stupiti e “sconfitti” da Goran, Goran super partes che è uno chef, quello che sa fare è cucinare e quindi lui lo farà, fino alla fine. Mi piacciono le storie con gli uomini d’onore, da entrambe le parti. Mi piace la scena della Torre di Vetro abbandonata dai suoi abitanti, come una nave che affonda, e Goran che invece è l’unico ad essere rimasto al suo posto fino alla fine, perché “anche in mezzo a un naufragio si deve mangiare”.
Mi piace il modo in cui questi due temi si incrociano, soprattutto nella figura di Erik: quindicenne sbranato dalla primavera (scarpe rotte eppure gli tocca di andare), che proprio nella rivoluzione e grazie alla rivoluzione trova il suo destino e la sua vocazione. Mi viene da pensare a lui, vent’anni dopo, nel suo ristorante (il nome è perfetto, molto evocativo), che ringrazia la rivoluzione perché senza di essa non sarebbe mai potuto essere lì, non avrebbe nemmeno mai saputo che esistesse il mestiere di chef.
E lasciami spendere due parole sul finale. Sulla mia creatura che ha trovato anche le zie. Lì mi hai colpita e affondata con il kink papà-e-la-sua-bimba, e in particolare ho adorato Haymitch che da bravo papà pensava ancora di portarla in gelateria, i suoi continui rimbrotti, e gli occhi innamorati con cui guarda Camelia... mi ha fatto morire dalle risate e di pucciosità!
Sono convinta che questo fandom offra mille possibilità, che rimangono in gran parte inesplorate; sappi che, se anche non ti conoscessi, adorerei questa storia e non avrei mancato di fartelo sapere… un po’ come all’inizio, ora che ci penso, quando cercavo cose che nessuno scriveva e poi invece le scrivevi tu. Solo che all’inizio potevo solo sperare che tu continuassi, adesso posso romperti le palle in maniera attiva.
Che qui si fa Panem o si muore!

P.S. Adesso voglio lo spin-off con la storia d’amore tra il tenente Hawkeye e la famigerata Alexandra Romanoff, spia del distretto 13.

Recensore Veterano
27/11/12, ore 20:45

Mi piace molto l'idea di scrivere questa storia Alternativa…
IO adoro le storie alternative, comunque complimenti scrivi molto bene e mi piace la tua vena ironica
Qui ci ho portato mia moglie per chiederle di sposarmi, sapete?
- E come è finita?
- Che cinque anni dopo ci ho portato anche la mia amante.
XD simpatica :)
Comunque brava :)
hai voglia di fare un salto nella mia pagina?
lotty